Scienza indiana: periodo vedico. Discipline ausiliarie dei Veda
Christopher Minkowski
Takao Hayashi
David Pingree
Discipline ausiliarie dei Veda
Testi per i rituali solenni (Śrautasūtra)
di Christopher [...] è chiaro da certe differenze basilari nelle operazioni necessarie. Per esempio, nei riti śrauta (e gṛhya) la cordicella sacra del brahmano è indossata sopra la spalla sinistra e sotto la destra (yajñopavīta), mentre nei riti rivolti agli antenati la ...
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Iniziazione
Stefano Allovio
Nell'ambito dell'antropologia culturale e dell'etnologia, si parla di iniziazione quando, in occasione di specifici eventi rituali, il singolo individuo muta il suo status [...] il ragazzo in embrione conservandolo nel suo ventre per tre giorni. Al terzo giorno il ragazzo rinasceva nella condizione di brahmano e ci si riferiva a lui con l'appellativo dvi-ja ("due volte nato"). Questo caso può essere emblematico di ...
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Tabu
Carmela Pignato
Origini e significati del concetto
Approdato a Tongatapu (isole Tonga) nel corso del suo primo viaggio nel Pacifico (1768), il capitano James Cook si era imbattuto nell'insolito [...] esercita in misura differente su persone che occupano posizioni diverse all'interno del sistema: quel che è impuro per un brahmano (particolarmente puro e, pertanto, esposto più di ogni altro alla contaminazione) non lo è - o non lo è nell'identico ...
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Prestigio
Wlodzimierz Wesolowski e Henryk Domanski
di Włodzimierz Wesołowski e Henryk Domanski
Prestigio
Introduzione
Il prestigio può essere concepito sia come un senso individuale, soggettivo di [...] a essere ammantate automaticamente di un prestigio connotato 'moralmente'. Il signore feudale era per definizione 'buono', e il brahmano quasi un santo. Al giorno d'oggi nemmeno un sacerdote godrà di stima personale se a giudizio della comunità in ...
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Natura e cultura
Francesco Remotti
Natura/cultura: da domini 'naturali' a costrutti 'culturali'
Come molte coppie di concetti oppositivi, anche la distinzione natura/cultura può dare a tutta prima l'impressione [...] - si diceva - per tre notti nel suo ventre (come se si trattasse di una gestazione) per poi farlo rinascere nella condizione di brahmano: per questo il giovane veniva poi chiamato dvi-ja (o dvijati), 'due volte nato' (v. Eliade, 1958; tr. it., pp. 81 ...
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brahmano
‹bramà-› (o bramano; non com. bracmano) s. m. [dal lat. Brachmani o Bragmani -orum, gr. Βραχμᾶνες, che è dal sanscr. brah-màn]. – In origine, uno dei quattro sacerdoti che in India celebravano il sacrificio vedico; poi il primo e...
brahma
‹bràma› agg. e s. m. o f. [dal nome del fiume indiano Brahma(putra)], invar. – Denominazione d’una razza di polli di grossa mole, abbondantemente calzata, con cresta rossa.