Pubblicista ungherese (Vágújhely, od. Nove Mesto nad Vahom, Bratislava, 1825 - Pest 1875); liberale, andò in esilio dopo la rivoluzione del 1849, prima a Lipsia, dove prese il nome di Einhorn, quindi a [...] Bruxelles e dal 1852 a Parigi, dove ottenne la cittadinanza francese; collaborò attivamente alla stampa dell'epoca, occupandosi soprattutto di problemi economici, e iniziò (1859) la pubblicazione dell'Annuaire international du crédit public. ...
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VONCK, Jean-François
François L. Ganshof.
Uomo politico belga, nato a Baardegem (ducato di Brabante) il 29 novembre 1743, morto a Lilla il 1° dicembre 1792. Studiò legge all'università di Lovanio e [...] invano di lottare ancora per la realizzazione del suo ideale.
Bibl.: A. Borgnet, Histoire des Belges à la fin du XVIIIe siècle, Bruxelles 1861-62, voll. 2; H. Pirenne, Histoire de Belgique, V, ivi 1920; P. Struye, J.-F. V., avocat et conspirateur, in ...
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Pittore olandese naturalizzato statunitense (Rotterdam 1904 - New York 1997). Lavorò giovanissimo in una ditta di pittura e decorazione, frequentando la scuola di arti e tecniche di Rotterdam; studiò poi [...] alle accademie di Bruxelles e di Anversa. Emigrato negli USA (1926), solo dal 1935 poté dedicarsi esclusivamente alla pittura nell'ambito del WPA Federal art project. Strettamente legato ad A. Gorky, accanto a opere figurative elaborò immagini ...
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Zurabišvili, Salome. – Diplomatica e donna politica georgiana (n. Parigi 1952). Nata in Francia da una famiglia di emigranti georgiani, dopo una brillante carriera diplomatica come ambasciatrice per le [...] Nazioni Unite a Roma, Bruxelles e Washington in rappresentanza della Francia è entrata in politica nel 2003 – anno in cui ha ottenuto la cittadinanza georgiana – essendo nominata nel 2004 ministro degli Esteri dal presidente in carica M. Saakašvili, ...
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Storico belga (Gosselies, Hainaut, 1861 - Maredsous 1932); benedettino (dal 1882) nell'abbazia di Maredsous, fondatore (1902) e direttore (1902-07, 1922-30) dell'Istituto belga a Roma, conservatore capo [...] della Biblioteca reale di Bruxelles (1912); si è occupato di storia dell'ordine (L'ordre monastique des origines au XIIe siècle, 1912; L'ascèse bénédictine des origines à la fin du XIIe siècle, 1927) e di storia del papato medievale. ...
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Quotidiano statunitense di economia e finanza, fondato nel 1889 a New York da C.H. Dow (1851-1902). Ha quattro edizioni negli Stati Uniti (New York, Chicago, Dallas, Palo Alto), una in Europa (Bruxelles) [...] e in Asia (Hong Kong). È il giornale più influente nel mondo finanziario. Nel 2006 ha avuto una diffusione media di 2.049.786 copie al giorno ...
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ROUSSEAU, Victor
Sophie A. Deschamps
Scultore belga, nato a Feluy (Hainaut) il 16 dicembre 1865. Dall'età di 10 anni imparò il mestiere di scalpellino nelle cave del suo paese. A 11 anni, è scalpellino [...] figure di donne e di bambini, soprattutto, sono di una grazia e di un fascino squisiti. Il R. è direttore dell'accademia di Bruxelles. Le sue opere si trovano in tutti i principali musei d'Europa e d'America.
Bibl.: A. Mockel, V. R., Parigi 1904; A ...
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Attore francese, nato in Albi nel 1863. Studiò a Parigi, nello stesso tempo, medicina e arte scenica, e laureatosi, esordì come attore a Bruxelles (1889) con buon successo. L'anno dopo si recò a Parigi, [...] scritturato al teatro della Porte Saint-Martin e passò quasi subito al Théâtre Sarah Bernhardt, dove si distinse nel repertorio moderno, accanto alla grande attrice, e in special modo in Les mauvais bergers ...
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HARAUCOURT, Edmond
Alberto Manzi
Poeta e autore drammatico francese, nato a Bourmont (Alta-Marna) il 18 ottobre 1857.
Esordì con un volume di versi, La légende des sexes, firmando "Sire de Chambley" [...] (Bruxelles 1883). Riprendeva una tradizione libertina, ma rivelava vere qualità di poeta: così nelle raccolte L'âme nue (1885) e Seul (1891). E poeta si affermava nel teatro col poema drammatico La passion (1890), la fantasia lirica in 3 atti Héro et ...
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Pubblicista e uomo politico (Dorat, Haute-Vienne, 1816 - Parigi 1875). Giornalista, seguace di Lamartine (1848), ma poi apertamente bonapartista, consigliere di stato, senatore (1862), propugnatore dell'"impero [...] liberale" (1868-70), fu ambasciatore a Bruxelles (1868) e a Costantinopoli (1870). Importanti i suoi scritti sulla questione italiana: La France, Rome et l'Italie (1851) e Le pape et le congrès (1860), che, favorevoli alle annessioni dell'Italia ...
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antiBruxelles
(anti-Bruxelles), agg. inv. Che contrasta il processo di unificazione europea; critico nei confronti degli organi comunitari, che hanno sede a Bruxelles. ◆ Specialmente [Tony] Blair, che per gli standard inglesi è un euroentusiasta,...