Filosofo e mistico indiano, vissuto fra il 10º e l'11º sec. Di famiglia brahmana del Kashmir, fu il sistematore e uno dei più alti rappresentanti della scuola sivaita della Pratyabhijñā ("riconoscimento"), [...] fondata da Somānanda nel 9º sec., per la quale Śiva è identico all'io o coscienza e al molteplice, che non è altro che una sua emanazione; la liberazione consiste appunto nel "riconoscimento" di tale inscindibile ...
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Ārāṇyaka Grande raccolta della letteratura vedica («libri delle selve»), successiva ai quattro Veda. Come i Brāhmaṇa, dei quali possono essere considerati la parte esoterica (il nome si riferisce al fatto [...] che erano destinati alla letteratura anacoretica nelle selve), prendono le mosse dal sacrificio vedico, ma in luogo di esaurirsi nella pura esegesi, impostano le prime linee di un’interpretazione a carattere ...
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Roy, Ram Mohan
Riformatore socio-religioso indiano (Radhanagar, Hugli, 1772-Bristol 1833), considerato il padre dell’India moderna. Di benestante famiglia brahmana bengalese, si dedicò allo studio delle [...] lingue e delle letterature religiose. Impiegatosi nella East India company (1804-14), nel 1815 si dimise per dedicarsi alla riforma dell’induismo, allora messo sotto accusa da missionari cristiani e pensatori ...
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Scienza indiana: periodo vedico. I Veda
Christopher Minkowski
I Veda
Le raccolte di formule vediche (Saṃhitā) rappresentano l'anima della tradizione vedica, il nucleo della tradizione dell'induismo [...] discutono le formule e i relativi rituali. Un mantra può essere in versi o in prosa, mentre il materiale esegetico, detto brāhmaṇa, è sempre in prosa. Nella sua seconda accezione il termine saṃhitā si riferisce dunque a un genere di testo vedico che ...
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Padmasambhava
Maestro indiano di buddhismo esoterico (n. in Uddiyana, od. Swat, Pakistan, sec. 8º), celebrato dalle fonti come esorcista e taumaturgo. Nato in una famiglia brahmana, fu chiamato in Tibet [...] intorno al 747 dal re Kri sron lde btsan; operò la conversione al buddhismo del Paese, ove ricevette l’appellativo di guru Rin po che («La gemma») e fu venerato come un secondo Buddha ...
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Vedanta
Insieme di testi della letteratura filosofico-religiosa indiana, in cui il percorso di conoscenza inaugurato dai Veda trova un primo compimento sul piano liturgico (Brahmana, 10°-8° sec. a.C.), [...] , 8° sec. ca.) e speculativo (Upanisad, 6° sec. ca.). Cardine della filosofia del V. è il concetto di brahman come principio assoluto, realtà unica e trascendente, di cui la dimensione fenomenica è manifestazione priva di autonomia ontologica; nell ...
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brahmacārin Nell’induismo, coloro che trascorrono, presso un maestro (guru) della casta dei brahmani, l’alunnato, il primo dei quattro periodi (āśrama) nei quali si distribuisce la vita degli appartenenti [...] alle tre caste arie (brāhmaṇa, kṣatriyu e vaiśya) e che è rigorosamente interdetto alle caste non arie. Durante questo periodo, variabile a seconda della casta di appartenenza, il che comporta un maggiore o minore approfondimento dei testi sacri ...
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VEDA
Luigi Suali
. Il vocabolo significa "scienza", "dottrina"; più precisamente, "sapere sacro o religioso". In senso ristretto, indica, nella letteratura religiosa dell'India, le quattro raccolte [...] valse a designare una mistica forza, che domina e pervade l'universo ed è l'origine prima dell'essere.
Nelle Upaniòad, il brahman è messo in rapporto con le forze che si credevano operanti nel sacrificio; e poiché s'immaginò l'universo in figura di ...
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Ḅrhaspāti (o Brahmaiaspāti) Divinità indiana, celebrata già nel Ṛgveda e la cui figura ebbe ulteriori sviluppi religiosi e filosofici. In origine è la personificazione della preghiera, chiamato «padre [...] creatrice e con il compito della tutela dei buoni. Più tardi, a cominciare dai testi sacri dell’antica letteratura vedica ( Brāhmaṇa), perde sempre più il carattere personale, per diventare il brahman, cioè il principio eterno di tutte le cose. ...
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Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] (ātman) e ne mettono in risalto l’identificazione con il brahman. In altre parole, il principio onnipresente del mondo e l a due categorie, una assolutistica, in cui la realtà ultima è il brahman, come si è già osservato, l’altra teistica, con un dio ...
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brahmanico
brahmànico ‹bramà-› (o bramànico) agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai brahmani o al brahmanesimo: casta, religione b.; sacrificio brahmanico.
sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...