figlio (fi '; filio; figlia)
Fernando Salsano
Per la distribuzione nelle opere dantesche di f. - ‛ figliuolo ', v. FIGLIUOLO.
1. Significa la condizione di parentela del generato rispetto al generante: [...] XXVIII 66, XXX 79, Pd I 102, VI 109, VIII 8 e 126, XI 89 per esser fi' di Pietro Bernardone (" disse: ‛ Fi ' di Latino ' ", BrunettoLatini Tesoretto 1133), XV 27 e 94, XVI 60, XVII 3, XIX 92, XX 45, XXII 5 e 146, XXIII 107, XXXI 33, XXXIII 1 Vergine ...
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Marca Anconitana (Marchia Anconitana)
Pier Vincenzo Mengaldo
La Marchia Anconitana, con cui s'indicava un territorio grosso modo coincidente con le attuali Marche (BrunettoLatini Tresor I CXXIII 7 parla [...] della " marche d'Anquone, ou est la cités de Esqule [Ascoli] et Orbins et XI autres eveschiés "), fa parte per D. della metà di ‛ sinistra ' dell'Italia linguistica, tra Apulia (in parte) e Romagna (VE ...
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malizia
Antonietta Bufano
Secondo l'Etica aristotelica (VII 1, 1145a 16-17 " circa mores fugiendorum tres sunt species, malitia [κακία], incontinentia et bestialitas "), esplicitamente richiamata, la [...] , Ulisse 230 ss., 241-243 e la nota del Porena alla fine del canto), e XV 78, dove Firenze si configura nel ricordo di BrunettoLatini come nido di malizia (e i Fiorentini come popolo maligno, v. 61; cfr. G. Villani I 38). Così ancora in Pg XVI 60 e ...
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danno
Beatrice Guidi
Nell'accezione immediata di " perdita ", " rovina " degli averi e delle persone: If XII 106 Quivi [nel lago di sangue] si piangon li spietati danni, cioè il male crudelmente fatto [...] non... fia... danno. Altrove la parola, al plurale designa la dannazione alle pene infernali, in If XV 42 la mia [di BrunettoLatini] masnada / ... va piangendo i suoi etterni danni.
Locuzioni speciali: ‛ far d. ', in Pg XI 67 Io sono Omberto; e non ...
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CEFFI, Filippo
Marco Palma
Nacque a Firenze probabilmente verso la fine del sec. XIII.
L'indicazione più importante sulla sua famiglia ci è fornita dal cod. Vat. Pal. lat. 1644, f. 92r, in cui la traduzione [...] una serie di arringhe da pronunciarsi nelle più varie occasioni. Nel genere il C. aveva avuto predecessori come Guido Faba e BrunettoLatini, ma la sua opera si distingue per la precisa veste storica che ricopre il formulario. Gli "huomini giouani et ...
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chiedere
È la forma dissimilata (r-r in d-r), normale in verso e in prosa, dal latino quaerere; la forma latineggiante (con metaplasma dalla III alla II coniugazione) è ‛ cherère ' (v.). La forma flessionale [...] in Rime LXVIII 30 l'anima mia non chiede altro diletto; If XV 120 Sieti raccomandato il mio Tesoro, / nel qual io [BrunettoLatini] vivo ancora, e più non cheggio; XXI 129 andianci soli, / ... ch'i' per me non la cheggio [la scorta]; XIX 93 Nostro ...
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veramente
Alessandro Niccoli
Pur essendo attestato poco meno di ottanta volte, è vocabolo in pratica esclusivo del Convivio e della Commedia, fuori dei quali compare una volta nelle Rime dubbie e due [...] evidente, tanto da far assumere al vocabolo il significato di " ma ", " tuttavia ", " nondimeno ", come si ha anche nel latino verum (cfr. BrunettoLatini Tesoretto 36); anche in questo caso v. è usato all'inizio di periodo. Virgilio ha chiarito a D ...
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BUONDELMONTI, Ranieri (Rinieri), detto lo Zingano
Massimo Tarassi
Figlio di Buondelmonte, era il capo del partito guelfo, che a Firenze aveva nei Buondelmonti la famiglia più autorevole. La sua vita [...] , e della sorella ripudiata da Neri Piccolino.
Fonti e Bibl.: G. Villani, Cronica, II, Firenze 1823, p. 231; Pseudo BrunettoLatini, Cronica fiorentina, in P. Villari, I primi due secoli della storia di Firenze, Firenze 1893, II, p. 235; La Cronica ...
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Salfi, Francesco Saverio (Cosenza 1759 - Parigi 1832)
Mario Scotti
, Di D. si occupò in un capitolo del Resumé de l'histoire de la littérature italienne (Parigi 1826; in traduz. ital., Lugano 1833), [...] spirito indagatore e insonne.
Il Tesoro, ad esempio, se da un lato mostra " il talento e l'erudizione " di BrunettoLatini, dall'altro rivela " la miseria delle cognizioni " del Duecento: quindi, poco o nulla dovette significare per D. l'esperienza ...
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ventura
Emilio Pasquini
Nelle cinque occorrenze del poema e nell'unica delle Rime (l'esclusione dalla prosa ne significa il sapore poetico) sta, indifferentemente in buona e cattiva parte (al pari di [...] m'ha tolto or mia ventura, / ella torna la rota tuttavia, / e quell'è quel che molto m'assicura), così vicino alla temperie del canto di BrunettoLatini nonostante la speciosa distinzione fra i due termini, l'uno nome proprio e l'altro nome comune. ...
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volgarizzare
volgariżżare v. tr. [der. di volgare1]. – 1. Esporre problemi di scienza e cultura specialistica in forma facile e piana, in modo da renderli accessibili a larghi strati di persone prive di una preparazione specifica: v. i principî...
favolello
favolèllo s. m. [calco dal fr. ant. fablel, fableau (piccardo e fr. mod. fabliau), der. del lat. fabŭla «favola1»]. – Novelletta in rima, breve, arguta, giocosa, satirica, spesso oscena, caratteristica della Francia (v. fabliau)...