Wiéner, Jean
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e pianista francese, nato a Parigi il 19 marzo 1896 e morto ivi l'8 giugno 1982. Musicista versatile, frequentatore di molti e diversi generi musicali, [...] il tempo degli assassini), La femme et le pantin (1958; Femmina). Negli anni Sessanta lavorò tra gli altri con Robert Bresson per Au hasard Balthazar (1966), Mouchette (1967; Mouchette ‒ Tutta la vita in una notte), Une femme douce (1968; Così bella ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] ; My fair lady, 1964; Dottor Zivago, 1965).
In Francia, mentre proseguiva l’attività del realismo poetico, si affermavano R. Bresson e J. Tati. Il primo, nelle sue realizzazioni caratterizzate da un estremo rigore stilistico (è sua la definizione che ...
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Kauas pilvet karkaavat
Gualtiero De Marinis
(Finlandia 1996, Nuvole in viaggio, colore, 96m); regia: Aki Kaurismäki; produzione: Aki Kaurismäki per Sputnik Oy; sceneggiatura: Aki Kaurismäki; fotografia: [...] . Alessandro Cappabianca parla di Murnau. Serge Toubiana cita Tati, Duvivier e Fassbinder. Robert Héliet addirittura Melville, Keaton e Bresson.
Del resto se questo fosse un film anni Novanta non avremmo quella Buick, bella anche se ammaccata. Non ...
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Bini, Alfredo
Paola Dalla Torre
Produttore cinematografico, nato a Livorno il 12 dicembre 1926. Tra i più attivi produttori del cinema degli anni Sessanta, ha saputo ritagliarsi un posto di rilievo [...] successo di B. fu la coproduzione con la Francia di Lancelot du Lac (1974; Lancillotto e Ginevra) di Robert Bresson, proposto per anni dal regista che finalmente riuscì a realizzarlo solo grazie all'impegno del produttore italiano. In parallelo alle ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] in Roberto Rossellini, nel neorealismo italiano e in quanti ‒ dai cineasti giapponesi a quelli americani, da Jean Renoir a Henri Cartier-Bresson ‒ hanno inteso la messa in scena come una fenomenologia di corpi, di volti, di gesti. Pur con i limiti di ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] : in Francia Le 6 juin à l'aube (1945) di Jean Grémillon e Le retour (1945-46, mm) di H. Cartier-Bresson, sul ritorno dai campi; in Italia Giorni di gloria (1945), con contributi di Giuseppe De Santis, Marcello Pagliero e Luchino Visconti, coordinati ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] resero conto probabilmente di non essere più al centro dell'attenzione. In Francia erano emersi nuovi registi, come Robert Bresson, Henri-Georges Clouzot, Claude Autant-Lara che in certi casi avevano suscitato discussioni e polemiche. Forse anche per ...
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Huayang nianhua
Leopoldo Santovincenzo
(Hong Kong/Francia 1999, 2000, In the Mood for Love, colore, 98m); regia: Wong Kar-wai; produzione: Wong Kar-wai per Jet Tone Films; sceneggiatura: Wong Kar-wai; [...] 'astrazione; si pensa ad Antonioni, per la capacità di cogliere e ritagliare linee architettoniche imprevedibili, ma anche a Bresson, citato in più occasioni dallo stesso regista. Ed entrambi questi nomi rimandano a un cinema che vive di sottrazione ...
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De Santis, Pasqualino
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Fondi il 24 aprile 1927 e morto a L′viv (Ucraina) il 23 giugno 1996. Fratello minore del regista Giuseppe De Santis, è stato un [...] , bastava a creare l'emozione, come appare negli esterni di Lancelot du Lac (1974; Lancillotto e Ginevra) di Robert Bresson, dove attraverso la penombra di un fitto bosco l'immagine materializza il senso del pericolo incombente. D. S. lavorò molto ...
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Astruc, Alexandre
Giorgio De Vincenti
Regista, romanziere, critico cinematografico e letterario francese, nato a Parigi il 13 luglio 1923. Raffinato autore di film spesso di ispirazione letteraria, [...] du jeu (1939; La regola del gioco) di Jean Renoir, Les dames du Bois de Boulogne (1945; Perfidia) di Robert Bresson, L'espoir ‒ Sierra de Teruel (1945) di André Malraux, i film di Orson Welles. La duttilità di questo linguaggio, ormai interamente ...
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