Regista cinematografico francese (Bromont-Lamothe, Alta Loira, 1907 - Parigi 1999). Già nel primo film Les anges du péché (La conversa di Belfort, 1943) emerge chiaramente il senso religioso del rapporto [...] Lancelot du Lac, 1974), su uno sfondo di morte e sconfitta. Se si rivolge ai nostri giorni, il lucido sguardo bressoniano vede una generale spinta verso l'autodistruzione, delle persone e dell'ambiente (Le diable probablement..., 1977). Nel 1983 ha ...
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Film (1983) del regista cinematografico francese R. Bresson (1907-1999), tratto dal racconto Fal'shivyi kupon (1903-05; trad. it. Denaro falso o La cedola falsificata) di L. Tolstoj.
Yvon Targe riceve [...] inconsapevolmente una banconota falsa da 5oo franchi fabbricata da due adolescenti, cosa che gli crea un ammanco di denaro che egli deve colmare. Partecipa allora a una rapina in banca, per la quale viene ...
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Pickpocket
Alessandro Cappabianca
(Francia 1959, bianco e nero, 74m); regia: Robert Bresson; produzione: Agnès Delahaie; sceneggiatura: Robert Bresson; fotografia: Léonce-Henry Burel; montaggio: Raymond [...] scritta all'inizio sul diario: "Oh Jeanne, quale strano cammino ho dovuto percorrere per giungere fino a te".
Come mai Robert Bresson decide, nel 1959 (subito dopo aver concluso Un condamné à mort s'est échappé), di girare un film il cui protagonista ...
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Lancelot du Lac
João Bénard Da Costa
(Francia/Italia 1974, Lancillotto e Ginevra, colore, 84m); regia: Robert Bresson; produzione: Michel Choquet, Alfredo Bini per Mara/Laser/ORTF/Gerico Sound; soggetto: [...] ne pense, ne calcule, ni ne juge?, in "Cahiers du cinéma", n. 258-259, juillet-août 1975.
A. Cugier, 'Lancelot du Lac' de Bresson : le Moyen Âge revisité ou la dimension tragique du XXe siècle, in "Cahiers de la cinémathèque", n. 42-43, été 1985.
K ...
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Un condamné à mort s'est échappé
Alessandro Cappabianca
(Francia 1956, Un condannato a morte è fuggito, bianco e nero, 95m); regia: Robert Bresson; produzione: Alain Poiré, Jean Thuillier per Gaumont/Nouvelles [...] una specie di Grazia che si è deciso di elargire nelle pieghe dell'imperscrutabile, ed è probabilmente questo che ha interessato Bresson più di ogni altra cosa, nelle memorie del comandante Devigny.
Al tempo stesso, l'arrivo del giovane e l'evasione ...
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Regista e attore cinematografico francese (Roanne 1928 - Parigi 2016). Esordì nel cinema collaborando con J. Tati in Mon oncle (1958). Dopo aver recitato in alcuni film di R. Bresson e Cl. de Givray, passò [...] alla regia con due cortometraggi: Rupture (1961) e Heureux anniversaire (1962, vincitore di un premio Oscar). Si dedicò poi al lungometraggio dirigendo, tra l'altro, Le soupirant (Io e le donne, 1963); ...
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Holland, Agnieszka
Daniela Turco
Regista e sceneggiatrice cinematografica polacca, nata a Varsavia il 28 novembre 1948. Cineasta intimamente segnata dal cinema polacco e dalla scuola praghese che hanno [...] contribuito alla sua formazione culturale insieme alla Nouvelle vague francese (Jean-Luc Godard e Robert Bresson), la H. possiede uno degli sguardi più liberi, acuti e apolidi, in grado di non sacrificare i propri aspetti più peculiarmente europei, ...
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Regista cinematografico finlandese (n. Orimattilä, Uusimaa, 1957). Dal 1981 ha realizzato numerosi film, segnalati nei festival internazionali per la spregiudicata libertà del linguaggio e l'originalità [...] ), Laitakaupungin valot (Le luci della sera, 2006) ha continuato sulla linea di un rigore formale, debitore di Y. Ozu e R. Bresson con dialoghi ridotti al minimo e la macchina da presa spesso fissa sui personaggi. Nel 2007 ha diretto la regia dell ...
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Direttore della fotografia italiano (Fondi 1927 - L´viv 1996), fratello di Giuseppe. Tra i migliori specialisti della fotografia del cinema italiano contemporaneo, fu collaboratore abituale di registi [...] 1996) e L. Visconti (La caduta degli dei, 1969; Morte a Venezia, 1971; L'innocente, 1976), nonché del francese R. Bresson (Lancelot du lac, 1974; Le diable probablement..., 1977; L'argent, 1982). Duttile e inventivo, in una cinematografia di esigenze ...
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