Poeta (prima metà del sec. 14º). Fu forse uomo di corte; il suo nome era Giacomo, figlio di un certo Michele da San Gimignano (il soprannome vale "fulgore, splendore"), ricordato per i suoi uffici militari [...] Ci restano di lui pochi sonetti sparsi e alcuni altri in due collane, una dei Mesi, dedicata a una brigata nobile e cortese (che non è la brigataspendereccia ricordata da Dante, Inf. XXIX, 130), l'altra della Settimana; in essa canta i diletti e le ...
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Gaudente senese (seconda metà del sec. 13º), appartenente alla famiglia degli Scialenghi. Sciupò le sue grandi ricchezze ("la vigna e la gran fronda": Dante., Inf., XXIX 131) in pochi mesi insieme con [...] gli amici della "brigataspendereccia". ...
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BONSIGNORI (Buonsignori), Niccolò
Giuliano Catoni
Figlio del banchiere senese Bonifazio e banchiere egli stesso, più che all'attività commerciale il suo nome è legato alla storia politica e, in particolare, [...] non è, forse, casuale: è quasi certo, infatti, che il B. sia stato uno dei componenti della cosiddetta "brigataspendereccia", una società formata da dodici ricchi giovani senesi, che in dieci mesi scialacquarono buona parte delle loro sostanze in ...
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FOLCACCHIERI, Bartolomeo (Meo, Abbagliato)
Roberta Mucciarelli
Figlio di Raniero e fratello del poeta Folcacchiero e di Mino, nacque certamente a Siena nel terzo di Camollia intorno al quarto decennio [...] , I (1893), p. 31; Enciclopedia dantesca, a cura di G.A. Scartazzini, Milano 1896, I, p. 5; A. Vannini, La brigataspendereccia e B. F., in Giornale dantesco, XXII (1914), pp. 63-66; C. Mazzi, Folcacchiero dei Folcacchieri e l'Abbagliato, in Dante e ...
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