Fase di sviluppo della storia religiosa dell’India, iniziata nel 2° millennio a.C. e durata fino alla metà del 1° d.C., in cui l’elemento culturale predominante è dato dalla religiosità e dalla speculazione, [...] (karman) buone o cattive compiute nelle esistenze precedenti, e per effetto del processo speculativo compiutosi sulla sacra formula sacrificale ( brahman) – che viene a essere identificata con l’Uno-Tutto, l’Anima dell’universo che tutto può e a cui ...
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Upàniṣad Denominazione sanscrita generica («dottrina arcana o segreta») di una serie di testi filosofico-religiosi dell’India, i quali appartengono all’ultima fase del periodo vedico e rappresentano una [...] materiale perde valore e significato perché l’eterno rinascere incombe anche sull’uomo religioso e pio, ma la speculazione sul brahman («formula sacrificale») porta a ravvisare in questo una potenza e un’entità arcana che è la sola esistente, l’«Uno ...
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mokṣa In sanscrito, liberazione, emancipazione, salvezza. In India il concetto religioso del m. (come del suo sinonimo mukti), appena anticipato dalla letteratura vedica antica, si cristallizza nelle [...] dalla propria individualità psicofisica mediante il riconoscimento dell’identità tra il principio dell’io e l’ātmàn universale (brahman); il m. così concepito comporta anche la liberazione dall’ignoranza, dal male e dalla morte.
Il buddhismo spinge ...
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Madhva Filosofo e teologo indiano (n. Pājakakṣetra, Karṇāṭaka, 1238 ca
m. 1317). È autore di 37 opere, fra cui un commento alla Bhagavadgītā, commenti al Brahmasūtra e a varie Upaniṣad, un commento [...] ritualistica. All’interno del Vedānta, M. prende le distanze dalle posizioni non dualiste di Śaṅkara e afferma che invece l’assoluto brahman va concepito come un Dio personale (chiamato da M. Viṣṇu) e non come un’entità astratta. Anzi, nei termini di ...
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Ramanuja, Sri
Rāmānuja, Śrī
Filosofo e teologo indiano (secondo la tradizione n. Perumbudur, Tamil Nadu, 1017- m. 1137; secondo alcuni studiosi n. 1077 - m. 1157; secondo altri, n.1056 - m. 1137). È [...] del mondo inteso come il suo corpo poiché come il corpo dipende per vivere dall’anima, così il mondo dipende dal brahman. Il brahman è inoltre dotato di qualità (saguṇa, ➔ guṇa) ed equivale a un Dio personale, al contrario di quanto affermato dall ...
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VEDĀNTA (o Uttara-mīmāṃsā)
Ambrogio Ballini
Sistema filosofico indiano che si può considerare il più celebre fra i sei sistemi ortodossi (v. india: Letteratura), come quello che poté trionfare su ogni [...] raccolta di 555 aforismi brevissimi (sūtra), i quali, avendo per fine di segnare la realizzazione dell'unione col Brahman, l'Essere puro e assoluto, combattono tutte le altre dottrine filosofiche, razionaliste o realiste e acosmistiche, e insegnano ...
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OM
Luigi Suali
. La più diffusa e la più venerata tra le formule mistiche in uso nell'India. Di origine incerta, fu dapprima adoperata con valore asseverativo, ma ben presto assunse un significato simbolico, [...] nel quale si raccolse l'essenza dell'idea religiosa comunque professata: si identificò quindi con il Bráhman, con Īśvara, con il linga, con Visnu, con Śiva, e fu adottata da tutte le confessioni religiose, non escluso il buddhismo. Dalla fede ...
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advaita
Termine sanscr. che significa letteralmente «non-dualità» ed è utilizzato da diverse scuole filosofiche – soprattutto da quelle del buddismo Mādhyamika e dell’Advaita Vedānta – per indicare la [...] muta a seconda della scuola. Per l’Advaita Vedānta si tratta dell’identità assoluta fra ātman (anima individuale) e brahman (anima universale), a sostegno della quale Śaṅkara (➔) e gli altri esponenti della scuola citano passi delle Upaniṣad. Il ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] mette in moto la creazione del mondo. La soluzione proposta da Sureśvara, per esempio, è che la nescienza appartenga proprio al Brahman, ma che essendo ultimamente irreale non lo macchi. Il rapporto tra l'uno e il molteplice, l'ultimamente reale e il ...
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MANU
Vittorio Rocca
. Personaggio mitico, spesso citato e celebrato con il massimo onore, fra l'altro come sommo legislatore, in opere d'ogni genere e d'ogni tempo della letteratura indiana. M. (da [...] della divinità o l'immedesimano perfino con l'Assoluto (Brahman), dal quale tutto deriva e al quale tutto ritorna è distinto con l'epiteto di Svāyambhava, perché proviene direttamente dal Brahman che esiste di per sé (Svayambhū) e da null'altro che ...
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brahmanico
brahmànico ‹bramà-› (o bramànico) agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai brahmani o al brahmanesimo: casta, religione b.; sacrificio brahmanico.
flamine
flàmine s. m. [dal lat. flamen -mĭnis, affine al sanscr. brahmán «sacerdote»]. – Sacerdote dell’antica Roma addetto a una particolare divinità, dalla quale prendeva il nome; i tre flamini più importanti erano addetti al culto di Giove,...