Botanica
Nelle piante Fanerogame, il corpo riproduttivo, derivato dall’ovulo fecondato e contenente l’abbozzo della futura pianta (embrione); i s. delle Angiosperme sono contenuti nel frutto, quelli delle [...] mediante stimoli elettrici (elettro-eiaculazione), metodo questo che, se ripetuto a lungo su uno stesso animale, può essere dannoso. Nei bovini l’eiaculato del maschio si aggira sui 4-5 cm3 per volta, con un contenuto in media di circa 1.000.000 ...
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Lavoro
Massimo Bellotto e Marco Aime e Antonio Farulla
Carmela R.N. Corrao
Il termine lavoro definisce tutte quelle attività umane, individuali o collettive, intenzionali e non istintive, che si esplicano, [...] e yak alle montagne d'alta quota; la renna alla tundra e il bufalo ai climi umidi dei tropici. Altri animali, come bovini, ovini e caprini, si adattano a un maggior numero di climi. Come la caccia-raccolta, la pastorizia comporta una densità di ...
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CHIODI, Valentino
Giuseppe Armocida
Nacque a Vicenza il 14 ott. 1898, da Giovanni e da Rosina Forestan. Allo scoppio della prima guerra mondiale era studente delle scuole superiori: nell'agosto 1917, [...] vitali acidi nelle sierose peritoneali. Tra i campi di studio che segui con maggiore attenzione si ricorda quello della placenta dei bovini e dei rapporti di questo organo con la mucosa uterina (Sulla fine struttura della placenta di 'Bos Taurus', in ...
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Unghia
Bruno Callieri
L'unghia (dal latino ungula, derivato di unguis, "unghia") è la formazione cornea dell'epidermide che nell'uomo ricopre la faccia dorsale dell'estremità delle dita; svolge essenzialmente [...] . Gli artigli, formazioni primitive, hanno dato origine nei Mammiferi agli zoccoli, tipici degli Ungulati che camminano sulle unghie (bovini, equini) e alle unghie vere e proprie, tegolate, tipiche dei Primati. L'unghia tegolata ha la superficie ...
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(TBC) Malattia infettiva, contagiosa e ubiquitaria, che deve il nome alla caratteristica formazione anatomopatologica (tubercolo elementare) prodotta, nei tessuti dell’organismo umano e animale, dall’agente [...] arrotondate, delle dimensioni di 0,5-4,0×0,3-0,6 mm; nelle colture presentano un maggiore polimorfismo. Il tipo bovino è, in genere, più corto e tozzo del tipo umano. Strettamente aerobio, il bacillo tubercolare si sviluppa lentamente su terreni di ...
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Segno che si imprime su un oggetto per distinguerlo e riconoscerlo, o anche per indicarne alcune qualità e caratteristiche.
Antropologia
Il m. come segno di proprietà, individuale o di gruppo, è noto [...] con un ferro rovente, foggiato secondo il disegno prescelto, sulle anche o sulle spalle di animali domestici (ovini, bovini, equini), specialmente quelli da pascolo brado, per indicarne la razza, la provenienza, l’appartenenza; oppure, in caso di ...
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Malattie emergenti
GGiancarlo Lancini e Luigi Chieco-Bianchi
Sommario: 1. Introduzione. 2. Malattie emergenti da microrganismi cellulari. a) Nuovi patogeni. b) Nuovi biotipi di microrganismi noti che [...] cinquecento persone nello Stato di Washington) la fonte dell'infezione è stata individuata nel consumo di cibi a base di carne bovina tritata; in altri casi l'infezione è risultata trasmessa attraverso il contatto di carne cruda con le mani o con ...
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Ermafroditismo
Giuseppe Novelli
Il termine ermafroditismo deriva dal nome di un personaggio della mitologia greca, Ermafrodito. Figlio di Hermes e Afrodite, fece innamorare di sé la ninfa Salmace; avendola [...] (per es., nella mitologia greca Ceneo e Tiresia). Condizioni reali di ermafroditismo sono da tempo note agli allevatori di bovini nei casi di gemellanze di sesso opposto, in cui la femmina presenta chiari segni di mascolinizzazione con conseguente ...
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COGROSSI, Carlo Francesco
Ugo Baldini
Nacque a Crema il 5 luglio 1682 da Marcantonio, originario di Caravaggio. Nulla è noto della sua prima formazione e, in genere, della sua vita fino agli studi universitari [...] , della scabbia, fatta pochi anni prima dal Bonomo e dal Cestoni, era che l'epizoozia fosse determinata nel sangue dei bovini dall'azione di organismi molto piccoli, del tipo di quelli osservati dai microscopisti nei decenni precedenti. La facilità e ...
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GHERARDINI, Michele
Alessandro Porro
Nacque l'8 luglio 1752 da Federico e da Rosa Isella a Milano, ove nel ginnasio S. Alessandro completò i primi studi. Intrapresi quelli medici a Bologna, li concluse [...] 1787 una medaglia d'oro di incoraggiamento. Nel 1795 e nel 1796 si occupò della epizoozia che colpì i bovini lombardi, investito dell'incarico di commissario medico governativo. Dal 1797, inoltre, rivestì cariche pubbliche nella Municipalità milanese ...
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bovina
s. f. [dall’agg. e s. m. bovino]. – 1. non com. La femmina di un bovino, cioè di un animale della sottofamiglia dei bovini. 2. Sterco di bovini usato per concime (detto anche buina).
bovino1
bovino1 agg. [lat. tardo bovīnus, der. di bos bovis «bove»]. – Di bue, dei buoi: bestie b.; allevamento b.; carne b.; fig., occhi b., grandi, rotondi e sporgenti, come sono quelli dei buoi e dei vitelli.