GUARNA, Andrea
Stefano Simoncini
Nacque probabilmente a Cremona in una data imprecisata nella seconda metà del Quattrocento. In base agli scarni dati di cui disponiamo non è possibile avanzare un'ipotesi [...] . 29-33; G. Bossi, Del Cenacolo di Lionardo da Vinci, I, Milano 1810, pp. 246-249, n. 3; F. Patetta, La figura del Bramante e alcuni riflessi di vita romana dei suoi tempi nel "Simia" d'A. G., in Atti della R. Accademia d'Italia. Memorie della classe ...
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Storico, filologo, storico dell'arte italiano (Reggio nell'Emilia 1867 - ivi 1928). Compì vasti studî negli archivî di Modena, di Bologna, di Milano, cercando di ricostruire le biografie degli artisti [...] volumi su La corte di Ludovico il Moro (La vita privata e l'arte a Milano nella seconda metà del Quattrocento, 1913, 2a ed. 1929; Bramante e Leonardo da Vinci, 1915; Gli artisti lombardi, 1917; Le arti industriali, la letteratura, la musica, 1922). ...
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DANESE, Vincenzo
Enzo Bentivoglio
Figlio di Domenico, nipote di Danese di Cecco da Viterbo, viene comunemente ricordato nei documenti come Vincenzo Danese. Da una serie di documenti è ricostruibile [...] cantiere di S. Pietro poteva produrre su ogni "esecutore", si potrebbe ritenere che l'incontro del D. con l'équipe di Bramante possa essere avvenuto a Viterbo, durante le trasformazioni bramantesche alla Rocca (dal 1506) per conto di Giulio II.
Il 21 ...
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Architetto e storico italiano dell'architettura (Roma 1928 - ivi 2009). Prof. ordinario dal 1970 al 2003 (poi emerito) presso la facoltà di architettura dell'univ. La Sapienza di Roma. Accademico di S. [...] Grazie a Milano (in collab. con altri, 1983); Il Tempio della Consolazione a Todi (1991); S. Pietro che non c'è: da Bramante a Sangallo il Giovane (in collab. con C.L. Frommel, F.G. Wolff Metternich, Ch. Thoenes, 1996); Oltre il Rinascimento (2000 ...
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Scultore, architetto, orefice e medaglista italiano (Roma 1470 circa - Loreto 1512), figlio dello scultore Isaia da Pisa. Allievo a Roma di A. Bregno, lavorò a Ferrara (busto di Beatrice d'Este, 1490, [...] Visconti, 1494-97, Certosa) e, tra il 1498 e il 1505, al servizio di Isabella d'Este, a Mantova, per la quale eseguì, tra l'altro, alcune medaglie. Dopo un breve soggiorno a Roma, dal 1509 progettò con Bramante lavori per la basilica di Loreto. ...
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Orafo e medaglista (Mondonico, Brianza, 1452 circa - Roma 1527 circa). Dal 1480 ai servizî del duca di Milano, risiedette dal 1505 a Roma, ove lavorò per la corte papale. Non si ha nessuna sua opera certa; [...] stampi in bronzo, o placchette, rappresentanti il Ratto di Ganimede e la Pugna dei Centauri con i Lapiti (Washington, National Gallery of Art, Kress Collection) e la medaglia di Giulio II che reca, sul verso, il progetto di Bramante per S. Pietro. ...
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Pittore e architetto lombardo (n. 1455 circa - m. prima del 1536). Nel 1508 è a Roma, e nel 1525 è nominato da Francesco II Sforza architetto e pittore di corte. Nelle prime opere del B., la Natività nell'Ambrosiana [...] la mediazione di elementi luministici lombardi (Butinone). L'Ecce Homo nella collezione Thyssen di Lugano risente già fortemente del Bramante; ancor più un S. Martino della Pinacoteca di Brera, databile dopo il 1503. Il soggiorno romano (cui, forse ...
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Michelangelo e la pittura un itinerario biografico
Barbara Agosti
Quando compì i suoi primi esperimenti nell’ambito della pittura, al giovane Michelangelo Buonarroti (1475-1564) era già ben chiara la [...] . La conclusione è un bilancio feroce e persecutorio: «Tutte le discordie che naqquono tra papa Iulio e me fu la invidia di Bramante et di Raffaello da Urbino; et questa fu causa che non e’ seguitò la sua sepultura in vita sua, per rovinarmi. Et ...
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Architetto e scultore (Firenze 1486 - Venezia 1570), allievo di Andrea Contucci, detto il S., dal quale ereditò anche il toponimico. Seguito il maestro a Roma (1505 circa), partecipò ai lavori iniziali [...] aveva già collaborato a Firenze), presso la cui abitazione in Borgo pare fosse alloggiato, familiarizzando anche con l'architettura di Bramante e Raffaello. Nel S. Iacopo Apostolo (Firenze, Duomo) o nel S. Giacomo di Compostella (Roma, S. Maria di ...
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ANTONIO da Lonate
Renata Cipriani
Mancano notizie biografiche di questo architetto che, consulente presso l'Opera del duomo di Milano negli anni 1519 e 1535-38, ebbe da Francesco II Sforza l'incarico [...] . Aschieri, Il modello ligneo del duomo di Vigevano, in Palladio, III (1939), pp. 123-28; C. Baroni, L'Architettura lombarda da Bramante al Richini, Milano 1941, pp. 51, 116, 119; P. Mezzanotte-G. Bascapè, Milano nell'arte e nella storia, Milano 1948 ...
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bramantesco
bramantésco agg. e s. m. (pl. m. -chi). – Dell’architetto Donato Bramante (1444-1514): l’arte b.; cordonata b. (o semplicem. bramantesca, s. f.), v. cordonata. Anche (come agg. e s. m.), seguace dell’arte del Bramante.
masserizia
masserìzia (ant. o region. massarìzia) s. f. [dal lat. mediev. massaricia, s. neutro pl., «le cose pertinenti al massarius, cioè al massaio»]. – 1. a. Nell’uso com. (per lo più al plur.), le suppellettili di una casa modesta, i...