SOLTI, Sir Georg
Lorenzo Tozzi
Direttore d'orchestra britannico di origine ungherese, nato a Budapest il 21 ottobre 1912. All'Accademia Franz Liszt di Budapest studiò pianoforte con E. von Dohnányi [...] , in gran parte inciso per la Decca, che comprende per altro l'integrale delle Sinfonie di L. v. Beethoven, J. Brahms, G. Mahler. Congeniali gli sono soprattutto le opere teatrali di R. Wagner e R. Strauss, frequentate infatti con assiduità in ...
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Tipo di composizione musicale oppure intrattenimento pubblico o privato dedicato all’ascolto di musica.
Cenni storici
Lo sviluppo storico del c. come composizione musicale appare strettamente legato a [...] sinfonismo senza rinunciare a un virtuosismo eroico, ha trovato seguito in P.I. Čajkovskij e in altri compositori; J. Brahms rinunciò al contrasto drammatico in nome di un lirismo ricco di venature crepuscolari e di una riflessiva malinconia.
In ...
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REGER, Max
Guido Maria Gatti
Compositore, nato a Brand (Baviera) il 19 marzo 1873, morto a Lipsia l'11 maggio 1916. Ebbe la prima educazione musicale dal padre e dall'organista Lindner a Weiden. Nel [...] , di cui si riscontra l'influenza dalla prima all'ultima sua composizione, ma lo sentiva attraverso Beethoven e Brahms cioè con una sensibilità schiettamente ottocentesca e drammatica. Talvolta reagì con tale violenza contro la tendenza a dissolvere ...
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GUI, Vittorio
Nadia Carnevale
Nacque a Roma il 14 sett. 1885 da una famiglia originaria della Savoia. Dopo aver ricevuto i primi insegnamenti musicali dalla madre, una pianista che era stata allieva [...] italiane, dedicandone molti ad alcuni dei più noti compositori d'Oltralpe (da Händel e Gluck a Haydn, Mozart e Beethoven, da Brahms e Wagner a Musorgskij, Debussy e C. Franck).
Negli anni giovanili entrò nella schiera dei musicisti che, in vario modo ...
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Sinatra, Frank (propr. Francis Albert)
Gianni Borgna
Cantante e attore cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Hoboken (New Jersey) il 12 dicembre 1915 e morto a Los Angeles il 14 maggio [...] e coloratissimo, dai numeri coreografici assai efficaci, in cui S. canta I fall in love too easily e la Ninna nanna di J. Brahms, per arrivare a On the town (1949; Un giorno a New York) di Stanley Donen e Gene Kelly, vero e proprio classico del ...
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DENZA, Paolo
Guido Ricci
Nacque a Napoli il 28 febbr. 1893 da Paolo e da Amalia Cammarota. Iniziati gli studi musicali in giovanissima età, si diplomò in pianoforte nel 1914 presso il conservatorio [...] alcuni fra i più celebri autori del tardo romanticismo. Esemplari furono giudicate le sue interpretazioni di F. Liszt e di J. Brahms, mentre un largo consenso di pubblico e di critica riscossero le esecuzioni delle più famose pagine pianistiche di S ...
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VARIAZIONE
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella dottrina della composizione, questo termine designa la modificazione melica, o ritmica, o armonistica o contrappuntistica, o timbrica, o addirittura complessiva, [...] si veda, p. es., quel che diventi il procedimento ornamentale nella Berceuse di Chopin. Ma lo Schumann e il Brahms praticano anche e spesso i procedimenti tipicamente elaborativi, sviscerando il pensiero originario in tutti i suoi elementi struttivi ...
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VIOLONCELLO
Francesco VATIELLI
Mario CORTI
. Strumento musicale a corde, suonato con l'arco. Apparve dopo diversi anni del violino, alla cui famiglia appartiene, assumendone in proporzione tutte le [...] quelli già menzionati di Leo e Boccherini, quelli di Haydn, G. Romberg (9), N. J. Platel, F.-A. Servais (2), Brahms (doppio concerto per violino e violoncello), Schumann, A. C. Piatti, E. Lalo, Goltermann (8), Rubinstein (2), Saint-Saëns (2), Dvořák ...
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BONAVIA, Ferruccio
Franco C. Ricci
Nacque a Trieste il 20 febbr. 1877 da Edoardo Zernitz e Amalia Bonavia. Assunse il cognome della madre, originaria dell'Istria, probabilmente per ragioni patriottiche. [...] Verdi (Oxford 1930 e London 1947; la prima biografia in inglese basata sui Copialettere verdiani), di E. Elgar (London s.d.), di Brahms (ibid. s.d.), di Mozart (ibid. 1938) e di Rossini (ibid. 1941); una raccolta di saggi sotto forma di immaginarie ...
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CESI, Beniamino
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 6 nov. 1845 da Napoleone e da Vincenza Simonetti. Avviato dal padre allo studio della musica ancora fanciullo, rivelò prestissimo, una singolare predisposizione [...] è la Sonata op. 106 - eseguì per tutto l'arco della sua carriera le composizioni di Chopin, Mendelssohn, Liszt, Brahms e soprattutto di Schumann, di cui diffuse la produzione più significativa con memorabili interpretazioni.
Nel 1885 il C. si recò a ...
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impromptu
‹ẽprõptü′› s. m., fr. [dalla locuz. lat. in promptu; v. impronto1]. – Improvvisazione letteraria, o, più spesso, musicale. In partic., nella storia della musica, il termine (tradotto in ital. con improvviso) ha indicato nel sec....
ouverture
‹uvertü′ür› s. f., fr. [lat. *opertura per il lat. class. apertura «apertura», der. di operire («chiudere, coprire»), che nel lat. pop. ha sostituito aperire «aprire» assumendone il sign. (cfr. il fr. ouvrir)]. – Composizione musicale...