vermo
Emilio Pasquini
Metaplasmo di declinazione rispetto al sostantivo latino della terza, il cui normale continuatore in -e è assente in Dante (anche se qualche copista l'adotta, come Po Vat, in Pg [...] anche qui la similitudine di rincalzo (Pg X 129), degli antomata in difetto, / sì come vermo in cui formazion falla, il bruco non giunto dallo stadio di larva (o crisalide) a quello di imagine (farfalla), incompiuto, cioè nella sua metamorfosi, non ...
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CHIEREGHIN, Stefano
Rosanna Pavan Cipollone
Nacque a Chioggia (Venezia) l'8 giugno 1745 da Fortunato e da Maria Annunciata Bullo. Frequentò il collegio militare di Verona, e poi le università di Padova [...] , evidenziante la differenza dimensionale tra i due sessi, fasi di sviluppo del bruco, del bozzolo setaceo, e infine descrizione della pianta di cui si nutre il bruco, lo Statice limonium di Linneo. Puntualizzato l'habitat nelle barene della laguna ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] metamorfosi delle farfalle, la trasformazione degli organi dal bruco fino all'imago; verificò inoltre il principio del perfezionamento dell'organismo dalla configurazione uniforme del bruco a quella differenziata della farfalla, concependolo come ...
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DEI, Giovanni Angelo Apelle Crespino (Apelle)
Baccio Baccetti
Nacque a Siena il 17 dic. 1819, da Vincenzo, pittore, e Giuseppina Barbi. Compì gli studi classici e mostrò un precoce talento per lo studio [...] Costa, A. Targioni Tozzetti e C. Rondani, tutti coevi al Dei. Ancora su questi temi il D. scrisse Sulla comparsa del bruco della processionaria nei boschi del Chianti e degli Acridi e Locuste nelle campagne di Castiglion d'Orcia e sui modi da usarsi ...
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Zoologia
Nome comune degli Insetti dell’ordine dei Lepidotteri, con quattro ali coperte di squame variamente colorate; con circa 120.000 specie costituiscono uno fra i più grandi ordini di Insetti a metamorfosi [...] forma variabile; è privo di cerci.
Le larve, dette bruchi, hanno corpo allungato, cilindrico. La porzione inferiore della bocca . Il dorso del 9° segmento addominale porta, in molti bruchi, un cornetto più o meno sviluppato. In alcune specie (per ...
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Complessita biologica
RRicard V. Solé
di Ricard V. Solé
Complessità biologica
sommario: 1. Introduzione. 2. Complessità e riduzionismo. 3. La complessità all'opera: le patologie complesse. 4. La complessità [...] questi soppiantate. Le formiche costruivano i loro nidi nelle radici di queste erbe ed erano così in grado di accudire i bruchi che poi si sarebbero trasformati in farfalle adulte. La diminuzione del numero di conigli provocata dal virus fece sì che ...
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Il mondo degli animali
Giorgio Celli
Animali in città
Non è facile, soprattutto per chi vive in città, vedere e conoscere gli animali. Ma in realtà è sufficiente imparare a guardarsi intorno per scoprire [...] mummia (la crisalide) immobile, appesa allo stelo di un fiore. Un bel giorno la mummia si apre e ne esce non più il bruco, ma una bella farfalla, che subito spicca il volo. Questo fenomeno prende il nome di metamorfosi ed è, a ben pensarci, una cosa ...
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Microbiologia
Claire M. Fraser
Naomi Ward
La genomica, che esplora la biologia degli organismi per mezzo del loro progetto genetico, ha profondamente influenzato la disciplina della microbiologia. [...] è strettamente associato a due specie eucariotiche: le vespe parassite Braconidi e il bruco che esse predano. L'espressione dei geni virali nel bruco ostacola la risposta immunitaria e aiuta la sopravvivenza della vespa parassita. L'analisi genomica ...
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Nidi e tane
Anna Loy
Quando si dice un nido d’amore...
Nidi e tane sono luoghi sicuri in cui gli animali trovano protezione da nemici in agguato durante le fasi più vulnerabili della loro vita, come [...] sostanza simile al cartone. La femmina delle vespe vasaie (Eumenes coarctatus) costruisce invece piccoli nidi di fango a forma di vaso, in ciascuno dei quali mette un bruco paralizzato e depone un uovo. La larva alla schiusa potrà così nutrirsi del ...
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SOSTRATO (o substrato)
Benvenuto Terracini
Con questo termine alcuni linguisti designano le tracce della lingua originaria mantenute da un gruppo etnico nell'adottare un'altra lingua di maggior prestigio. [...] volgare (Eucherio di Bordeaux [6° sec.] dà come volgari vocaboli di manifesta origine gallica quali cavannus [civetta], dolva [bruco]).
La piena validità del concetto si mantiene invece in sede di grammatica comparata, alla cui metodica è stato ...
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bruco
s. m. [lat. tardo brūchus, dal gr. βροῦχος o βροῦκος] (pl. -chi). – 1. Genere di insetti coleotteri della famiglia bruchidi (lat. scient. Bruchus), le cui larve si sviluppano a spese di semi di varie piante, soprattutto leguminose. 2....