. Il nome Basilicata, col quale noi indichiamo una parte dell'antica Lucania (che si estendeva dal Sele al Lao sul Tirreno, dal Bradano al Crati sull'Ionio; v. lucania e bruzio), appare per la prima volta [...] ricco museo (il R. Museo Ridola di Matera), che, donato allo stato dal suo creatore nel 1910, ha più che di Venosa poté esser concepita coi matronei e la vòlta centrale a botte. Ma oltre alla pianta e all'iconografia, anche le singole forme ...
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Indicazione geografica protetta dei vini prodotti nella regione Basilicata. Le tipologie di vino sono bianco, rosso, rosato, passito bianco e passito rosso, ottenute da uve provenienti da uno o più vitigni autoctoni idonei; novello, sempre collegata a uno specifico vitigno. A queste tipologie si aggiungono ... ...
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Regione dell’Italia meridionale. Il nome compare per la prima volta in un documento del 1175 e sembra derivare da quello del funzionario bizantino (basilikos) che amministrava nel sec. 11° parte dell’antica Lucania; il nome Lucania ha sostituito quello di B. dal dicembre 1932 fino a che nella Costituzione ... ...
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Regione dell’Italia meridionale (10.073 km2 con 553.254 ab. nel 2020; densità di 55 ab./km2), compresa tra Puglia, Campania e Calabria, bagnata per breve tratto dal Tirreno, a SO (tra Sapri e Scalea) e dallo Ionio, a SE (tra Nova Siri e Metaponto). È divisa nelle due province di Potenza (capoluogo di ... ...
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Geografia umana ed economica
di Luigi Stanzione
Al censimento del 2001 la popolazione si attestava intorno ai 598.000 ab.; dopo due decenni di stabilità demografica, rispetto al censimento precedente la B. ha fatto registrare un saldo negativo di circa 13.000 ab., pari al 2,1%; tendenza confermata dalle ... ...
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Basilicata
CCosimo Damiano Fonseca
Difficile da definire nella sua consistenza geografica per la fluidità dei suoi confini specialmente per quanto riguarda l'area occidentale dell'antica Lucania, la Basilicata federiciana assume precise connotazioni entro due coordinate: a sud verso lo Jonio e a ... ...
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Katia Di Tommaso
Dall'arretratezza allo sviluppo
La Basilicata era considerata, fino a poco tempo fa, esempio tipico della povertà e dell'arretratezza del Mezzogiorno: isolamento, superstizione, territorio dissestato, agricoltura povera erano i suoi caratteri più spesso ricordati. Da qualche decennio ... ...
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G. Bertelli Buquicchio
(lat. Lucania)
Regione dell'Italia meridionale, il cui nome attuale compare solo a partire dal sec. 12°; fin dall'Antichità classica la regione, che comprendeva il territorio dal fiume Sele al Lao sul Tirreno e dal Bradano al Crati sullo Ionio, si chiamò infatti Lucania. La prima ... ...
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(IV, p. 308; App. II, I, p. 365; III, I, p. 207; IV, I, p. 231)
Al censimento della popolazione del 1981 la regione ha fatto registrare 610.186 residenti con un incremento di circa 7000 unità rispetto al 1971: aumento modesto, ma di notevole significato in quanto ha segnato la fine del grande esodo ... ...
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Il numero dei comuni che costituiscono la regione si è elevato a 131 (100 in provincia di Potenza, per complessivi 6545 km2, e 31 in quella di Matera, per complessivi 3447 km2) dopo che, nel 1974, è stata accordata l'autonomia a Scanzano, già frazione di Montalbano Ionico. Il censimento del 1971 ha ... ...
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Sono in corso grandi opere di bonifica e di trasformazione fondiaria e imponenti lavori di irrigazione. La popolazione della regione era nell'aprile 1960 di 666.977 ab., con un aumento del 6,5% rispetto al 1951, dovuto per la massima parte a incremento naturale. In questo periodo sono stati creati due ... ...
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Il nome Basilicata è stato, nel 1932, modificato in quello più antico ma meno appropriato di Lucania, che figura tuttora nell'uso comune e in tutti i documenti ufficiali, mentre nella nuova costituzione italiana (art. 131) si riparla di Basilicata come regione naturale.
Popolazione (p. 311). - Rimasta ... ...
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PIACENZA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Alda LEVI SPINAZZOLA
Arturo PETTORELLI
Luigi PARIGI
Tammaro DE MARINIS
Natale CAROTTI
È la città più occidentale dell'Emilia, situata quasi all'estremità [...] monaci olivetani; ebbe termine nel 1571. Coadiuvò il Tramello per la scultura, maestro Donato da Milano. È a croce latina, con tre transetti, ricoperta con vòlte a crociera e a botte.
S. Maria di Campagna ebbe inizio il 13 aprile 1522 e fine nel 1528 ...
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TETTO (fr. toit; sp. te)ado; ted. Dach; ingl. roof)
Bruno Maria APOLLONJ
Luigi CREMA
Ernesto LESCHIUTTA
Tecnica della costruzione. - In un tetto si distinguono queste diverse parti: le falde o piani [...] capriate: così S. Angelo di Perugia del sec. VIII e S. Donato in Zara del IX. Altri tetti del genere coprono i mausolei, ma delle navate invece sono a due falde aderenti alle vòlte a botte e a crociera sottostanti e si direbbe che seguano lo schema ...
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Città della Francia sud-orientale, capoluogo di circondario nel dipartimento delle Bouches-du-Rhône. Situata un poco a valle del punto ove il Rodano si divide in due bracci, giace sulle rive del Gran Rodano; [...] Costantino vi convocò, nel 314, il concilio che, contro Donato, approvò l'elezione di Ceciliano a vescovo di Cartagine. vòlta a botte, severa e sobria, fiancheggiata da due navi laterali, strette, con vòlte a mezza botte che controspingono la ...
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TROIA (A. T., 27-28-29)
Ruggero MOSCATI
Carlo CESCHI Giulio Quirino GIGLIOLI
Città della Capitanata, lontana 22 km. da Foggia, che sorge, a 439 m. s. m., sulle colline subappenniniche della Daunia, [...] navate, di tipo pisano, mentre le coperture a botte e mezza botte mostrano influssi lombardi. La cattedrale, fondata nel argentee dei Protettori; il ciborio (sec. XVIII); il pastorale donato dalla regina Giovanna (sec. XV); il calice cesellato della ...
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I meccanismi dei traffici
Jean- Claude Hocquet
Uomini e merci
Appartiene alla logica di un'economia essenzialmente marittima la creazione o l'accaparramento degli scambi via mare fra i diversi settori [...] lo pregava di inviargli una scatola di stagno, 14.000 cerchi ("cierchi") da botte di lunghezze comprese tra gli 8, i 9 e i 10 piedi e 500- e l'estate del 1362; parte dei crediti venne rimborsata a Donato, figlio di Tommaso, fra il 1363 e il 1365 e ...
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Le province romane d'Asia
Sergio Rinaldi Tufi
Sebastiana Lagona
Alessandra Bravi
Cevdet Bayburtluoglu
Marcello Spanu
Eugenia Equini Schneider
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Sul versante mediterraneo [...] non mancano interventi successivi: a ovest era chiusa da un portico (stoà) donato da Attalo II di Pergamo, a nord da un altro fatto costruire nel . La cella, composta da un vano coperto da volta a botte e da un adyton posto su un piano più elevato e ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] da artefici lombardi (Bertelli, 1988), che adornano il reliquiario donato dal vescovo Alteo (780-799) alla cattedrale svizzera di Sion Vincenzo in Prato, il presbiterio allungato, coperto a botte, di lì a poco avrebbe ricevuto la sua sanzione ...
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PARIGI
P.F. Pistilli
(franc. Paris; lat. Lutetia, Lutecia Parisiorum)
Città capitale della Francia, situata al centro dell'Ile-de-France, sulle rive del fiume Senna, alla confluenza con i fiumi Marna [...] di Savoia (m. nel 1154). Sul sito esisteva già una chiesa donata al priorato cluniacense di Saint-Martin-des-Champs nel 1096 e ceduta al divisa in due navate, ognuna coperta da una volta a botte; sugli otto pilastri dell'asse mediano della sala e sui ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] all'impiego di lastre marmoree e di mosaici nella volta a botte del presbiterio e dell'aula. Gli affreschi vengono datati alla di Desiderio (Brescia, Civ. Mus. Cristiano), secondo la tradizione donata dall'ultimo re dei L. (757-774) al monastero di ...
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bâtonnage (batonnage) s. m. Pratica enologica consistente, una volta terminata la fermentazione alcolica, nel rimescolare il vino dentro la botte tramite un’asticella, determinando il sollevamento delle fecce fini, depositate sul fondo, al fine...
mulino2
mulino2 (o molino) s. m. [dal lat. tardo molinum, neutro sostantivato dell’agg. molinus, der. di molĕre «macinare»]. – 1. a. Stabilimento in cui si esegue la macinazione dei cereali (soprattutto del grano), normalmente costituito da...