Incisore italiano (Civitavecchia 1801 - Milano 1869). Studiò a Roma, dove fu in rapporto con Thorvaldsen. A Parigi (1823-36) fu in contatto con Ingres, del quale incise Il voto di Luigi XIII, e diresse [...] le incisioni della Collezione storica di Versailles. Insegnò poi incisione nell'Accademia di Bruxelles e (dal 1860) in quella di Milano. Ardente patriota, combatté con Garibaldi nel 1866. Per precisione di toni e finezza di disegno è considerato uno ...
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Storico dell'arte francese (Suresnes 1901 - Parigi 1990).
Ha studiato a Parigi con É. Mâle. Conservatore (1936) e quindi direttore (1951) del dipartimento di pittura e disegno del Louvre, quindi (1965-70) [...] del restauro dei dipinti dei musei nazionali, ha insegnato alla Libera università di Bruxelles, all'École du Louvre (dove ha fondato nel 1941 la cattedra di museologia teorica e pratica), alla York University di Toronto. Dal 1982 è stato conservatore ...
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Pittore (Anversa 1561 - ivi 1631). Dipinse soprattutto paesaggi panoramici con particolare sensibilità per gli aspetti più pittoreschi della natura; in essi si nota la discendenza dalla maniera di G. van [...] Coninxloo e comunanza d'intenti con quella di J. de Momper. Sue opere sono conservate nei musei di Bruxelles. ...
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Miniatore attivo a Bourges (m. probabilmente dopo il 1413). Al servizio del duca Jean de Berry dal 1384, prese parte alla realizzazione di importanti codici: nelle Petites Heures (Parigi, Bibl. Nat.), [...] completate intorno al 1388, eseguì alcune miniature delle Ore della Vergine; nelle Très Belles Heures (Bruxelles, Bibl. Royale), terminate nel 1402, J. è responsabile delle miniature delle Ore della Vergine e della Passione; nelle Grandes Heures ( ...
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Famiglia di arazzieri fiamminghi (secc. 16º-18º). Ricordiamo: Pieter I che lavorò per Margherita d'Austria e per Carlo V; fu nominato tappezziere di corte (dal 1523); Pieter II, figlio e collaboratore [...] del precedente; Wilhelm, probabilmente figlio di Pieter I, pure tappezziere di corte di Carlo V a Bruxelles e poi in Spagna, eseguì, fra l'altro, la serie di 12 arazzi rappresentanti la Conquista di Tunisi di Carlo V, su cartoni di Jan Vermeyen (1544 ...
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Pittore fiammingo (Hemiksem 1500 circa - Haarlem dopo il 1563); fu riconosciuto maestro nel 1524, e tra il 1528 e il 1535 visitò l'Italia. Il suo stile richiama specialmente Q. Massys e J. Gossaert e prelude [...] ad A. Bueckelaer. Fra le opere principali sono il Figliol prodigo (1536, Bruxelles, Musées royaux des beaux-arts); il Cristo che scaccia i mercanti (1536, Nancy, Musées des beaux-arts); Vocazione di s. Matteo (Monaco, Alte Pinakothek). H. appartiene ...
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Pittore (m. Bruges 1550), forse di origine lombarda. Visse sempre a Bruges; subì influenze fiamminghe (Gérard David), francesi (J. Bourdichon) e italiane (Bartolomeo Veneto), che riuscì a fondere in una [...] , anche se non molto originale. Opere: Segovia, chiesa di S. Michele, trittico; Madrid, Prado, Vita di S. Anna; Bruxelles, Musei Reali, ritratto del barone di Hastings, S. Giovanni Battista, s. Antonio; Anversa, Museo, Madonna col bambino fra sibille ...
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Architetto e designer (Anversa 1863 - Ober Aegeri, Zurigo, 1957). Membro del circolo Les XX nel 1889, fu uno dei principali impressionisti belgi. Sin dal 1892 si consacrò al rinnovamento dell'arte decorativa [...] e opere
Studiò pittura all'accademia di Anversa e a Parigi con C. Duran; fece parte del gruppo dei XX a Bruxelles, ma ben presto rivolse i suoi interessi verso le arti applicate disegnando mobili, stoffe, rilegature; curò anche l'impaginazione e i ...
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Pittore e incisore (Anversa 1595 - ivi 1672 circa). Dipinse raffinati paesaggi, dai delicati giochi di luce, spesso in collaborazione con altri artisti che ne eseguivano le figure, come P. P. Rubens, di [...] cui fu amico, D. Teniers, J. Jordaens, F. Snyders. Eseguì inoltre acquerelli e incisioni da Rubens. Opere nei musei di Bruxelles, Dresda, Monaco di Baviera, Berlino, ecc. ...
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Pittore francese (Étrepagny 1861 - Parigi 1932). I suoi inizî sono legati al movimento simbolista o sintetista; ma successivamente si volse a un passato più lontano e più classico, coltivando tenacemente [...] una grande virtuosità d'esecuzione. Rubens fu il suo gran modello (soffitto con Rinaldo e Armida nel palazzo del barone Empain a Bruxelles, 1905). L'A. fornì pure molti cartoni per arazzi alle manifatture nazionali francesi. ...
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antiBruxelles
(anti-Bruxelles), agg. inv. Che contrasta il processo di unificazione europea; critico nei confronti degli organi comunitari, che hanno sede a Bruxelles. ◆ Specialmente [Tony] Blair, che per gli standard inglesi è un euroentusiasta,...