DELLA TOSA, Davizzo (Davizzino)
Massimo Tarassi
Figlio di Meliorello, visse in Firenze tra la fine del sec. XII e gli inizi del XIII, ricoprendovi alcuni importanti incarichi politici. Nel 1198 il D. [...] notorietà da lui acquisita nella vita pubblica, forse a causa delle sue ricchezze, il D. venne citato anche da BrunettoLatini nella sua Rettorica.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Firenze, Diplomatico, Acq. Nidiacci, Firenze, 6 maggio 1189; Pseudo ...
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Isidoro
Giorgio Brugnoli
Scrittore ed erudito dell'età visigotica (Cartagena 570 - Siviglia 636); vescovo di Siviglia dal 600 al 636. È uno dei più importanti esponenti della cultura medievale. Delle [...] l'intermediario di I. (Moore), quando basta, per il mal coto e per il resto, Agostino (Civ. XVI 3) e soprattutto BrunettoLatini (Tresor I 23). In Pg XXII 113 èvvi la figlia di Tiresia, ammessa, come pare ineccepibile, la lezione dei codici e l ...
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GAITER, Luigi
Francesca Brancaleoni
Nacque a Caprino Veronese il 5 nov. 1815 da Antonio, avvocato. Intrapresi gli studi nel liceo comunale, nel 1834, prima ancora di averli ultimati, pubblicò a Verona [...] presenti nel trattato, come ben sette di esse fossero già riscontrabili quali dati scientifici da tempo acquisiti nel Tesoro di BrunettoLatini; L'Apocalisse di s. Giovanni e la Commedia di Dante (in L'Ateneo religioso, 1893), in cui dimostra che ...
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magnanimo
Domenico Consoli
La qualifica di m. isola nelle opere dantesche una ben precisa categoria morale, alla cui formazione aveva contribuito in modo determinante la dottrina aristotelica della [...] suol nutrire rancore verso alcuno. Lo conferma, tra l'altro, con affinità verbali che non lasciano dubbi sulla fonte utilizzata, BrunettoLatini, il maestro caro a D.: " il magnanimo non si rallegra troppo per cose prospere che gli avvegnano, e non ...
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GARANTA, Nicolò
Lucinda Spera
Originario di Brescia, nacque probabilmente nei primissimi anni del sec. XVI da Giovanni.
Libraio ed editore, visse a Venezia. Il matrimonio con Giulia de' Rusconi, dalla [...] invece l'edizione del Morgante di Pulci preannunciata nella richiesta del maggio 1527.
Nel 1528, con una edizione del Tesoro di BrunettoLatini, si concluse anche il sodalizio con i Nicolini. Di lì a poco venne meno, in generale, l'interesse del G ...
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figliuolo (Figliole; Figliuole; Figliuola; Figliola)
Fernando Salsano
1. Le scritture documentarie fiorentine del Duecento hanno sempre ‛ figliuolo '. D. adopera ‛ figliuolo ' 37 volte nella Commedia, [...] filiole; cfr. Nannucci, Teoria dei nomi, p. 152), XXV 58, XXVII 20. È anche l'apostrofe usata da BrunettoLatini, in If XV 31 (figliuol mio) e 37; da Adamo, in Pd XXVI 115 (ancora col possessivo), e da s. Pietro (XXVII 64).
3. La forma femminile ...
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Mozzi, Andrea de'
Eugenio Chiarini
È il sodomita, menzionato, in tono di aspra repulsione (tal tigna), da BrunettoLatini (If XV 111-114) come Vescovo di Firenze trasferito da Bonifacio VIII alla minor [...] quella di Cambrai; rappresentante delegato del cardinal Latino in Toscana, con autorità insieme ecclesiastica e le raccolse, le ebbe per certe (come per l'Accursio, per Brunetto, per lo stesso Prisciano). Il Boccaccio scrive, dubbioso: " per questa ...
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devexio Apenini
Pier Vincenzo Mengaldo
Fissando rapidamente l'estensione territoriale delle tre lingue dell'ydioma tripharium, D. così delimita in VE I VIII 9 il dominio del francese: Sed loquentes [...] Magno, III 7 (l'edizione lionese del 1651 ha " Alpes appenitias ": da leggersi a[p] pe [n] ninas?); mentre BrunettoLatini dice della Borgogna che " commence as montaignes entre Alamaigne et Lombardie " (Tresor I CXXIII 20). Dal punto di vista ...
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Plinio il Vecchio (C. Plinio Secondo)
Giorgio Brugnoli
Poligrafo e uomo politico romano (Como 23 - Stabia 79 d.C.). Oltre a opere di storia e di varia erudizione, tutte perdute prima del Tardo-antico, [...] , cauda scorpionis modo spicula infigentem ") - che d'altra parte è descritta con le stesse parole da Solino e BrunettoLatini (Cipolla) e, sotto il nome di " morintomorion ", da Alberto Magno -, o lo stellio " animal fraudolentius " più che ogni ...
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arabismi
Giovanni Battista Pellegrini
. All'epoca di D. - e già prima, come attestano soprattutto le carte latine e volgari - in molte parlate italiane, e anche in Toscana, erano penetrati parecchi [...] della provincia persiana del Badāḫšān donde s'importava. Nome di misura araba è carato (If XXX 90: cfr. ‛ carata ' in BrunettoLatini Favol. 161, ma già ‛ karatis ' in G. Scriba, notaio genovese, nell'anno 1164), dall'arabo qirāt, " peso per oro e ...
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volgarizzare
volgariżżare v. tr. [der. di volgare1]. – 1. Esporre problemi di scienza e cultura specialistica in forma facile e piana, in modo da renderli accessibili a larghi strati di persone prive di una preparazione specifica: v. i principî...
favolello
favolèllo s. m. [calco dal fr. ant. fablel, fableau (piccardo e fr. mod. fabliau), der. del lat. fabŭla «favola1»]. – Novelletta in rima, breve, arguta, giocosa, satirica, spesso oscena, caratteristica della Francia (v. fabliau)...