Pittore e incisore belga (Bruxelles 1875 - Lovanio 1941). Dipinse soprattutto interni di chiese, vedute di beghinaggi, paesaggi, con tecnica raffinata, a pastello e ad acquerello. Opere nel museo di Anversa. ...
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Orafo (Bruxelles 1574 o 1575 - Bologna 1650), attivo a Bologna, dove fondò per testamento il cosiddetto Collegio Jacobs (Collegio dei Fiamminghi). Suo figlio Pieter (m. 1630) fu anch'egli orafo. ...
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Botanico (Bruxelles 1807 - Parigi 1882). Si occupò di giardinaggio, praticamente (a Parigi) e teoricamente (Jardin fruitier du Muséum, 1858-75). Fece anche ricerche sull'anatomia e biologia della cuscuta, [...] del vischio, ecc., e fu direttore delle Annales des sciences naturelles ...
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Pianista (Bucarest 1895 - Bruxelles 1960). Studiò al conservatorio di Parigi con A. Cortot e G. Fauré. Iniziò giovanissima la carriera di concertista di pianoforte, acquistando fama internazionale soprattutto [...] come interprete mozartiana. A lei è dedicato un noto concorso pianistico internazionale ...
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Architetto (Bruxelles 1817 - Londra 1897), uno dei maggiori rappresentanti dell'ultima fase del gothic revival. Si ispirò soprattutto all'architettura inglese del 13º sec. (cattedrale di Truro; chiese [...] di Kilburn, Croydon, ecc.). Compì lavori di restauro ...
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Pittore belga (Bruxelles 1856 - Schaerbeek 1940). Predilesse le vaste composizioni ispirate a ideologie umanitarie, e attuate con larghezza decorativa (Les marchands de craie; Les âges du paysan; Les âges [...] de l'ouvrier). Ebbe grande influenza sui giovani pittori belgi del tempo ...
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Pittore fiammingo (n. Bruxelles 1613 - m. 1686 circa), eccellente paesista, autore di luminose vedute, ispirate alla foresta di Soignies, di grande effetto decorativo. Per le figure furono spesso suoi [...] collaboratori D. Teniers, A. F. van der Meulen, G. Coques e altri ...
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Gesuita (Pietroburgo 1840 - Bruxelles 1922). Cultore di studî storici, esaminò, nella sua opera principale La Russie e le Saint-Siège (5 voll., 1896-1912), la storia dei rapporti fra la Chiesa cattolica [...] e gli zar, attingendo largamente agli archivî vaticani ...
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Pittore (Mons 1886 - Bruxelles 1954); abbandonò presto i modi realistici ricercando, attraverso una semplificazione greve e rude delle forme, una più intensa espressività. Ha svolto un'attività multiforme: [...] acquerelli, incisioni, disegni per arazzi e vetrate, e soprattutto composizioni religiose ...
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Anatomista (Bruxelles 1802 - Parigi 1884); prof. a Parigi, fornì contributi in anatomia umana normale e patologica nonché in medicina legale. Noto per la macchia di L., macchia scura che compare sulla [...] sclerotica dei cadaveri alcune ore dopo la morte ...
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antiBruxelles
(anti-Bruxelles), agg. inv. Che contrasta il processo di unificazione europea; critico nei confronti degli organi comunitari, che hanno sede a Bruxelles. ◆ Specialmente [Tony] Blair, che per gli standard inglesi è un euroentusiasta,...