Grammatico latino (sec. 1º a. C.), citato da Svetonio fra i celebri maestri. Di origine servile, fu maestro a lungo in Roma, seguace dell'analogismo (su cui scrisse un'opera intitolata De proportione); [...] fu maestro di Bruto e Cassio. ...
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Pretore (48 a. C.), combatté contro Farnace, ebbe il comando della Bitinia (47-46), quindi della Gallia Cisalpina; rivestì (43) il consolato, al quale era stato designato da Cesare; quando Antonio assediò [...] a Modena Decimo Bruto e fu attaccato da Irzio e da Ottaviano, P. si mosse per congiungersi con questi ultimi, ma fu attaccato da Antonio a Forum Gallorum e ferito gravemente, mentre il sopraggiungere di Irzio determinava l'esito vittorioso dello ...
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Romanziere francese (n. Nizza 1940), di padre inglese e di madre francese. La sua tecnica di romanziere è ben più articolata e complessa di quanto possa sembrare a un primo approccio: la scrittura ''allo [...] stato bruto'' non è che il mezzo per eccellenza per una ricerca che si rivela per molti aspetti lirica e poetica nei più differenti modi e forme letterari. Centrali nella sua opera il tema della città con il suo fascino e la sua aggressività (Les ...
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Scultore e architetto (Firenze 1532 - Roma 1565). Scolaro e probabilmente aiuto di Michelangelo, eseguì la pianta e il modello per S. Giovanni dei Fiorentini a Roma; la figura della Maddalena nella Pietà [...] (Firenze, Duomo) e il panneggio del Bruto (Firenze, Museo del Bargello). ...
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Fratello del triunviro Marco Antonio. Seguace di Cesare, ebbe (46 a. C.) l'incarico di sorvegliare l'Illirico, ma fu bloccato nell'isola di Veglia e dovette arrendersi ai pompeiani. Fu inviato (43) pretore [...] in Macedonia, ma cadde nelle mani di Bruto e per ordine suo fu ucciso (42). ...
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Uomo politico romano (1º sec. a. C.): edile nel 53 a. C., pretore nel 49; fu partigiano di Pompeo dall'inizio della guerra civile sin dopo la battaglia di Farsalo; perdonato da Cesare, tornò a Roma, ma, [...] dopo l'uccisione del dittatore, seguì Bruto e Cassio; a Filippi fu fatto prigioniero e ucciso per ordine di Ottaviano. ...
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Pretore (45-44 a. C.), fu vinto in Siria da Cecilio Basso; ambedue dovettero in seguito sottomettersi al proconsole Cassio. Essendosi dichiarato per gli uccisori di Cesare, ebbe il comando della loro flotta, [...] batté Dolabella e i Rodî e (42) Domizio Calvino. In seguito alla sconfitta di Bruto e Cassio, si rifugiò presso Sesto Pompeo, che però lo fece uccidere (40). ...
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Scrittore (Monmouth 1100 circa - Saint Asaph 1154). Verso il 1136 terminò la sua Historia regum Britanniae, raccolta di favole e tradizioni bretoni, di cronache dell'antichità e del Medioevo e di spunti [...] di Enea. Ebbe grande successo e la traduzione francese in versi di Wace (Roman de Brut, 1155) accrebbe la fama del libro che sarebbe, secondo alcuni, la fonte di tutto il mondo poetico bretone. Poco dopo il 1148 compose la Vita Merlini, romanzesca ...
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Figlio dell'oratore e di Terenzia (n. 65 - m. circa 27 a. C.); fu con Pompeo contro Cesare, e a Farsalo (48 a. C.) ebbe il comando di un reparto. Il padre lo mandò poi a studiare filosofia ad Atene, dove [...] fu tra i giovani che accolsero con simpatia Bruto, dopo l'uccisione di Cesare. Tornato a Roma nel 39, fu fatto da Augusto augure e nel 30 console. Fu poi proconsole in Asia e legato di Augusto in Siria. ...
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CAPIZUCCHI, Papirio
Mirella Giansante
Assai scarse sono le notizie e i documenti relativi al ramo della famiglia cui appartenne il C. che si estinse con la sorella di lui, Cintia, moglie del duca Camillo [...] Conti. Il C. nacque probabilmente a Roma intorno al 1510 da Bruto e da Sigismonda Tebaldi, nipote del cardinal Giacomo Tebaldi.
Le memorie familiari ce lo dipingono come figura notevole di cavaliere generoso e ardito, inserito nelle complicate trame ...
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bruto
agg. e s. m. [dal lat. brutus «pesante, inerte, stolido», di origine osca]. – 1. agg. Privo della ragione: al ventre serventi a guisa d’animali b. (Boccaccio); o che è proprio delle bestie, materiale: la forza bruta. Di qui, con varî...
brut
‹brüt› agg., fr. [dal lat. brutus «bruto»]. – Propr., greggio; in partic., dello champagne, molto secco, che non ha subìto la seconda fermentazione.