Soir, Le Quotidiano indipendente fondato a Bruxelles nel 1887. Di orientamento moderato, è il giornale in lingua francese più diffuso in Belgio. ...
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Gengou, Octave
Batteriologo francese (Ouffet 1875 - Bruxelles 1957). Prof. d’igiene nell’univ. di Bruxelles (1913-45). In collaborazione con J.-J. Bordet ha compiuto numerose scoperte, tra cui l’isolamento [...] e la coltura (1903) dell’agente eziologico della pertosse (Haemophilus pertussis o bacillo di Bordet-G.), la fissazione del complemento nelle reazioni antigene-anticorpo, le proprietà sierologiche dei ...
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Cronista fiammingo (Dynter, Boscoducale, 1375 circa - Bruxelles 1448). Canonico a Lovanio e a Corsendock, fu segretario dei duchi di Borgogna e Brabante. Scrisse un importante Chronicon nobilissimum ducum [...] Lotharingiae et Brabantiae ac regum Francorum (1381-1425) ...
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Editore e commerciante di stampe (n. Bruxelles 1526 circa - m. dopo il 1613), svolse la sua attività a Roma, dove ebbe privilegi di stampa da Sisto V. Pubblicò incisioni dai disegni dei migliori artisti, [...] tra cui A. Tempesta. Non risulta che lavorasse in rame ...
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Inventore belga (Saint-Sosse-den-Noode, Bruxelles, 1862 - Lodelinsart 1919). Ideò (1904) un processo che porta il suo nome per tirare dalla massa pastosa del vetro lastre di grandi dimensioni; nel 1912 [...] riuscì ad avviarne l'impiego su scala industriale ...
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Uomo politico francese (Gimnée, Namur, 1763 - Bruxelles 1826). Avvocato, collaborò a Le Mercure national (1789-91), giornale che rifletteva le posizioni dei rivoluzionarî fautori di una soluzione repubblicana. [...] Cordigliere e amico di J. Danton, pubblicò Le républicanisme en France (1790). Deputato alla Convenzione, fu accusato di accaparramento di derrate coloniali e nel 1795 abbandonò la vita politica ...
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Pubblicista e diplomatico belga (Cambrai 1791 - Bruxelles 1875), fratello di Charles Latour. Fu uno dei redattori (dal 1824) del Mathieu Laensbergh (poi La Politique); prese parte alla rivoluzione belga [...] del 1830; entrato in diplomazia, fu ministro plenipotenziario a Parigi (1848-64), ove si adoperò per instaurare stretti vincoli tra la Francia e il Belgio ...
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Architetto e scultore di origine fiamminga (Bruxelles inizî del sec. 15º - Toledo 1494 circa). Fu dal 1458 capomastro della cattedrale di Toledo. Tra le sue opere, particolarmente notevoli i monumenti [...] funebri del vescovo di Cordova (1458-60) e di Alonso de Velasco con sua moglie (1464 - dopo il 1480) nel convento di Guadalupe, opere che rivelano la fedele aderenza dell'E. alla tradizione fiamminga ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Franz Wiener (Bruxelles 1877 - Neuilly-sur-Seine 1937). Esordì con una raccolta di poesie: Les nuits de 15 ans (1898). Fu giornalista e cronista teatrale a Parigi ed [...] ebbe successo con numerose commedie spigliate ed eleganti, tra cui: Chérubin (1901), La bonne intention (1905), Le bonheur, Mesdames! (1905), scrisse successivamente un dramma L'épervier (1914). Con M. ...
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Ballerino e coreografo italiano (Genova 1938 - Bruxelles 1993). Dopo il debutto, nel 1957, al Festival di Nervi, lavorò dal 1960 al 1972 nel Ballet du XXe siècle di Maurice Béjart, interpretando numerosi [...] ruoli principali. Ha interpretato anche balletti creati da E. Walter e A. Milloss. È autore delle coreografie per i balletti Cinderella e Omaggio a Picasso. Staccatosi da Béjart è stato attivo presso teatri ...
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antiBruxelles
(anti-Bruxelles), agg. inv. Che contrasta il processo di unificazione europea; critico nei confronti degli organi comunitari, che hanno sede a Bruxelles. ◆ Specialmente [Tony] Blair, che per gli standard inglesi è un euroentusiasta,...