Guarini, Alessandro
Arnaldo Di Benedetto
Letterato (Ferrara 1563 circa; m. nel 1636), figlio di Battista. Interessa la storia della critica dantesca il suo dialogo Il farnetico savio overo il Tasso [...] 'avanzato processo di mitizzazione dei casi del Tasso (la cui pazzia è interpretata come altruistica simulazione, sull'esempio di Bruto, in nome di uno stoico ideale di virtù).
Interlocutori sono Cesare Caporali e, appunto, Torquato Tasso: in bocca a ...
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Letterato romano (109-32 a. C.); di nobile famiglia, seguace della filosofia epicurea, visse ad Atene dall'87 al 65: nelle guerre civili si mantenne neutrale; accrebbe le ricchezze ereditate col commercio [...] epistolare (i 16 libri di epistole ad Atticum) e che gli dedicò il De amicitia e il De senectute; di Bruto e di Cornelio Nepote, che ne scrisse la biografia. A. compose un Liber annalis ora perduto, raccolta di notizie sugli avvenimenti ...
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Uomo politico romano (sec. 1º a. C.); questore nel 63; quale tribuno della plebe (59), fu promotore di varie leggi (leges Vatiniae), fra cui quella che conferiva a Cesare il governo della Gallia e dell'Illiria [...] , poi durante la guerra civile, quando difese Brindisi. Console per alcuni giorni (nel 47), fu proconsole in Illiria (45-43); consegnò la provincia a Bruto dopo la morte di Cesare. Nel 56 Cicerone aveva diretto contro di lui l'orazione in Vatinium. ...
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MANNYNG of Brunne, Robert
Federico Olivero
Traduttore inglese e storico, nato a Brunne o Bourn (Lincolnshire) nel 1288, morto intorno al 1338. Nel 1303 tradusse, sotto il titolo Handlynge Synne, il [...] importanza è la Chronicle of England, divisa in due parti: la prima tratta gli avvenimenti dall'arrivo del leggendario Bruto in Britannia all'invasione anglosassone (questa parte non è altro che la traduzione della versione francese che il Wace ...
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Retore greco di Mitilene (75 a. C. - 15 d. C.), figlio del filosofo Lesbonatte. Venne più volte a Roma come ambasciatore della sua patria; in particolare ottenne da Cesare (47) il rinnovo dell'alleanza [...] patria, sacerdote del culto di Augusto. Fu anche molto apprezzato da Tiberio. Compose discorsi retorici (Sul perfetto oratore; Encomî di Cesare e di Bruto) e storici (Su Alessandro Magno; Sul territorio dei Samî), dei quali si hanno pochi frammenti. ...
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ACCIO, Lucio (L. Accius)
Red.
Poeta latino nato a Pesaro nel 170 a. C. e morto intorno all'84 a. C. Era di origine servile, scrisse tragedie di cui restano 45 titoli e 700 versi, ed alcune altre di argomento [...] ); inoltre gli Annales, un'operetta in metro sotadeo, Pragmatica, Praxidica o Parerga.
Suo amico e protettore fu D. Giunio Bruto Callaico, la cui stirpe A. celebra nella praetexta Brutus, e, quando il generale dopo le vittorie in Spagna dedicò il ...
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Poeta (Firenze 1309 circa - ivi forse 1388); fu campanaro e poi banditore del comune, dal quale ebbe anche incarichi più importanti. Nel suo ricco canzoniere prevalgono i componimenti gnomici e quelli [...] sirventesi, di argomento contemporaneo; il Centiloquio, versificazione in terzine della cronaca di G. Villani; e numerosi cantari (Bruto di Bretagna, Madonna Lionessa, Gismirante, La reina d'Oriente, ecc.) in ottave rozze ma non prive di qualche ...
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MESSALLA (Marcus Valerius Messalla Corvinus; Μάεκος Οὐαλέριος Μεσσάλας)
Alberto OLIVETTI
Massimo LENCHANTIN DE GUBERNATIS
Oratore e uomo politico dell'età augustea. Nacque nel 64 a. C. dall'antichissima [...] si recò ad Atene dove si trovò con Orazio e Cicerone (45); nel 43 a. C. fu proscritto da Roma, come fautore di Bruto e Cassio, presso i quali si rifugiò, rimanendo nelle loro file, anche quando il bando fu revocato. Fu amico specialmente di Cassio e ...
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porto
Antonio Lanci
Ricorre con una certa frequenza, sia in prosa che in poesia. Nella Commedia compare due volte, al plurale, in rima equivoca con porti, da ‛ portare ' (If III 91 e Pd I 112).
In senso [...] Marsiglia, la terra... / che fe' del sangue suo già caldo il porto (Pd IX 93) per la strage che dei Marsigliesi fece Bruto, quando espugnò la città per ordine di Cesare (Lucano Phars. III 571 ss.).
Ancora in senso proprio, in If III 91 Per altra ...
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Generale romano (m. 43 a. C.); fu con Cesare in Gallia e durante la guerra civile; nel 46, come pretore, propose la legge che escludeva i pompeiani dalle cariche pubbliche; nel 45 fu pretore in Gallia, [...] ai violenti propositi di Antonio e mantenne rapporti di amicizia con Cicerone. Assunto il consolato, per mandato del senato, liberò Decimo Bruto cinto d'assedio in Modena, ma morì poco dopo nell'assalto dato al campo di Antonio. È quasi certamente l ...
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bruto
agg. e s. m. [dal lat. brutus «pesante, inerte, stolido», di origine osca]. – 1. agg. Privo della ragione: al ventre serventi a guisa d’animali b. (Boccaccio); o che è proprio delle bestie, materiale: la forza bruta. Di qui, con varî...
brut
‹brüt› agg., fr. [dal lat. brutus «bruto»]. – Propr., greggio; in partic., dello champagne, molto secco, che non ha subìto la seconda fermentazione.