ERBARIO
L. Tongiorgi Tomasi
Deve intendersi con il termine e. un libro, in uso dall'Antichità classica fino agli ultimi decenni del sec. 15°, che raccoglie descrizioni delle piante e delle loro virtù [...] (Mus. Prov. d'Arte, 1591), dell'e. di maestro Ghino a Firenze (Laur., Rediano 165), dell'e. sempre a Firenze (Bibl. di Botanica dell'Univ., 106), dell'e. di Pavia (Bibl. Univ., Aldini 211), di un codice di Venezia (Bibl. Naz. Marciana, 4758), o del ...
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Scienza egizia. Zoologia e botanica
Marilina Betrò
Zoologia e botanica
La zoologia come scienza: i principî della classificazione
L'Antico Egitto, sin dalle origini, ha riservato al mondo animale un'attenzione [...] ;
f) effetti collaterali o nocivi ("Se metti il suo latte sulla pelle di un uomo, esso provoca infiammazione").
Nella descrizione botanica, è frequente il ricorso al paragone con altre piante o parti di piante: "la foglia è simile alla foglia della ...
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NEGRI, Giovanni
Enrico Alleva
– Nacque a Calcio, in provincia di Bergamo, il 22 agosto del 1877 da Luigi e da Maria Federici.
Trascorsa l’infanzia e l’adolescenza a Milano, si trasferì a Torino per [...] in medicina nel 1901 e in scienze naturali nel 1903, divenendo già dal 1902 assistente e poi docente presso l’Istituto botanico.
Il 16 ottobre 1911, sposò a Torino Anna Corazza, da cui ebbe una figlia, Cecilia, che divenne la moglie del mineralogista ...
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TENORE, Michele
Fabrizio Cortesi
Botanico, nato a Napoli il 5 maggio 1780, ivi morto il 19 luglio 1861: fu professore di botanica e prefetto del Reale orto botanico di Napoli, cui legò il suo erbario. [...] delle regioni vicine. Viaggiò per l'Italia, la Svizzera, la Francia, l'Inghilterra, la Germania, sempre a motivo dei suoi studî botanici.
L'opera sua più importante è la Flora Napolitana, voll. 5 in folio, con 250 tavole a colori (Napoli 1811-1838 ...
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KITAIBEL, Paolo
Fabrizio Cortesi
Botanico e chimico, nato a Mattersdorf (Burgenland) l'8 febbraio 1757, morto a Pest il 13 dicembre 1817. Studiò e si laureò in medicina all'università di Pest e poi [...] et icones plantarum rariorum Hungariae (voll. 3 in-folio, Vienna 1802-1812); A. Kanitz ne pubblicò due opere botaniche postume: Reliquiae Kitaibelianae (Vienna 1862-63) e Additamenta ad floram Hungaricam (Halle 1864). Si occupò anche dello studio ...
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Botanieo, nato a Mongardino Sacco (Bologna) il 17 novembre 1857, morto a Napoli il 25 giugno 1929. Studiò a Bologna e a Pavia, insegnò nell'istituto forestale di Vallombrosa, poi nelle università di Cagliari, [...] , embriologia, fisiologia, sistematica fanerogamica, ecologia, portando notevoli contributi al progresso di questi rami della botanica. Fece importanti raccolte botaniche in Libia, in Cirenaica, e, per incarico della Società delle Nazioni, in Persia. ...
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BIROLI, Giovanni
Isabella Spada Sermonti
Nacque a Novara il 29 dic. 1772. Si laureò in medicina, ma preferì dedicarsi alla botanica, in questo incoraggiato da L. Bellardi, che gli dedicò una pianta, [...] all'università di Pavia alla morte di Bayle-Barelle, nel 1815, dopo l'allontanamento di G. B. Balbis dall'Orto botanico della università di Torino, il B. ne ottenne da Vittorio Emanuele I la direzione, oltre alla carica di consigliere straordinario ...
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REINKE, Johannes
Fabrizio Cortesi
Botanico e naturalista, nato a Ziethen presso Ratzeburg il 3 febbraio 1849, morto a Preetz (Holstein) il 25 febbraio 1931. Nel 1879 fu nominato professore a Gottinga [...] Fu uno dei capi del movimento neovitalistico, contro il monismo materialistico di Haeckel.
Sue opere principali botaniche sono: Über Wachstum und Morphologie der Phanerogamenwurzel (Bonn 1872); Lehrbuch der allgem. Botanik (Berlino 1880); Algenflora ...
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Esploratore ungherese, nato il 4 novembre 1851 a Budapest e ivi morto l'8 febbraio 1917. Laureatosi in diritto, si occupò solo più tardi di alpinismo e di scienze naturali. Nel 1878 poté compiere un primo [...] dal 1884 condusse sei viaggi nel Caucaso, di cui salì le maggiori cime; oltre a molte osservazioni geologiche e botaniche, riconobbe che i ghiacciai sono molto più diffusi di quanto si era fino allora supposto. Riassunse le osservazioni compiute ...
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Branca della biogeografia (detta anche geobotanica) che studia i tipi e la distribuzione dei raggruppamenti vegetali sulla Terra e le cause della diversificazione delle maggiori comunità vegetali.
Gli [...] e al tipo di fatti da rappresentare. La f., pur avendo metodi propri, è strettamente correlata a diverse discipline botaniche e di altra natura: essa presuppone la conoscenza della sistematica, per la classificazione dei taxa che compongono le flore ...
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botanica
botànica s. f. [dall’agg. botanico; cfr. gr. βοτανική (τέχνη)]. – Ramo della biologia che ha per oggetto lo studio degli organismi vegetali dal punto di vista morfologico, fisiologico, sistematico: b. pura (o teorica), b. applicata...
botanico
botànico agg. e s. m. [dal lat. tardo botanĭcus, gr. βοτανικός, der. di βοτάνη «erba»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Relativo alla botanica: enciclopedia b.; orto, giardino b., giardino dove si coltivano piante a scopo di studio. 2. s....