torma
Andrea Mariani
In latino turma è termine tecnico del linguaggio militare, e vale " squadrone di cavalleria "; quindi anche " squadra di cavalli " e per estensione " moltitudine ", " folla ". L'uso [...] d'arme disse torma: ma in nostra lingua si piglia per ogni moltitudine " (Landino): si noti tuttavia che la schiera di BrunettoLatini era stata definita greggia (XV 37) e forse nell'un termine e nell'altro è implicito un senso di disprezzo per la ...
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ca
Amedeo Quondam
. Apocope di ‛ casa ', normale nei dialetti settentrionali; è presente anche negli scrittori toscani, e ha lasciato tracce di sé nei nomi di luogo (cfr. Parodi, Lingua 274, 289). In [...] If XV 54 è usato da D. nel suo discorso a BrunettoLatini, per spiegare lo scopo del suo viaggio: questi... / reducemi a ca per questo calle. L'espressione è stata variamente interpretata; parecchi commentatori antichi non si sono fermati a ...
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sostare
Andrea Mariani
Entrambe le occorrenze del verbo sono imperativi, in forte posizione, all'inizio di un verso; entrambe presentano costrutti ormai tramontati.
Come intransitivo pronominale, in [...] ).
Traslato, in Pg XIX 93 (sosta un poco per me tua maggior cura) s. è transitivo attivo, come nel Tesoretto di BrunettoLatini (XIX 182 " pregai per cortesia / che sostasser la via ") e in altri autori medievali. L'oggetto è tua maggior cura, " la ...
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ghiaccia
Bruno Basile
. Il termine ricorre quattro volte nell'Inferno, sempre connesso alla gelata palude di Cocito, per indicare sempre un " luogo ghiacciato ".
In XXXII 35 eran l'ombre dolenti ne [...] di riveder le stelle. La voce non è estranea, anche se con altre connotazioni, alla lingua due-trecentesca: v. ad es. BrunettoLatini Favolello 85 (in Monaci, Crestomazia 97 III): " l'augello... / quando vien la ghiaccia / ... da nnoi fugie ". ...
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falcone
Fernando Salsano
" Uccello rapace ", che nel Medioevo si soleva addestrare per la caccia. D. usa il termine appunto col significato generico di falco da caccia; solo in tre casi (If XXII 139, [...] 51, ma per questo esempio cfr. pellegrino) ne indica una precisa varietà: sparviero, astore, pellegrino (BrunettoLatini ne distingueva sette " generazioni " o " lignaggi ": lanieri, pellegrini, montanini, gentili, gerfalchi, sagri, randioni: cfr. Il ...
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campagna
Angelo Adami
Ricorre sette volte in poesia, una sola volta in prosa. Nel suo senso proprio di " campo " o " terreno coltivato ", in If XXIV 8 lo villanello a cui la roba manca, / si leva, e [...] si allude in IX 110 e veggio ad ogne man [da ogni parte] grande campagna. In If XV 123, nella similitudine riferita a BrunettoLatini, c. sta per il luogo fuori di città (nel caso specifico, Verona), ove si svolgeva una corsa a piedi: e parve di ...
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laidura (ladura)
Solo in Fiore LXXXI 13 Ma' il lupo di sua pelle non gittate, / no gli farete tanto di laidura, / se voi imprima no llo scorticate, col significato di " maltrattamento ".
Si tratta di [...] un uso poco comune di una voce arcaica che vale propriamente " laidezza ", " nefandezza " (cfr. ad es. BrunettoLatini Tesoretto 1776 " metton maggior cura / d'udire una laidura / che una cosa che vaglia "), ma anche " ingiuria " (cfr. Somma de' vizi ...
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grifo
Vincenzo Valente
L'unica occorrenza è in If XXXI 126 però ti china e non torcer lo grifo. G. è propriamente " muso di animale ", " grugno "; ma torcer lo grifo, a parte la convenienza dell'espressione [...] , come l'altro, ‛ avere a schifo ', che lo precede in rima, com'è confermato dal ricorrere delle medesime espressioni in BrunettoLatini: " o s'hai tenuto a schifo / la gente, o torto 'l grifo " (Tesoretto 2592). Per lo stesso concetto cfr. Pg ...
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nutrice (notrice; plur. nutrice)
La parola è usata da D. sia nel significato puro e semplice di " balia " (Pd XII 77, Cv IV XXV 8; così anche nutrix, VE I I 2), sia in riferimento alle Muse, che danno [...] aut nutrix liberalium doctrinarum et tot tantorumque philosophorum " (Civ. XVIII 9; e cfr. Isid. Etym. XIV IV 10). BrunettoLatini (Tresor, ediz. Carmody, II 108) afferma che la corte " est mere et norrice " delle cattive opere. La parola ritorna ...
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arra
Federigo Tollemache
. Ricorre una volta in ciascuna delle tre cantiche della Commedia, mai altrove. In senso letterale in Pg XXVIII 93 Lo sommo Ben, che solo esso a sé piace, / fé l'uom buono e [...] traslato in If XV 94 Non è nuova a li orecchi miei tal arra, dove D. adopera il termine per indicare la predizione di BrunettoLatini sul suo futuro, e la confronta con quelle già fattegli da Ciacco e da Farinata; non bene l'intese il Buti come " il ...
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volgarizzare
volgariżżare v. tr. [der. di volgare1]. – 1. Esporre problemi di scienza e cultura specialistica in forma facile e piana, in modo da renderli accessibili a larghi strati di persone prive di una preparazione specifica: v. i principî...
favolello
favolèllo s. m. [calco dal fr. ant. fablel, fableau (piccardo e fr. mod. fabliau), der. del lat. fabŭla «favola1»]. – Novelletta in rima, breve, arguta, giocosa, satirica, spesso oscena, caratteristica della Francia (v. fabliau)...