La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Immagini della Natura
Baudouin van den Abeele
Wesley M. Stevens
Uta Lindgren
Immagini della Natura
Durante l'Alto Medioevo la [...] corso della trasmissione dell'opera numerose aggiunte sono state inserite nel testo originale, e il giudizio sulle conoscenze botaniche della badessa probabilmente va ridimensionato.
Con il Liber de simplici medicina di Matteo Plateario (metà del XII ...
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Il Rinascimento. L'impatto delle scoperte geografiche
Alberto Tenenti
L'impatto delle scoperte geografiche
I viaggi di esplorazione e di scoperta in cui s'impegnarono in modo più o meno sistematico [...] quasi totale del sapere elaborato dagli Antichi in questi campi, in primo luogo da Plinio il Vecchio. Le acquisizioni botaniche e zoologiche dei classici continuarono a non esser messe in discussione tranne che marginalmente. Per di più, la ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Zoologia e botanica
Brigitte Hoppe
Zoologia e botanica
Descrizione, anatomia e classificazione di animali e piante
Nel corso del XVII sec., anche [...] egli era ancora in vita, prima di essere pubblicati nel 1678 ‒ colmarono con tale precisione le lacune esistenti che eminenti botanici, come John Ray e in seguito Linneo (Carl von Linné), le usarono nelle loro opere. Per questo motivo molti termini ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] tenere lontano la minaccia della confusione.
Educato alle nitide classificazioni di Linneo in una famiglia di agronomi e botanici, Calvino sembra vivere la nevrosi dell’agorafobia rispecchiando il modo di procedere tipico dello scienziato, un tipo di ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Le collezioni e lo studio dei vegetali e degli animali
Jean-Marc Drouin
Le collezioni e lo studio dei vegetali e degli animali
La monumentale Histoire naturelle, [...] la Brosse (1586-1641), uno dei medici del re.
Alla fine del XVII sec. in Europa esistevano in totale circa venti orti botanici. Il loro principale scopo era quello di favorire la conoscenza delle piante medicinali o, come si diceva a quel tempo, dei ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Lo studio della lingua: l'unificazione della scrittura e i dizionari
Françoise Bottéro
Lo studio della lingua: l'unificazione della scrittura e i dizionari
Per [...] se si analizzano anche i termini elencati sotto ciascun radicale. Gli elementi semantici non designano infatti delle categorie botaniche, zoologiche o di altro tipo; affermare ciò vorrebbe dire trascurare una parte importante del vocabolario scritto ...
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La scienza in Cina: i Ming. Uno sguardo sul mondo naturale
Georges Métailié
Uno sguardo sul mondo naturale
La principale caratteristica dei testi che i letterati cinesi hanno dedicato al mondo della [...] capitolo, che enumera gli errori da evitare nella coltivazione dei fiori. La parte restante del testo riporta nozioni di botanica, aneddoti sulle piante, citazioni da monografie di altri autori. Ogni tema esplora un aspetto del rapporto fra uomini e ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Osservatori, laboratori e orti botanici
Mara Miniati
Alessandro Tosi
Osservatori, laboratori e orti botanici
Osservatori e laboratori
di [...] politica di potenziamento dell'ateneo patavino promossa dal governo della Serenissima.
Non è certo casuale che l'istituzione di numerosi orti botanici alla metà del XVI sec. ‒ a Firenze nel 1545, a Pavia nel 1558, a Bologna nel 1568 e forse a Ferrara ...
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La scienza presso le civilta precolombiane. Etnoscienza dei Pueblo
Stephen C. McCluskey
Etnoscienza dei Pueblo
I Pueblo del Sud-ovest degli Stati Uniti non costituivano un gruppo unitario, in quanto [...] , cotone, zucche e di chicchi di mais.
Se il mais, i fagioli e le 'altre piante' erano considerate categorie botaniche primarie in virtù del loro significato pratico e rituale, i quattro fiori presenti nella classificazione (v. Tav. I) formavano una ...
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Il consumo e i regimi alimentari
Renata Grifoni Cremonesi
Lucio Milano
Massimiliano Marazzi - Carla Pepe
Eugenia Salza Prina Ricotti
Roberta Belli Pasqua
Anthony C. King
Sauro Gelichi
Andrea Paribeni
Maria [...] . I dati riguardanti il consumo di alimenti non di origine animale possono poi essere desunti dall'analisi dei resti botanici e delle fonti letterarie. I resti fecali provenienti dal forte romano di Bearsden, in Scozia, mostrano un elevato contenuto ...
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botanica
botànica s. f. [dall’agg. botanico; cfr. gr. βοτανική (τέχνη)]. – Ramo della biologia che ha per oggetto lo studio degli organismi vegetali dal punto di vista morfologico, fisiologico, sistematico: b. pura (o teorica), b. applicata...
botanico
botànico agg. e s. m. [dal lat. tardo botanĭcus, gr. βοτανικός, der. di βοτάνη «erba»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Relativo alla botanica: enciclopedia b.; orto, giardino b., giardino dove si coltivano piante a scopo di studio. 2. s....