furo
Latinismo, il termine compare in due luoghi, in rima, sia come sostantivo che come aggettivo. Sostantivo, nel senso di " ladro ", in If XXI 45 Là giù 'l buttò, e per lo scoglio duro / si volse; [...] tanta fretta a seguitar lo furo. Il vocabolo è ampiamente attestato nella lingua del Duecento: cfr. particolarmente BrunettoLatini Retorica (ediz. Maggini, Firenze 1967, 71, 95, 96); Quaedam profetia 72 (Monaci, Crestomazia 582).
Aggettivo, con lo ...
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attutarsi
Andrea Mariani
. Più che " placarsi ", " mitigarsi ", " quietarsi " (Vellutello, Venturi, Tommaseo, Fallani), il verbo vale " spegnersi ", " svanire " (Buti, Daniello, Grabher, Momigliano, [...] si trova in Neri Visdomini Per ciò che 'l cor 3 " e quel dolor cresce e non s'atuta ", Maestro Francesco Madonna, il vostro amor 7 " per dolor che senta non s'atuta / lo cor d'amare ", e, tra gli altri, anche in BrunettoLatini (Tesoretto 2104). ...
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disusanza
Il termine compare solo in Cv I IX 5 coloro che per malvagia disusanza del mondo hanno lasciata la litteratura a coloro che l'hanno fatta di donna meretrice, col significato di " desuetudine [...] ", " colpevole trascuratezza " non raro nella prosa colta del Duecento, come possiamo leggere nella Rettorica di BrunettoLatini (ediz. Maggini, Firenze 19682, 21): " costrinse e raunò in uno luogo quelli uomini che allora erano sparti per le campora ...
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sorbo
Domenico Consoli
Pianta dai frutti lazzi, cioè aspri, acidi (v. LAZZO); in un contesto metaforico sta a rappresentare i Fiorentini, cui BrunettoLatini contrappone D. come dolce fico: quello ingrato [...] popolo maligno / ... ti si farà, per tuo ben far, nimico; / ed è ragion, ché tra li lazzi sorbi / si disconvien fruttare al dolce fico (If XV 65).
Si veda la chiosa del Boccaccio: " Vuol sotto questa metafora ...
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padrone
Bruna Cordati Martinelli
Nel senso di " patrono ", in If XIII 144 I' fui de la città che nel Batista / mutò 'l primo padrone; il primo protettore di Firenze è Marte, il dio della guerra; sotto [...] la cui costellazione la città sarebbe nata; dice il Compagni (Cronica I I): " dedicata sotto il segno di Marte "; e BrunettoLatini nel Tresor (I XXXVII, traduz. Bono Giamboni) fa un ragionamento assai vicino a quello di D.: " non è meraviglia se i ...
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cappone
Luigi Vanossi
. Ricorre in Fiore CXXV 10 0 se mi manda ancor grossi cavretti, o gran cappe; di muda ben nodriti, o paperi novelli o coniglietti (cfr. Roman de la Rose 11747 " Ou d'oisons gras, [...] dell'oggetto: gran, di muda [cioè che hanno passato l'anno], ben nodriti). Il c. è paradigma diffuso di delizia culinaria, già in BrunettoLatini (Tesoretto 1472), come poi in Folgore (Di luglio in Siena 7 " lessi capponi, • capretti sovrani "). ...
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corredo
Lucia Onder
Usato una sola volta come sinonimo di ‛ convivio ', con valore figurato, in riferimento all'opera letteraria, in Cv I II 1 questa esposizione... per pane si conta nel mio corredo. [...] (Nell'italiano antico non è infrequente col senso di " banchetto ", " convito ", come in BrunettoLatini Tesoretto I 1552 " E se tu fai convito / o corredo bandito, / fa 'l provedutamente, / che non falli neente ", e in Novellino LXXX " Cavalieri ...
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cinquecentesimo
Andrea Mariani
. In If XXIV 108 la fenice more e poi rinasce, / quando al cinquecentesimo anno appressa: i gran savi (v. 106) attestano che, dopo cinquecento anni, la fenice compie un [...] dal fuoco rinascendo. D. desume la notizia non tanto da veri e propri scrittori di argomenti scientifici (Plinio, BrunettoLatini), quanto da Ovidio (Met. XV 395 " Haec ubi quinque suae complevit saecula vitae... "); è pertanto palesemente erronea la ...
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marra
Una sola occorrenza, in If XV 96 giri Fortuna la sua rota / come le piace, e 'l villan la sua marra. È la conclusione della replica di D. a BrunettoLatini, in cui D. risponde, riprendendo la parola [...] e l'immagine stessa della Fortuna: la fortuna faccia il suo mestiere, giri la sua ruota come a lei piace: ciò mi è indifferente, come mi è indifferente il modo in cui il contadino lavora la terra con la ...
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faglia
" Fallo ", dal francese faille. Unica presenza, in rima, in Fiore CIII 4 ma della religion, san nulla faglia, / i' lascio il grano e prendone la paglia. Il modo avverbiale ‛ sanza f. ' nel senso [...] di " certamente ", evidente gallicismo, è presente in Cielo d'Alcamo, Percivalle Doria, BrunettoLatini (Tesoretto 668, 1020, 1140, 2462: sempre in rima e nella locuzione " san' faglia "), nell'Intelligenza: " che non fu de' musardi sanza faglia " ( ...
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volgarizzare
volgariżżare v. tr. [der. di volgare1]. – 1. Esporre problemi di scienza e cultura specialistica in forma facile e piana, in modo da renderli accessibili a larghi strati di persone prive di una preparazione specifica: v. i principî...
favolello
favolèllo s. m. [calco dal fr. ant. fablel, fableau (piccardo e fr. mod. fabliau), der. del lat. fabŭla «favola1»]. – Novelletta in rima, breve, arguta, giocosa, satirica, spesso oscena, caratteristica della Francia (v. fabliau)...