Poeta fiammingo (Bruges 1830 - ivi 1899). Entrò nel sacerdozio e divenne prof. al seminario di Roulers. Nel 1858 apparvero i suoi due primi volumi di versi (Vlaamsche dichtoefeningen "Esercizî poetici [...] fiamminghi" e Kerkhofbloemen "Fiori di cimitero"), ma venuto in urto con l'autorità ecclesiastica, fu costretto a lasciare il seminario. Ne seguì una crisi, di cui si trovano risonanze nella raccolta Gedichten, ...
Leggi Tutto
Regista belga (n. Bruges 1952). Dopo studi di regia all'Istituto nazionale superiore delle arti e dello spettacolo a Bruxelles, nel 1974 fondò il Théâtre de la Balsamine, gruppo indipendente che non operava [...] in uno spazio definito, ma in luoghi di memoria sempre diversi (chiese, cantine, hangar, monumenti funebri) per trasformarli in spazi di verità. Nei suoi spettacoli W. rappresenta l'assurdità dei rapporti ...
Leggi Tutto
Figlia unica (Bruxelles 1457 - Bruges 1482) di Carlo il Temerario duca di Borgogna e di Isabella di Borbone. Contesa, come sposa, da parecchi principi europei, si trovò alla morte del padre (5 genn. 1477) [...] in una situazione estremamente difficile, per l'atteggiamento dei comuni fiamminghi, che le imposero la concessione del gran privilegio che avrebbe annullato i poteri del governo centrale, e per gli intrighi ...
Leggi Tutto
Uomo politico fiammingo (n. 1422 circa - m. 1492); governatore d'Olanda, Frisia e Zelanda (dal 1463), comandò nel 1470-71 le truppe fiamminghe inviate in Francia da Carlo il Temerario duca di Borgogna [...] città fiamminghe, nella resistenza da esse opposta al governo di Massimiliano d'Asburgo. Fu protettore di Colard Mansion, primo tipografo di Bruges, e bibliofilo: la sua biblioteca, ricca di manoscritti miniati, passò alla sua morte al figlio Jean de ...
Leggi Tutto
Pittore (Oudewater, Gouda, 1460 circa - Bruges 1523). Formatosi inizialmente nei Paesi Bassi settentrionali, forse a Haarlem, dal 1494 si stabilì a Bruges e divenne (1494) pittore ufficiale della città. [...] comunale; Il canonico Salviati presentato da tre santi, 1501, Londra, Nat. Gall., Trittico di Jean de Trompes, Museo Comunale di Bruges). Se in Memling e nei suoi seguaci il repertorio di Rogier van der Weyden si volge a valori altissimi ma seguendo ...
Leggi Tutto
Pittore (Seligenstadt, Assia, 1435 circa - Bruges 1494). Non sappiamo dove egli sia stato prima di stabilirsi a Bruges (1465); ma probabilmente fu a Colonia, dove poté conoscere S. Lochner, e a Bruxelles, [...] suoi predecessori, specie di R. van der Weyden, ma M. si dimostra già nel pieno possesso dei proprî mezzi espressivi. A Bruges, dove era attivo P. Christus, era ancora viva la tradizione di J. van Eyck, che contribuì a completare la sua formazione ...
Leggi Tutto
Pittore e incisore fiammingo (n. Bruges 1520 circa - m. in Inghilterra prima del 1604), autore della grande pala d'altare (1561) nella chiesa di Notre-Dame di Bruges, iniziata da B. van Orley. Come incisore [...] Garter. Il suo stile decorativo s'ispira largamente al repertorio ornamentale del Rinascimento italiano. n Al figlio omonimo (Bruges 1561 - Londra 1635), le cui opere furono spesso confuse con quelle del padre, appartengono, per ragioni cronologiche ...
Leggi Tutto
Figlio (n. 1083 circa - m. Bruges 1127) di Canuto IV, il Santo, di Danimarca e di Adelaide di Fiandra, riparò dopo la morte del padre in Fiandra, e ne divenne conte (1119-27); prese parte alla prima crociata. [...] Ucciso da vassalli a Bruges, è venerato come beato e patrono della città. Festa, 2 marzo. ...
Leggi Tutto
Calligrafo e tipografo belga (m. Bruges dopo il 1484). Introdusse la stampa a Bruges, ove fu attivo fin dal 1475 (prima opera, Jardin de dévotion) producendo per lo più opere francesi o in trad. francese. [...] Le sue edizioni più note sono De la ruyne des nobles hommes et femmes di Boccaccio (1476), trad. fr. del De casibus virorum illustrium, con incisioni in rame, e le Méthamorphoses di Ovidio moralizzate ...
Leggi Tutto
Teologo cattolico e umanista (Pitthem, Bruges, 1513 - Colonia 1566), rappresentante delle tendenze conciliatrici nell'ambito dell'umanesimo fiammingo; ma uno dei suoi tentativi di accostamento ai protestanti [...] fallì per il duro attacco di Calvino (1562) ...
Leggi Tutto
predominio
predomìnio s. m. [der. di predominare, sul modello di dominio]. – Il fatto di predominare; dominio, soprattutto in quanto sia superiore a quello esercitato da altri: avere, acquistare, mantenere, perdere il p. sui popoli confinanti;...
borsa2
bórsa2 s. f. [prob. da una piazza della città belga di Bruges, ritrovo di commercianti, nella quale sorgeva un palazzo abitato fin dal sec. 14° dalla famiglia di mercanti veneti Della Borsa (in oland. Van der Burse); il nome passò poi...