Trasposizione
Antonio Costa
Fin dalle sue origini il cinema ha fatto ampio ricorso al repertorio di testi letterari (romanzi, drammi, commedie, fiabe), prima di tutto per trarne ispirazione, ma anche [...] o meno sotto l'etichetta di post-moderna.
Bibliografia
A. Bazin, Le "Journal d'un curé de campagne" et la stylistique de Robert Bresson, in "Cahiers du cinéma", 1951, 3, poi in Qu'est-ce que le cinéma?, 2° vol., Paris 1959, pp. 33-53.
F. Truffaut ...
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Colonna sonora
Ermanno Comuzio
Si può ragionevolmente parlare di c. s. (o traccia, o banda sonora: in inglese sound track o soundtrack, termini diventati d'uso internazionale; in francese band son, [...] né di musica, la drammaticità di una situazione, come nel finale di Lancelot du Lac (1974; Lancillotto e Ginevra) di Robert Bresson in cui il rumore di corazze trafitte e di elmi che cadono rende 'tangibile' la tragedia di un'epoca che si conclude ...
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Chronik der Anna Magdalena Bach
Rinaldo Censi
(RFT/Italia 1967, 1968, Cronaca di Anna Magdalena Bach, bianco e nero, 93m); regia: Jean-Marie Straub, Danièle Huillet; produzione: Straub-Huillet/Kuratorium [...] Anna Magdalena Bach, film rimasto esemplare della loro esigente, irriducibile idea di cinema, ne avevano proposto la regia allo stesso Bresson. Forse perché, come in Le journal d'un curé de campagne (Diario di un curato di campagna, 1951) anche qui ...
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Eustache, Jean
Donatello Fumarola
Regista cinematografico francese, nato a Pessac (Gironde) il 30 novembre 1938 e morto suicida a Parigi il 5 novembre 1981. L'irregolarità della sua filmografia (durate [...] di Rohmer. Nel cinema di E. però sono determinanti certe asprezze che caratterizzano, in modo diverso, il cinema rigoroso di Robert Bresson o quello eccentrico di Sacha Guitry. La sua è una messa in scena spogliata della leggerezza e della malinconia ...
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Straub, Jean-Marie
Serafino Murri
Regista, sceneggiatore, produttore e montatore cinematografico francese, nato a Metz l'8 gennaio 1933. Ha scritto, diretto e prodotto la quasi totalità dei suoi film [...] gli uomini) di Jean Renoir e Un condamné à mort s'est échappé (1956; Un condannato a morte è fuggito) di Robert Bresson. Lo stesso anno fu assistente alla regia per il cortometraggio d'esordio dell'amico critico Jacques Rivette, Le coup du berger. In ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] un certo uso del linguaggio, da una certa pratica e da una certa idea di cinema. Sono Michelangelo Antonioni e Robert Bresson, Alain Resnais e Jean-Luc Godard, e non pochi altri: Cesare Zavattini (l'intellettuale e il teorico più che lo sceneggiatore ...
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Cineforum
Marco Scollo Lavizzari
Rivista italiana di cultura cinematografica, con periodicità mensile, fondata a Venezia nel 1961 per iniziativa di Vincenzo Gagliardi (1925-1968) come quaderno della [...] 1964 affidò a C. i diritti di pubblicazione dei suoi scritti in Italia, ma anche un'attenzione per Robert Bresson, Shindō Kaneto, Dziga Vertov. Inoltre, proprio lo stretto legame con l'associazionismo e il mondo delle sale cinematografiche permise ...
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I pugni in tasca
Giulia Fanara
(Italia 1965, bianco e nero, 107m); regia: Marco Bellocchio; produzione: Enzo Doria per Doria Cinematografica; sceneggiatura: Marco Bellocchio; fotografia: Alberto Marrama; [...] e distacco una dimensione al tempo stesso tragica e grottesca, per la quale sono stati ricordati Renoir e Buñuel, ma anche Bresson, Monsieur Verdoux di Chaplin (1947) e À bout de souffle di Godard, mentre il regista dichiara di amare il Visconti di ...
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Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] , o darle il cambio: "non bisogna che immagine e suono si diano man forte, ma che lavorino uno per volta dandosi il cambio" (Bresson 1975; trad. it. 1986, p. 58). Un f. è l'esito di quest'attività di distribuzione e fusione di elementi inizialmente ...
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Colasanti, Veniero
Stefano Masi
Scenografo e costumista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 21 luglio 1910 e morto ivi il 26 maggio 1999. Ha legato il suo nome ai kolossal storici degli anni [...] sera in voga nella Francia di quegli anni. Per la Universalia Film intraprese anche la preparazione di un'opera di Robert Bresson su Ignazio di Loyola, poi bloccata per l'opposizione dei Gesuiti. Proprio in quel periodo Luigi Chiarini gli affidò la ...
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