ANDALÒ, Castellano
Emilio Cristiani
Della celebre famiglia bolognese, zio di Brancaleone, benché all'incirca coetaneo, si trovava a Treviso come podestà, quando venne chiamato a succedere al nipote [...] , ripetendo quanto già era avvenuto durante il primo periodo di governo di Brancaleone (1255). Anche questa volta l'incolumità dell'A. fu salvaguardata in virtù degli ostaggi che egli aveva lasciato in mano ai suoi concittadini bolognesi; altri ...
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CORRADO IV
WWalter Koller
Figlio dell'imperatore Federico II di Hohenstaufen e di Isabella di Brienne, C. nacque il 25 (o 26) aprile 1228 ad Andria. La madre morì dieci giorni dopo averlo dato alla [...] alleati, i ghibellini italiani: il senatore romano Brancaleone de Andalò, Siena e i ghibellini fiorentini, nell'Italia prematuramente lasciò di sé un ricordo sbiadito: gli mancò il fulgore degli Svevi. Oltre al Regno tedesco perse anche il Regno di ...
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ENRICO di Castiglia (Henricus de Castella, Henricus de Hispania, Arrigo di Castiglia, Anrricus, Don Enrrique)
Norbert Kamp
Nacque all'inizio del marzo 1230, quarto figlio di Fernando (Ferdinando) III [...] E. - seguendo l'indirizzo politico già di Brancaleone d'Andalò fatto proprio poi dallo stesso Carlo - voleva restaurare Montefeltro il Consiglio dei Comune di Roma, allargato ai rappresentanti degli artigiani e dei mercanti, il 18 nov. 1267 decise l ...
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MAGGI (de Madiis, de Mazo), Emanuele (Manoellus)
Gian Maria Varanini
Primo, nella grande casata bresciana di tradizione guelfa, a svolgere una carriera politica di rilievo dentro e fuori le mura cittadine, [...] Roma 1791, p. 119; C. Milanesi, Del tumulto successo in Roma nell'aprile del 1256 e della prigionia di Brancaleone d'Andalò senatore, in Giorn. stor. degli archivi toscani, II (1858), p. 190; L.F. Fè d'Ostiani, Sermone inedito di Albertano giudice di ...
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Bolognese, fratello di Brancaleone, appartenne alla Confraternita della Beata e Gloriosa Vergine Maria (i cui membri si guadagnarono il nome di "frati gaudenti"). Fu podestà di Modena, Siena, Faenza, Reggio; [...] coi suoi intrighi, strumento della politica di Clemente IV, mentre i ghibellini venivano cacciati, fu sostituito anch'egli (dic. 1266) dalla magistratura ordinaria del podestà: è messo da Dante nella bolgia degli ipocriti (Inf., XXIII 103 sgg.). ...
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