pesce
Antonio Lanci
Il sostantivo ricorre per lo più in contesti di similitudini. Senza particolare rilievo l'occorrenza di If XXIX 84, dove sono ricordate le scaglie della scardova... / o d'altro pesce [...] che più larghe l'abbia, e quella di Cv III II 13, in un elenco di animali: uccelli, pesci, e ogni animale bruto.
Di maggior risalto le similitudini di Pg XXVI 135 - dopo il colloquio con D., Guido Guinizzelli disparve per lo foco [dei lussuriosi], / ...
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Figlio di M. Antonio Cretico e di Giulia, nato nell'82 a. C. (?). Come quasi tutti i giovani romani del suo ceto, compì in Grecia i suoi primi studî, poi prestò servizio militare in Egitto e Palestina [...] negli eventi di quei giorni. Il testamento di Cesare, che nominava erede il figlio adottivo Ottaviano, lo poneva, con Decimo Bruto, fra gli eredi in via subordinata. Ma egli sembrava, mentre Ottaviano era ancora lungi da Roma, l'uomo più indicato ...
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BELLI BLANES, Paolo
Ada Zapperi
Nacque a Firenze nel 1774 da Vincenzo Belli e da Maria Romei. Fuggì di casa ancora in giovane età e, cambiato il proprio nome (Paolo Belli) in Pellegrino Blanes, si unì [...] a una compagnia di guitti. Nel 1799, al Teatro del Fondo a Napoli, durante una recita del Bruto alfieriano, si immedesimò tanto nella parte di Collatino da meritarsi, oltre a un clamoroso successo, l'arresto da parte dei birri del cardinale Ruffo: ...
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Console nel 106 a. C., proconsole nel 105, fu battuto dai Cimbri presso il Rodano. Fu oggetto di molte accuse, e morì in esilio a Smirne. Suo figlio, omonimo, fu un oppositore di Apuleio Saturnino e di [...] M. Livio Druso, della cui morte fu sospettato; cadde nella guerra sociale (90). Il figlio omonimo di quest'ultimo fu padre adottivo di M. Giunio Bruto. ...
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CORREGGIO, Borso da
Gaspare De Caro
Nacque, presumibilmente a Correggio, intorno alla metà del secolo XV, da Manfredo, conte di Correggio, e da Agnese di Marco Pio, signore di Carpi. Sulla sua educazione [...] di signore raffinato e aperto alle suggestioni della cultura umanistica, rimane la testimonianza del filosofo valtellinese Iacopo Bruto da Chiuro, riferita dal Tiraboschi. Nel 1477 sposò Francesca di Brandeburgo, nipote di Barbara, marchesa di ...
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Attore drammatico italiano (Milano 1910 - ivi 1995); ha esordito a Milano nel 1939. Ha fatto parte di numerose compagnie; dal 1952 ha collaborato col Piccolo Teatro di Milano, con una breve interruzione [...] Teatro Stabile di Roma (dal 1962 al 1965). Ha fornito ottime interpretazioni in una vasta gamma di possibilità drammatiche (da Bruto nel Giulio Cesare di Shakespeare all'Enrico IV di Pirandello, dall'Egoista di Bertolazzi a Un caso clinico di Buzzati ...
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TUMIATI, Gualtiero
Mario Ferrigni
Fratello del precedente, nato a Ferrara l'8 maggio 1876, attore drammatico.
Lasciò il foro per la scena. Esordì all'Argentina di Roma (1905) e col De Sanctis si fece [...] Maggi nella figura del card. Ruffo nei Napoletani del 1799 del Cossa, e in quella del duca Alessandro nella Maschera di Bruto di S. Benelli. La più clamorosa tra le sue interpretazioni è quella del Cirano di Bergerac superiore a quella del Maggi ...
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Tarquinio il Superbo (Tarquino)
Clara Kraus
Ultimo dei sette re di Roma. Secondo la tradizione liviana (I XLVIII-LX), si sarebbe impossessato del potere dopo aver fatto uccidere Servio Tullio e avrebbe [...] meritevole di essere posto nel Limbo per aver liberato Roma dal giogo di un re crudele (cfr. Livio II II; v. BRUTO, Lucio Giunio). Una seconda menzione del personaggio è implicita nell'espressione li re Tarquini, con cui si conclude l'elenco de li ...
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VAUVENARGUES, Luc de Clapiers, marchese di
Leonardo VITETTI
Scrittore francese, nato il 6 agosto 1715 a Aix-en-Provence, morto il 28 maggio 1747 a Parigi. Di cagionevole salute, formò il suo spirito [...] nella scuola (che frequentò poco), fra la solitudine, la meditazione, i libri. Le Vite di Plutarco, Seneca, le lettere di Bruto a Cicerone lo esaltarono, fra i quindici e i diciassette anni. Entrato nel reggimento del re, vi fu nominato luogotenente ...
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È il vescovo d'Ippona, il più illustre dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale, figura gigantesca di pensatore e di scrittore.
La vita. - Sino alla conversione (354-386). - Agostino, a cui [...] e di Aristotele, complementari appunto perché opposte, ma sorgenti su lo stesso presupposto, che il vero è concetto, non fatto bruto, così il pensiero cristiano s'è alimentato, per rivi diversi ma confluenti, della fervida mistica agostiniana e dello ...
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bruto
agg. e s. m. [dal lat. brutus «pesante, inerte, stolido», di origine osca]. – 1. agg. Privo della ragione: al ventre serventi a guisa d’animali b. (Boccaccio); o che è proprio delle bestie, materiale: la forza bruta. Di qui, con varî...
brut
‹brüt› agg., fr. [dal lat. brutus «bruto»]. – Propr., greggio; in partic., dello champagne, molto secco, che non ha subìto la seconda fermentazione.