Il pittore cosi chiamato per convenzione dei critici è una personalità artistica ricostruita raggruppando una serie di quadri evidentemente di una stessa mano e di cui parecchi erano attribuiti al Boccaccino. [...] di lui sono restate. Degli artisti lombardi, risentì l'influenza, nelle forme e nel colore - oltre che del Boccaccino - del Bramantino e di Leonardo (specialmente nella Lavanda dei piedi di Venezia, datata 1500, v. tav. XLII), e di Andrea Solario (in ...
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BOCCACCI, Boccaccino, detto il Boccaccino
Alfredo Puerari
Figlio di Antonio, nacque a Ferrara prima del 22 ag. 1466, giorno in cui morì sua madre Diamante Oldoini (Bonetti, 1923, p. 64).
Antonio, cremonese, [...] con qualche incidenza fiamminga, a un più sostenuto idealismo formale, già sollecitata dalla conoscenza del Bramante e del Bramantino, è agevolata infine dall'esempio del Costa. Dalla Santa martire di Cremona (proprietà Carotti) anteriore all'andata ...
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SCACCO, Cristoforo
Giacomo Alberto Calogero
– Non si possiedono molte notizie biografiche su questo pittore, di cui si ignora sia la data di nascita sia quella di morte. È comunque nota la sua origine [...] figura, davvero affine alle ammalianti creature di Fernández, si trovi ancora nella Fototeca Zeri sotto il nome dello Pseudo Bramantino (inv. n. 22236).
L’ultima testimonianza relativa a Scacco si rintraccia in una carta d’archivio del 14 luglio ...
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PREVEDARI, Bernardo
Mattia Biffis
PREVEDARI, Bernardo (Bernardinus de Prevedariis). – Non si conosce la data di nascita di questo orafo e incisore, figlio di un certo Giovanni, attivo a Milano nell’ultimo [...] del Convegno di studi… 2002, a cura di L. Dal Prà - P. Peri, Trento 2006, pp. 159-171; G. Romano, Un seminario su Bramantino, in Concorso. Arti e lettere, I (2007), pp. 39-69; L. Aldovini, The Prevedari Print, in Print Quarterly, XXVI (2009), pp. 38 ...
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SCOTTI (Scotto), Gottardo
Edoardo Villata
SCOTTI (Scotto), Gottardo. – Nacque verosimilmente a Piacenza o a Milano intorno al 1430, da Balzarino «de Placentia» (pittore, attivo per il duomo di Milano [...] (1475-1546) e il suo tempo. Atti del Convegno... 2006, Momo 2009, pp. 25-45; Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Da Bramantino a Bernardino Luini (catal.), a cura di G. Agosti - J. Stoppa - M. Tanzi, Milano 2010 (in partic. G. Agosti - J. Stoppa ...
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DOLCEBONO, Giovanni Giacomo
Marco Rossi
Nacque probabilmente a Milano (Annali d. Fabbrica..., III, 1880, p. 62) poco prima del 1450 da Ambrogio e compì il suo apprendistato di lapicida presso Giovanni [...] ) per induzione dalla già citata vicinanza dell'abitazione dell'architetto, coesiste con le più recenti proposte a favore di Bramantino, Zenale e Antonio da Lonate (cfr. Sannazzaro, 1988, p. 127).
Dopo la citata consulenza al duomo di Pavia, offerta ...
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TRIVULZIANA, BIBLIOTECA
Tammaro De Marinis
. Benché il primo nucleo sia più antico, pure i veri fondatori di questa biblioteca milanese debbono considerarsi i fratelli marchese Alessandro e abate don [...] cimelî bibliografici ed un gran numero di oggetti d'arte (fra i quali indicheremo la serie degli arazzi del Bramantino e la pala del Mantegna) costituiscono la parte più preziosa della biblioteca e dei musei del Castello Sforzesco.
Caratteristica ...
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GARALDI, Michele e Bernardino
Lucinda Spera
Tipografi attivi a Pavia tra la fine del XV e i primi decenni del XVI secolo: di essi si ignorano luogo e data di nascita. I fratelli G. monopolizzarono l'attività [...] gusto bramantesco (in precedenza appartenuta ai Nebbi, anch'essi stampatori a Pavia) attribuita a Bartolomeo Suardi detto il Bramantino: essa raffigura un guerriero (Mercurio per P. Kristeller: Zappella, p. 247) che impugna con la sinistra una spada ...
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CARDISCO, Marco, detto Marco Calabrese
Oreste Ferrari
Nacque in Calabria verso il 1486 e fu attivo come pittore a Napoli - secondo quanto riferisce il Vasari nelle Vite - dal 1508 al 1542, anno in cui [...] ebbe a Napoli il monumentalismo cubico, visionario e drammatico dell'anonimo seguace lombardo del Bramantino noto appunto con il nome di convenzione di "pseudo-Bramantino" che proprio agli inizi del sec. XVI aveva affrescato la cappella Carafa in S ...
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. La grandiosa figura del massimo architetto della Rinascenza, di colui che fu giustamente chiamato il rinnovatore dell'architettura italiana e "il più grande inventore di nuove idee architettoniche che [...] ), il Cristo legato dell'abbazia di Chiaravalle e l'Argo nella sala del Tesoro del castello Sforzesco - ora anche assegnati al Bramantino -, il fregio delle case Fontana-Silvestri e lavori minori. E in tutte una precisione di linea e una larghezza di ...
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