ENRICO di Castiglia (Henricus de Castella, Henricus de Hispania, Arrigo di Castiglia, Anrricus, Don Enrrique)
Norbert Kamp
Nacque all'inizio del marzo 1230, quarto figlio di Fernando (Ferdinando) III [...] E. - seguendo l'indirizzo politico già di Brancaleone d'Andalò fatto proprio poi dallo stesso Carlo - voleva restaurare Montefeltro il Consiglio dei Comune di Roma, allargato ai rappresentanti degli artigiani e dei mercanti, il 18 nov. 1267 decise l ...
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MAGGI (de Madiis, de Mazo), Emanuele (Manoellus)
Gian Maria Varanini
Primo, nella grande casata bresciana di tradizione guelfa, a svolgere una carriera politica di rilievo dentro e fuori le mura cittadine, [...] Roma 1791, p. 119; C. Milanesi, Del tumulto successo in Roma nell'aprile del 1256 e della prigionia di Brancaleone d'Andalò senatore, in Giorn. stor. degli archivi toscani, II (1858), p. 190; L.F. Fè d'Ostiani, Sermone inedito di Albertano giudice di ...
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Bolognese, fratello di Brancaleone, appartenne alla Confraternita della Beata e Gloriosa Vergine Maria (i cui membri si guadagnarono il nome di "frati gaudenti"). Fu podestà di Modena, Siena, Faenza, Reggio; [...] coi suoi intrighi, strumento della politica di Clemente IV, mentre i ghibellini venivano cacciati, fu sostituito anch'egli (dic. 1266) dalla magistratura ordinaria del podestà: è messo da Dante nella bolgia degli ipocriti (Inf., XXIII 103 sgg.). ...
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