MARIANO d'Arborea
Mauro Sanna
Giudice d’Arborea, terzo di questo nome, visconte di Bas, nacque nella seconda metà del secolo XIII, figlio del giudice Giovanni, detto Chiano, e di una concubina di nome [...] agli Anziani del Comune affinché scrivessero a M. «quod gratia et amore Pisani communi debeat destruere villas et terras» di BrancaDoria (Scano, 1982). Non è noto l’esito di questa richiesta, né altre attività politiche o militari di M., che pure ...
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ingannare
Antonietta Bufano
Verbo di uso abbastanza largo, specie nella Commedia, nel Convivio e nel Fiore. L'accezione comune si piega, nei vari contesti, a sfumature diverse d'intensità e di significato: [...] l'anima ci cade / innanzi ch'Atropòs mossa le dea, If XXXIII 124-126), e gli addita accanto a sé l'ombra di ser BrancaDoria, egli risponde: Io credo... che tu m'inganni (v. 139). Situazione analoga nel girone dei lussuriosi, dov'è Virgilio stesso a ...
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CECCALDI, Marco Antonio
Maristella Cavanna Ciappina
Nobile corso, nacque nel 1521.
La sua famiglia (un cui componente, Gasparino, coetaneo e parente del C., fu sergente generale dei Veneziani al tempo [...] di Tenda: in essa Giacomo trovò la morte e il C., insieme con il nobile corso Giordano da Pino e lo stesso BrancaDoria, fu fatto prigioniero. Sampiero inviò al Thermes tutti i prigionieri, ma trattenne il C. presso di sé; incontratosi poi col Termes ...
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Alberigo, Frate
Vincenzo Presta
, È un de' tristi de la fredda crosta che prega i due poeti, scambiandoli per dannati, di togliergli dal viso i duri veli, le lacrime congelate, in modo da poter sfogare [...] (qui riprendo dattero per figo, XXXIII 120; Cotal vantaggio ha questa Tolomea, v. 124; son più anni / poscia passati ch'el [BrancaDoria] fu sì racchiuso, vv. 137-138); sia accentuando lo sdegno (e cortesia fu lui esser villano, v. 150) che A. gli ...
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Tolomea
Emilio Bigi
Nome (If XXXIII 124) della terza delle quattro sezioni in cui è distinto il nono cerchio dell'Inferno dantesco. Secondo la maggior parte dei commentatori antichi (a cominciare da [...] prima spiegazione sembra più probabile, specie se si tiene conto della natura delle colpe commesse dai dannati, frate Alberigo, BrancaDoria e il prossimano di costui, che D. nomina in questa zona. Va ricordato, tuttavia, che al tradimento di Tolomeo ...
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bere [bee, III singol. pres. indic.; bei, II singol. pres. cong.; bea, III singol. pres. cong.]
Freya Anceschi
Nel significato proprio, il verbo è transitivo solo in Fiore LXXXIX 2 preziosi vini vanno [...] .
Ancora uso assoluto generico, per indicare uno degli atti caratteristici di chi è in vita, si ha in If XXXIII 141 BrancaDoria non morì unquanche, / e mangia e bee e dorme e veste panni, è, cioè, ancora vivo.
La forma passiva, nel significato ...
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mangiare
Antonio Lanci
Delle tre forme del verbo - m., ‛ manducare ', ‛ manicare ' - la prima (di origine francese) ha in D. un " significato (stilistico, s'intende) blando e pratico " (Contini), mentre [...] 62 se tu mangi di noi (si noti il costrutto con il ‛ di ', per cui v. anche GUSTARE). Con costrutto assoluto: If XXXIII 141 BrancaDoria... / e mangia e bee e dorme e veste panni (cfr. Fiore C 7 tanto non stea con meco o mangi o bea / che...); Pg ...
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panno
Antonietta Bufano
Soltanto in due luoghi del Paradiso il sostantivo è usato al singolare, nel suo senso proprio di " stoffa ": quella, genericamente intesa, di cui il buon sartore si serve per [...] si faccia fare credenzia a le suoe membra, che sono lo vestimento dell'anima ". Nella Tolomea, a conferma della sua asserzione che BrancaDoria non morì unquanche, D. aggiunte: e mangia e bee e dorme e veste panni (XXXIII 141), cioè è ben vivo (è un ...
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dormire
Calogero Colicchi
Nell'accezione di " trovarsi in uno stato di sonno " il verbo si trova adoperato in If XXXII 123 Tebaldello, / ch'aprì Faenza quando si dormia; Pg IX 38 la madre... / trafuggò [...] 141 e mangia e bee e dorme e veste panni (dove tutta l'espressione, di origine popolare, vuol significare che BrancaDoria è ancora vivo e sano, perché queste " sono operazioni di persona viva e non colpita da malattia ", Scartazzini-Vandelli); Pd ...
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unquanche (unquanco)
Riccardo Ambrosini
In fine di verso, in If XXXIII 140 BrancaDoria non morì unquanche, e Pg IV 76 unquanco / non vid'io chiaro sì com'io discerno, Pd I 48 aguglia sì non li s'affisse [...] ", si terrà presente la recisa e stupita negazione di D., forse sottolineata dalla posizione in rima di u., quasi a dire: " BrancaDoria non è morto mai! "; e la si distinguerà dalla più pacata spiegazione dei vv. 155-157 un tal... / in anima in ...
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ramo
s. m. [lat. ramus]. – 1. In botanica, ognuna delle parti (assi) in cui si divide il fusto o la radice di una cormofita; negli alberi si distinguono i r. primarî o maestri, detti anche branche, che formano l’impalcatura, e i r. di secondo...
unquanco
(meno com. unquanche) avv. [comp. di unqua e anco o anche], ant. o poet. – Mai fino a ora, giammai; per lo più unito alla negazione, non u., non ancora o non mai: Branca Doria non morì unquanche, E mangia e bee e dorme e veste panni...