intramettere
Vincenzo Valente
Il verbo è usato tre volte nella Vita Nuova nel modulo sintattico ‛ non m'intrametto di ', col significato di " non mi occupo ", " non mi soffermo ", e quindi " tralascio [...] classico, ma in quello medievale di " immischiarsi " (v. DU CANGE, sub. v. INTERMITTERE). Per qualche esempio in volgare cfr. BrunettoLatini Tesoretto 619 " ed io non m'intrametto / di punto così stretto ". Tale valore si riscontra in Fiore LXII 13 ...
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Barbato
Luigi Peirone
Usato da D. una sola volta, col significato di " radicato ", " abbarbicato " (v. BARBA), in contesto metaforico: e 'l mio disio però non cangia il verde, / sì è barbato ne la dura [...] voler q'el cor m'intra / no m pot ies becs escoissendre ni ongla / de lausengier ". Già usato, in senso proprio, da BrunettoLatini (Tesoretto 443 " e 'n ella [terra] fece e mise / ogne cosa barbata che 'n terra è radicata "), compare in contesto ...
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raffrenare
Alessandro Niccoli
È vocabolo del linguaggio dottrinario, già attestato in BrunettoLatini (Tesoretto 2011 ss. " egli è... prodezza / rinfrenar la mattezza con dolci motti e piani ").
Usato [...] assolutamente, con il significato di " servire come freno ", ricorre in Rime CXVI 26 Quale argomento di ragion raffrena, / ove tanta tempesta [di passioni] in me si gira? In un esempio l'infinito, usato ...
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discordia
Fernando Salsano
" Dissenso ", " divisione degli animi ", che in If VI 63 e dimmi la cagione / per che l'ha tanta discordia assalita, è intesa proprio nel senso attivo di " ostilità " e di [...] , qui, una generica denunzia dei mali che affliggono Firenze: quasi preludio alle indicazioni che verranno dai colloqui con Farinata, BrunettoLatini e i tre Fiorentini, nei canti X, XV, XVI).
In Cv IV IV 3 discordie e guerre conviene surgere intra ...
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contumacia
Fernando Salsano
. " Disubbidienza " che muove da superbia: specificamente, il non piegarsi, nonostante la gravità della scomunica, all'autorità della Chiesa; unica attestazione in Pg III [...] variante di codici toscani suona, in Pg III 136, citato anche come contumace; così già nel volgarizzamento del Tresor di BrunettoLatini, VII 59, " la contumace non sarebbe condannevole ") è anche nel Libro de' vizî e delle virtudi di Bono Giamboni ...
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scernere
Domenico Consoli
" Discernere " e quindi " riconoscere ", " individuare " (" Scerno passa dal valore di distinguere a quello di mostrare a dito ", Torraca, in Lett. dant. 1195): ma[lag]evole [...] il ‛ si ' passivante, se non impersonale, in If XV 87 e quant'io l'abbia in grado [D. allude all'insegnamento di BrunettoLatini], mentr'io vivo / convien che ne la mia lingua si scerna, cioè " si riconosca ": " si conosca e vegga in quest'opera la ...
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epa
Enrico Malato
Il sostantivo è usato sempre nell'Inferno, nel senso di " ventre ", con riferimento a dannati: una volta in forma plurale (XXV 82, in rima con sepe e pepe), per i ladri fiorentini [...] il ventre gonfio (l'epa croia) del falsario mastro Adamo. Anche al v. 119 è in rima, con crepa e assiepa. Già usato da BrunettoLatini (Tesoretto 2837 " mette tanto in epa / che talora ne crepa ", ove è da notare che risponde in rima, come in D., a ...
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tramettere
Luigi Vanossi
Variante di ‛ intramettere ', che compare una volta nel Fiore (contro quattro esempi di ‛ intramettere '): Ma Falsembiante trametter non s'osa / di questi fatti, né sua compagnia [...] che non si dovessono tramettere del fatto di Montepulciano " (Testi fiorentini 140, 19); Libro dei Sette Savii: " io mi trameterò d'apprendere e insegniare a questo tuo figliuolo " (p. 96); BrunettoLatini Rettorica, glossario. Vedi INTRAMETTERE. ...
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usaggio
Bruno Basile
Solo in Fiore CXLVIII 14 Ma pure almen senn'ho mess'en l'usaggio, in una delle battute sentenziose poste in bocca alla Vecchia, che così conclude un elenco di scapestrerie giovanili. [...] '): così in Giacomo da Lentini (Dolce cominzamento 39 " tant'è di mal usaggio "; Dal core mi vene 114 " e piango per usaggio "), in Iacopo Mostacci (Umile core e fino 9 " mentre non vidi in ella folle usagio ") o in BrunettoLatini (Tesoretto 11) ...
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perdimento
Bruno Basile
Vale propriamente " perdita ", e ricorre due volte nel Fiore: XCVIII 11 Se Dio non vi vuol metter argomento, / la guerra sì fie tosto capitata, / sì ch'ogne cosa andrà a perdimento, [...] rovina "; ‛ mettere a p. ' è " gettare in rovina "), di uso non raro nella poesia coeva; ad es. nel Tesoretto (v. 2534) di BrunettoLatini si legge: " E poi ch'io veggio e sento / ch'io vado a perdimento, / saria ben for di senso / s'i' non proveggio ...
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volgarizzare
volgariżżare v. tr. [der. di volgare1]. – 1. Esporre problemi di scienza e cultura specialistica in forma facile e piana, in modo da renderli accessibili a larghi strati di persone prive di una preparazione specifica: v. i principî...
favolello
favolèllo s. m. [calco dal fr. ant. fablel, fableau (piccardo e fr. mod. fabliau), der. del lat. fabŭla «favola1»]. – Novelletta in rima, breve, arguta, giocosa, satirica, spesso oscena, caratteristica della Francia (v. fabliau)...