L’orco che approda alle pagine del Cunto de li cunti ha alle sue spalle una lunga tradizione, proveniente direttamente dalla mitologia latina, in cui Orcus indicava Ade, il sovrano che governava le terre [...] divora ma comunque maciulla con le bocche Giuda, Cassio e Bruto, i tre peggiori traditori. Di questa antica origine non essere predato e ucciso senza aver nulla commesso. La seconda fiaba della seconda giornata, Verde prato, vede Nella, una giovane ...
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Alessio RicciLa lingua di LeopardiBologna, Il Mulino, 2024 Lo specialista e il lettore appassionato a quella che Contini definiva «lingua degli autori» accoglieranno con giubilo la collana “Italiano d’autore” [...] unico (anche quelli, e non sono pochi, apparentabili in dittici, come Bruto e Saffo o la Quiete e il Sabato), ogni pezzo delle Operette strutture del periodo e ai rapporti metro-sintassi.La seconda sezione è dedicata, come tutti i libri della collana ...
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Romanzo dall’incerto statuto di genere, tra fantastico e fantascientifico (Donno, 2021), Abrakadabra. Storia dell’avvenire di Antonio Ghislanzoni (prima edizione completa e in volume: Milano, Brigola, [...] in un’epoca avvenire, il XX secolo: essa sarà oggetto della seconda parte, Dramma storico, articolata nei capp. I-XXX. Storia dell incessante «fra l’uomo intelligente e l’uomo bruto», fosse utopia non meno autocontraddittoria, non meno impietosamente ...
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brut
‹brüt› agg., fr. [dal lat. brutus «bruto»]. – Propr., greggio; in partic., dello champagne, molto secco, che non ha subìto la seconda fermentazione.
tu quoque, Brute, fili mi?
(lat. «anche tu, Bruto, figlio mio?»). – Parole che, secondo la tradizione, Cesare prima di morire avrebbe rivolto a Marco Bruto riconoscendolo tra i suoi uccisori. Si ripetono talora (spesso nella forma abbreviata...
Tragedia di V. Alfieri, scritta nel 1786 e pubblicata nel 1789. Dedicata dal poeta "al popolo italiano futuro", l'opera rappresenta la figura di Marco Giunio Bruto che sprona Giulio Cesare a rendere la libertà a Roma.
Uno degli uccisori di Cesare (85-42 a. C.); ebbe un'elevata educazione retorica e filosofica, che affinò ad Atene; la sua formazione politica risale allo zio Catone Uticense, che lo allevò partigiano dell'oligarchia contro la quale s'erano battuti...