Figlia (Lovanio 1254 - Muret, Nantes, 1321) del duca di Brabante Enrico III. Sposa (1274) del re di Francia Filippo III, fu sospettata di avere avvelenato un figlio di primo letto di suo marito; rimase [...] vedova nel 1285, e visse ritirata dalla vita pubblica ...
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Monaco (m. 1117), originario del Brabante; canonico a Bamberga, entrò poi come monaco nel monastero di Siegburg, donde (1085) fu trasferito a Iburg (vicino a Osnabrück) come abate. Scrisse (1090-1100) [...] la Vita Bennonis, cioè del vescovo Bennone II di Osnabrück fondatore del monastero ...
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Poeta e critico fiammingo (Wambeke, Brabante, 1857 - Berlino 1931). La raccolta Gedichten ("Poesie", 1880) gli valse il grande premio nazionale; da allora fino alla fondazione della rivista Van nu en Straks, [...] esponente di una nuova generazione (1893), rimase alla testa del movimento letterario fiammingo. Delle opere ricordiamo ancora: le liriche Lentesotternijen ("Follie di primavera", 1881) e la storia della ...
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Chimico e tecnologo (Rebecq-Rognon, Brabante, 1838 - Bruxelles 1922); il suo nome è legato alla realizzazione del processo per la produzione del sodio bicarbonato (soda S.) noto appunto come processo Solvay. [...] Fu membro del senato belga e ministro; si occupò anche di problemi di organizzazione sociale e di comunicazione scientifica (dando vita nel 1911 ai Convegni internazionali di S.). n Nel 1863, S. fondò ...
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Diplomatico belga (Dion-le-Val, Brabante, 1819 - Bruxelles 1905). Combatté come ufficiale volontario in Spagna nella prima guerra carlista, a favore del governo costituzionale; ritornato in patria, fu [...] addetto (1842) al ministero degli Esteri, di cui divenne poi segretario generale. Ebbe parte notevole in numerose conferenze internazionali, quali quelle di Bruxelles (1874) sugli usi di guerra, e di Berlino ...
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Vergine, patrona di Bruxelles (Merchtem, Brabante, 650 - ivi 712). Figlia di s. Amalberga e sorella di s. Reinildis e di s. Emeberto, educata nel chiostro di Nivelles, sotto s. Gertrude, sua madrina. Sepolta [...] in Hamme, le sue reliquie furono in seguito trasferite a Saint-Sauveur (Moorsel), infine a Bruxelles (dal 1047) nella collegiata che s'intitola a lei e a s. Michele. È rappresentata con una lanterna in ...
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Banchiere (m. 1333) a Halen, nel Brabante; di origine italiana, associato ad altri membri della sua famiglia, acquistò grande influenza nel Brabante, dove nel 1325 ottenne la nomina di ricevitore generale. [...] Caduto in disgrazia del duca, morì in prigione ...
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Fisico teorico (L'Aia 1909 - Heeze, Brabante Settentrionale, 2000), dal 1939 professore a Leida, dal 1942 ricercatore, direttore e quindi responsabile dei laboratorî di ricerca della Philips. Ha svolto [...] importanti lavori nel campo della teoria dei gruppi (operatori di C.), sulla struttura iperfina degli spettri atomici e nel campo della fisica delle basse temperature ...
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Poeta e scrittore belga (n. Ohain, Brabante, 1898 - m. 1984). Le sue liriche si muovono tra due opposti poli: da un lato il verso libero portato alle soluzioni più moderne e rivoluzionarie sulla scia di [...] Apollinaire, dall'altro un classicismo che s'ispira ai modelli dell'alta lirica francese. Tra le sue raccolte di poesie: Jazz-Band (1922); La proie pour l'ombre (1935); Couleur d'absence (1936); Le voleur ...
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Scrittore belga di lingua nederlandese (Londerzeel, Brabante, 1898 - Anversa 1989). Studiò teologia e filosofia, ma si dedicò poi al giornalismo. Dopo l'esordio in poesia e alcune opere teatrali, si affermò [...] con i romanzi d'impronta naturalistica Adelaïde (1929; trad. it. Il peccato di Adelaide, 1950), Eric (1931) e Carla (1933), poi raccolti nella trilogia De familie Roothooft ("La famiglia Roothooft", 1939), ...
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brabantino
agg. e s. m. (f. -a). – Del Brabante, abitante o originario del Brabante, regione attualmente divisa in due provincie, l’una nel Belgio l’altra in Olanda. Con sign. particolari: 1. Piccolo b. (o brabançon), cane da compagnia, varietà...
sovrana
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sovrano, come traduz. dell’ingl. sovereign nel sign. 1, del fr. souveraine nel sign. 2]. – 1. a. Moneta d’oro inglese emessa nel 1489 da Enrico VII, del peso di 15,55 g e del valore di 20 scellini,...