PAOLINO da S. Bartolomeo (al secolo Johannes Philipp Wesdin)
Ambrogio BALLINI
Carmelitano scalzo, nato a Hof am Leihagebirge presso Mannensdorf (Austria settentrionale) nel 1748. Missionario nel Malabar [...] dal 1776 al 1789, apprese, per studio diretto e con l'aiuto di brahmani, il sanscrito, così da potere, tornato a Roma, pubblicare una grammatica sanscrita (Sidharubam seu Grammatica Sanscrdamica, Roma 1790; Vyacarana seu locupletissima Sanscrdamicae ...
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Scienza indiana. I professionisti della scienza e la loro formazione
David Pingree
I professionisti della scienza e la loro formazione
Il sistema castale
L'organizzazione indiana della società in caste, [...] che era stato iniziato tramite la cerimonia dell'upanayana (a un'età che varia a seconda delle fonti, ma più di frequente per i Brāhmaṇa a otto anni, e non oltre i sedici; per gli Kṣatriya a undici, e non oltre i ventidue; per i Vaiśya a dodici, e ...
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malabarici, riti
Concessioni a costumi e idee locali, che per facilitare l’opera missionaria furono adottati dal gesuita Roberto De Nobili in India, a Madurai (ossia non propriamente nel Malabar), nel [...] 17° secolo. De Nobili assimilandosi ai costumi locali riuscì a convertire un ristretto numero di brahmani, ma fu duramente contestato dai missionari portoghesi, anch’essi attivi in quell’area. I riti m. sono associati ai riti cinesi, con cui si ...
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Antropologia
Gruppo sociale chiuso, per lo più endogamo, al quale si appartiene per via ereditaria. La terra classica delle c. è l’India, dove vige un sistema gerarchico estremamente articolato. Esso prevede [...] il teorico raggruppamento delle innumerevoli c. in 4 grandi categorie: la più elevata è quella dei sacerdoti (brahmani), seguiti da guerrieri e nobili, da commercianti e contadini, e infine dai plebei, per lo più artigiani e servi. Vi sono poi ...
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Phule, Mahatma Jotiba Govindrao
Riformatore indiano (Satara 1827-Pune 1890). Di casta mali (giardinieri), fu iniziatore del movimento anti-brahmano in Maharashtra e fondatore del Satyasodhak samaj («società [...] batté per l’abolizione delle discriminazioni su base castale, che considerava effetto della dominazione «straniera» degli , di cui i brahmani erano epigoni. Tentò di formare un fronte unito di tutte le caste inferiori; negli ultimi anni si interessò ...
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Denominazione del ramo asiatico di una delle lingue indo-arie, veicolo di molte forme della cultura aria dell’India, dal periodo vedico fino ai nostri giorni. Si distinguono: un s. vedico, ovvero la lingua [...] grammatici, primo per importanza Pāṇini (5°-4° sec. a.C. ca.); un s. ieratico, ovvero la lingua della letteratura esegetica (Brāḥmana, Āraṇyaka, Upaniṣad), che rappresenta una forma intermedia fra le altre due; un s. epico, vale a dire la lingua di ...
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Ramanuja, Sri
Rāmānuja, Śrī
Filosofo e teologo indiano (secondo la tradizione n. Perumbudur, Tamil Nadu, 1017- m. 1137; secondo alcuni studiosi n. 1077 - m. 1157; secondo altri, n.1056 - m. 1137). È [...] del mondo inteso come il suo corpo poiché come il corpo dipende per vivere dall’anima, così il mondo dipende dal brahman. Il brahman è inoltre dotato di qualità (saguṇa, ➔ guṇa) ed equivale a un Dio personale, al contrario di quanto affermato dall ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] al brahmanesimo sorgono e si sviluppano i due grandi movimenti religiosi del buddhismo e del jainismo.
Dal 500 al 150 a. C. la civiltà brahmanica si estende a tutta l'India e a Ceylon.
Il primo grande stato indiano di cui si ha ricordo è l'impero dei ...
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Piccolo villaggio dell'India Britannica con appena 1200 ab., nella parte nord-occidentale dello stato indigeno di Hyderabad, poco lontano da Daulatabad (Dom. del Nizam, 20°21′ lat. N., 75°10′ long. E.). [...] Il luogo è rinomato per una serie di templi buddhisti, brahmani e jaina scavati nel tufo delle colline di Ajanta ed è tuttora considerato come sacro, per l'esistenza di uno dei dodici templi del lingam.
I templi di Ellora sono gli esempî più ...
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magar
Popolazione di origine sino-tibetana appartenente al gruppo linguistico tibeto-birmano, oggi presente soprattutto in Nepal, dove forma l’etnia più numerosa, oltre che in India settentrionale e [...] hanno abbracciato il lamaismo, mentre nel meridione e in India hanno subito l’influsso dell’induismo, si rivolgono a sacerdoti brahmani per rituali e cerimonie e hanno relazioni di scambio con le caste superiori. Si ipotizza che i m. siano migrati ...
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brahmanico
brahmànico ‹bramà-› (o bramànico) agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai brahmani o al brahmanesimo: casta, religione b.; sacrificio brahmanico.
sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...