Filantropo (n. Brescia 1785 - m. 1855). Dedicatosi dapprima all'educazione dei sordomuti, istituì (1819) a proprie spese, nella sua casa, una scuola di mutuo insegnamento secondo il metodo lancasteriano. [...] anche una intensa attività a favore dei sordomuti e dei carcerati. Nel 1848 fece parte del governo provvisorio di Brescia e fu fautore dell'annessione al Piemonte. Visse gli ultimi anni molto appartato, vigilato dalla polizia austriaca. Collaborò a ...
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Letterato (Botticino 1791 - Brescia 1843). Conobbe, giovanissimo, U. Foscolo, con il quale ebbe poi frequenti contatti; fu in relazione con V. Monti. Redattore e segretario della Biblioteca italiana (1818), [...] e a Londra; nel 1824 passò a Parigi, quindi, ospite nel castello degli Arconati, a Gaesbeek, presso Bruxelles; tornò a Brescia nel 1838. I suoi saggi (Dei Promessi Sposi di A. Manzoni, 1831; Considerazioni morali sull'Ortis, pubbl. postumo negli ...
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bresciano
agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città lombarda di Brescia, capoluogo di provincia; abitante, originario o nativo di Brescia. Come s. m., e per lo più con iniziale maiuscola, il Bresciano, il territorio della...