De Nobili, Roberto
Gesuita (Montepulciano 1577-Meliapur 1656). Giunse in India nel 1605; tentò di cambiare i costumi indiani agendo dall’interno della società: si rivolse dapprima alle alte caste, in [...] particolare ai brahmani, vivendo come uno di loro e imparando la lingua; poi a tutte le caste, come missionario asceta e penitente. I suoi metodi provocarono una lunga controversia (fu più volte imprigionato). ...
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Induismo
OOscar Botto
di Oscar Botto
Induismo
sommario: 1. Formazione del concetto di induismo. Caratteri generali. Moderne interpretazioni. 2. Induismo antico e induismo classico. Le costanti di una [...] sacrifici più complessi di carattere pubblico (a uno o più fuochi) partecipano diverse classi di sacerdoti, e tra questi il brahman viene ad assumere gradatamente una posizione di primo piano, circondato com'è da un alone di magia che lo innalza agli ...
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brahmanesimo
L’insieme di valori culturali, credenze religiose e istituzioni sociali e politiche che ha caratterizzato la fase di consolidamento della civiltà in India, fino all’epoca della diffusione [...] profili professionali e rituali (le caste). La mediazione fra l’uomo e il sacro, in precedenza operata dai brahmani mediante il sacrificio commissionato dal sovrano a beneficio proprio e del collettivo dei sudditi, si estese alle diverse realtà ...
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Jainismo
Colette Caillat
Introduzione: l'India settentrionale nel corso del I millennio a.C
Verso la metà del I millennio a.C. l'India settentrionale è teatro di importanti cambiamenti economici e politici. [...] la base comune di quasi tutte le scuole di pensiero che si esprimeranno d'ora in poi.
Escluse quelle istituite per iniziativa dei brahmani, le scuole più vivaci hanno come maestri, verso il V-IV secolo a.C., due pensatori quasi contemporanei, il Jina ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] mette in moto la creazione del mondo. La soluzione proposta da Sureśvara, per esempio, è che la nescienza appartenga proprio al Brahman, ma che essendo ultimamente irreale non lo macchi. Il rapporto tra l'uno e il molteplice, l'ultimamente reale e il ...
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Nome che si dà comunemente alle rocce compatte, specialmente a quelle usate come materiale da costruzione.
Accompagnato da determinazioni riferentisi ad alcune caratteristiche esteriori, all’uso, al luogo [...] ’aquaelicium). La sua solidità suscita altre associazioni di idee: si presta giuramento sopra una p. (in India: i novizi brahmani; a Roma: una p. detta Iuppiter Lapis sanzionava i trattati internazionali e i giuramenti ecc.); inamovibile, e centro di ...
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MONACHESIMO
Vito Fumagalli
Francesco Sferra
Monachesimo cristiano
di Vito Fumagalli
1. Lo spirito del monachesimo
Il fenomeno monastico appartiene, sotto forme diverse, all'intera storia della civiltà, [...] impartito da maestri consacrati, che convivevano con i loro studenti; attualmente, invece, gli insegnanti sono prevalentemente brahmani laici, che abitano fuori dal monastero e, di conseguenza, intrattengono rapporti meno stretti e continuati con i ...
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brahmanico
brahmànico ‹bramà-› (o bramànico) agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai brahmani o al brahmanesimo: casta, religione b.; sacrificio brahmanico.
sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...