PREFETTI
Antonio Berardozzi
(Prefetti di Vico; Petrus Bonifatii de Vico prefectus). – Figlio di Bonifacio, discendente di Tebaldo, fu il primo esponente del suo casato a essere riconosciuto specificatamente [...] aveva appoggiato il senatore di Roma Brancaleone degli Andalò e il cardinale Ottaviano Ubaldini contro . Duchesne - G. Mollat, I-III, Paris 1889-1952, II, n. 199; Les Registres d’Urbain IV (1261-1264), a cura di J. Guiraud - S. Clemencet, I-IV, Paris ...
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STEFANESCHI, Giacomo (Iacopo)
Marco Vendittelli
– Nacque presumibilmente a Roma negli anni Cinquanta-Sessanta del XIII secolo, da Giovanni Arlotti, uno dei principali sostenitori romani di Corradino [...] arrivando a paragonarlo al senatore Brancaleone degli Andalò. Non casualmente il cronista padovano s.; F. Lazzari, Velletri nel Medioevo, Tivoli 2015, pp. 94-96; D. Internullo, Ai margini dei giganti. La vita intellettuale dei romani nel Trecento, ...
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PASCIPOVERO da Bologna
Riccardo Parmeggiani
PASCIPOVERO da Bologna. – Non si conoscono le date di nascita e di morte del giurista, i cui dati biografici sono limitati agli anni 1242-1252. Nacque quasi [...] Vaticana, Vat. lat. 2689, cc. 6ra-215rb; La Seu d’Urgell, Biblioteca capitular, ms. 2076, cc. 1ra-54rb) e 1985, pp. 139-151; L. Moscati, Pascipovero assessore a Roma di Brancaleone degli Andalò?, in Apollinaris, 60 (1987), pp. 281-303 (ora anche in ...
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FRANGIPANE, Enrico
Matthias Thumser
Figlio di un Giacomo (forse da identificare con l'omonimo senatore romano del 1199), il F. viene nominato una prima volta nell'anno 1218 a proposito dei diritti che [...] sul Campidoglio quale suo rappresentante il bolognese BrancaleoneAndalò.
Fonti e Bibl.: Bibl. apost. 735, 738 I; III, ibid. 1894, nn. 119 I-II, 131, 318; D.A. Contatore, De historia Terracinensi libri quinque, Roma 1706, pp. 188 s.; Honorii III ...
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Bolognese, fratello di Brancaleone, appartenne alla Confraternita della Beata e Gloriosa Vergine Maria (i cui membri si guadagnarono il nome di "frati gaudenti"). Fu podestà di Modena, Siena, Faenza, Reggio; [...] nel 1265 fu con Catalano di Guido d'Ostia governatore di Bologna; fu paciere a Firenze (1266) tra i ghibellini e i guelfi, ansiosi di vendetta, dopo la morte di Manfredi. Ma, screditatosi coi suoi intrighi, strumento della politica di Clemente IV, ...
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