ASCOLI, Alberto
Giuseppe Armocida
Nacque a Trieste il 15 ag. 1877, da Annibale e da Ida Levi. I due fratelli maggiori, Maurizio e Giulio, medici, raggiunsero presto brillanti affermazioni in campo scientifico [...] ). In una prima fase l'A. si occupò quasi esclusivamente del controllo dell'efficacia del BCG, con prove sui bovini. Egli si inserì nella disputa tra i sostenitori del vaccino Maragliano, costituito da bacilli umani virulenti uccisi con il calore ...
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SALMONELLA
Mirella Fantasia
(v. salmonelle e salmonellosi, App. III, II, p. 651)
I microrganismi appartenenti al genere Salmonella sono ubiquitari (anche se nelle diverse aree geografiche esistono notevoli [...] molti antibiotici. Il problema era preoccupante, poiché quest'ultimo tipo fagico era stato causa di gravi epidemie trasmesse dai bovini all'uomo negli anni Sessanta. In altri paesi quali gli USA, la resistenza a molti antibiotici è carattere comune ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] virali analoghi a quelli aviari e murini sono stati dimostrati anche per i criceti, per i gatti e, forse, per i bovini.
f) Il fattore latte
La scoperta del fattore latte segnò un'importante svolta nelle conoscenze sulla cancerogenesi. Era da tempo ...
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Gruppo di virus a DNA, con capside a simmetria cubica, involucro pericapsidico, virione di diametro 100 - 150 nm, responsabili di patologie umane e veterinarie. Agenti specifici di malattie dell’uomo sono: [...] attendibile si basa sulla identificazione del genoma virale per mezzo della PCR (➔).
Altri H. interessano la patologia veterinaria in quanto agenti etiologici della pseudorabbia dei suini, di affezioni respiratorie acute dei bovini, degli equini ecc. ...
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VIROSI
Giuseppe Visco
Giuseppe Luzi
Sinonimo di malattia virale o da virus, il termine indica in medicina, veterinaria e fitopatologia le malattie causate da virus. Per le caratteristiche di sede, [...] e un diametro che può arrivare a 120 nm. Sono noti alcuni ospiti vertebrati (roditori, marsupiali, ungulati, uccelli e bovini) e artropodi vettori (zanzare, zecche e pappataci). Per il gruppo dei non classificati è sconosciuto l'insetto vettore ...
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ZAFFERANO (lat. scient. Crocus sativus L.; fr. safran; sp. azafan; ted. Safran; ingl. safron)
Fabrizio Cortesi
Pianta tuberosa perenne della famiglia Iridacee, con tubero solido ravvolto da tuniche scariose, [...] si sviluppano subito dopo i fiori e persistono fino al maggio; quando cominciano a disseccarsi si possono falciare e somministrare ai bovini: da 1 ha. se ne ricavano da 7 a 10 quintali.
I fiori (a seconda dell'andamento delle stagioni, del clima ...
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RICKETTSIE
Giuseppe GIUNCHI
. Piccoli microrganismi similbatterici, gram-negativi, di forma varia da coccoide a bacillare con diametro medio di 0,5 micron. Sono agevolmente colorabili con il Giemsa; [...] essere considerate come semplici varietà delle specie fondamentali surriferite. Esiste poi una specie: R. ruminantium patogena per i bovini. Sono state inoltre osservate in varî insetti circa 40 altre specie non patogene per i mammiferi o di dubbia ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] un decennio prima da Karl Paul Link sul fattore presente nel trifoglio e responsabile di gravi emorragie nei bovini portano all'isolamento del dicumarolo (warfarin), il primo anticoagulante orale largamente usato in chirurgia e per il trattamento ...
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GIOVANARDI, Eugenio
Stefano Arieti
Nacque da Antonio e da Rosa Vecchi a San Faustino, località allora non ancora inglobata nella città di Modena, il 19 giugno 1820. A Modena completò l'istruzione classica [...] Lo Spallanzani, IV [1875], pp. 1-8). Estese le sue osservazioni ad alcuni crani di scimmie, di cani, di gatti, di bovini, di cavalli, di maiali, nei quali individuò un rapporto proporzionale tra evidenza della fossetta e sviluppo del lobo medio del ...
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Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio indicava una consonante enfatica, e ha conservato questo valore negli alfabeti semitici. Accolta nell’alfabeto greco primitivo [...] dell’agente patogeno avviene attraverso le vie respiratorie e digerenti, per contagio con animali infetti (capre, pecore, bovini), solo raramente per inoculazione da puntura di zecche; descritta la prima volta in Australia (nello Stato del ...
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bovina
s. f. [dall’agg. e s. m. bovino]. – 1. non com. La femmina di un bovino, cioè di un animale della sottofamiglia dei bovini. 2. Sterco di bovini usato per concime (detto anche buina).
bovino1
bovino1 agg. [lat. tardo bovīnus, der. di bos bovis «bove»]. – Di bue, dei buoi: bestie b.; allevamento b.; carne b.; fig., occhi b., grandi, rotondi e sporgenti, come sono quelli dei buoi e dei vitelli.