〈stëvìn〉 (latinizz. Stevinius o Stevinus, in it. Stevino), Simon, detto Simone di Bruges. - Matematico fiammingo (n. Bruges 1548 - m. forse Leida o L'Aia 1620). Dette numerosi contributi in vari campi [...] delle armate olandesi, carica che mantenne sino alla morte. Nel 1600 organizzò l'insegnamento della matematica nella ebbero scarsa diffusione perché egli scrisse in olandese e la traduzione latina (e francese) apparve assai dopo (Hypomnemata ...
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Regista belga (n. Bruges 1952). Dopo studi di regia all'Istituto nazionale superiore delle arti e dello spettacolo a Bruxelles, nel 1974 fondò il Théâtre de la Balsamine, gruppo indipendente che non operava [...] del gruppo e lavori di cui era anche autrice: L'inauguration (1982), Est-ce que tu dors? (1984), La théorie du mouchoir (1987), Les chutes du Niagara (1991), Nature morte (1995). Nel 1998 ha presentato Et de toutes mes terres rien ne me reste que ...
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Forma latinizzata del nome del teologo e filologo Jacques de Joigny de Pamèle (Bruges 1536 - Mons 1587). Figlio di Adolphe, signore di Caestre e di Gotthem, fu canonico a Bruges (1561), poi arcidiacono [...] Fiandra e vicario generale, e, poco prima della morte, vescovo di St. Omer (1586); esercitò un'azione di grande rilievo nella difesa dell'ortodossia cattolica nelle Fiandre. Contro la tolleranza religiosa affermata dalla Pacificazione di Gand (1576 ...
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Teologo calvinista (Bruges 1563 - Groninga 1641); la famiglia si rifugiò (1578) nel Palatinato ed egli studiò a Strasburgo, a Neustadt, a Cambridge e a Heidelberg. Fu pastore della comunità fiamminga a [...] e della predestinazione, accusandolo di pelagianismo, e, dopo la sua morte (1609), col successore K. Vorstius; si ritirò quindi il trionfo della dottrina calvinista più stretta e la condanna dei rimostranti. Collaborò poi alla revisione della ...
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Uomo politico fiammingo (n. 1422 circa - m. 1492); governatore d'Olanda, Frisia e Zelanda (dal 1463), comandò nel 1470-71 le truppe fiamminghe inviate in Francia da Carlo il Temerario duca di Borgogna [...] poi consigliere ascoltato di Maria di Borgogna e dal 1482 alla morte svolse un ruolo di primo piano, a capo delle città fiamminghe di Bruges, e bibliofilo: la sua biblioteca, ricca di manoscritti miniati, passò alla sua morte al figlio Jean de Bruges, ...
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Figlia (m. Bruges 1194) di Teodorico d'Alsazia, conte di Fiandra, divenuta vedova di Raoul conte di Vermandois, sposò in seconde nozze (1169) Baldovino conte di Hainaut. Alla morte del proprio fratello [...] Filippo (1191) ereditò la contea di Fiandra, che unì ai possessi del marito, tranne l'Artois, che dovette cedere l'anno successivo per denaro a Filippo Augusto re di Francia. ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] credeva nel Trecento: che il re ha avuto paura della morte e che non ha voluto comparire in giudizio gravato dall'odio du douzième siècle: Galbert de Bruges, in Revue du Nord, 1957, pp. 101-90; G. Duby, La féodalité, une mentalité médiévale, in ...
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SCOLASTICA
Francesco Pelster
. Nome e carattere. - Il termine di filosofia "scolastica" è stato introdotto nell'uso generale, a designare la filosofia e la teologia medievali, solamente dagli umanisti, [...] Qusṭā ibn-Lūqā. L'ultimo periodo comincia con Roberto Grossatesta (morto nel 1253), che tradusse dal greco verso il 1240 l'intera Introductio in Opera Omnia B. Alberti Magni O. P., Bruges 1931. Per la bibliografia su Tommaso f. alla voce; F. Ehrle, ...
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PENITENZA
Raffaele Pettazzoni
. Storia delle religioni. - La penitenza è correlativa al peccato. Col peccato è turbato un ordine di cose che con la penitenza vuol essere ricomposto. Quest'ordine di [...] , sanciscono che non si debba concedere la comunione al colpevole neppure in punto di morte. Ma S. Cipriano non esclude che 1892; A. Teetaert, La confession aux laïques dans l'Église latine depuis le VIIIe jusqu'au XIVe siècle, Bruges-Parigi 1926; J. ...
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MODERNISMO (ted. Reformkatholizismus)
Mario Niccoli
Con questo termine o, più esattamente, con quello di modernismo cattolico si indica quel movimento di riforma interna del cattolicismo patrocinato [...] una serie di atti della Santa Sede la sua concreta e definitiva sanzione.
Fra movimento, stroncato come fu dalla morte di lui, improvvisamente sopravvenuta il 15 De Modernismo. Tractatus et notae canonicae, Bruges-Parigi-Roma 1910 (cattolica). Si ...
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