Botanico svedese (Stoccolma 1860 - ivi 1926). Prof. di botanica a Stoccolma (dal 1895), pubblicò importanti lavori di cecidiologia, algologia e micologia. Fu uno dei primi a studiare i pollini fossili. ...
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Botanico (Chandernagor, Bengala, 1830 - Firenze 1898); professore di botanica in diverse università e infine a Firenze, socio nazionale dei Lincei (1880). Si occupò di morfologia e di sistematica; diresse [...] dal 1872 il Nuovo giornale botanico italiano. ...
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Botanico italiano (Roma 1871 - Bologna 1941); prof. di botanica (dal 1926), insegnò a Catania, Modena e dal 1935 a Bologna; socio corrispondente dei Lincei (1938). Compì (1909) un viaggio in Abissinia [...] ed Eritrea; nei suoi studî illustrò la flora italiana e quella di varie regioni africane, principalmente dell'Africa Orientale ...
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Alpinista (Chamonix 1757 - ivi 1827). Medico, cultore di botanica e mineralogia, l'8 agosto 1786 compì, in compagnia del cercatore di cristalli J. Balmat, la prima ascensione del Monte Bianco. L'attribuzione [...] dell'effettivo merito dell'impresa fu, per la mancata pubblicazione di un esauriente resoconto, oggetto di lunghe polemiche ...
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Anatomista (Wetzlar 1714 - Berlino 1774). Fu prof. di botanica, anatomia e ostetricia a Berlino. Fornì, tra l'altro, la prima dettagliata descrizione del trigemino. n Ganglio sfeno-palatino o di M.: piccolo [...] ganglio nervoso annesso al nervo mascellare e situato nella fossa pterigo-mascellare ...
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Botanico (Treysa, Curlandia, 1821 - Marburgo 1886); prof. di botanica a Marburgo. Si occupò di teratologia vegetale e di farmacognosia, ma la sua opera più importante è una critica al darwinismo (Der Darwinismus [...] und die Naturforschung Newtons und Cuviers, ecc., 3 voll., 1874-76) ...
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Botanico (Reichenberg, Assia, 1776 - Breslavia 1858), prof. di botanica in diverse università, infine a Breslavia (dal 1848). Si occupò di sistematica e pubblicò importanti lavori su Funghi, Muschi, Graminacee, [...] : Die Naturphilosophie (1841). n Il fratello, Theodor Friedrich (Reichenberg 1787 - Hyères 1837), ebbe anch'egli notevole rinomanza negli studî botanici, specie per l'opera Genera plantarum florae germanicae (31 quaderni di incisioni, 1833-60). ...
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Erudito (Verona 1662 - Roma 1729). Studiò teologia, anatomia, botanica, matematica, fisica, astronomia, nel 1689 si trasferì a Roma dove studiò le lingue ebraica, greca e francese, l'archeologia e la storia. [...] Sotto la sua presidenza (1703) alle "antichità" (un museo destinato a raccogliere iscrizioni relative alla storia della Chiesa), si fecero gli scavi dei Farnese sul Palatino e si scoprì il colombario dei ...
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Naturalista (Napoli 1567 - ivi 1640), si dedicò specialmente alla botanica sottolineando l'importanza del fiore e del seme per la classificazione delle piante; fu definito da Linneo "primo di tutti i botanici". [...] dallo stesso Colonna. Ascritto all'accademia dei Lincei (1612), partecipò al lavoro di commento, per la parte botanica e mineralogica, del Tesoro messicano (1628, ... 1651); collaborò inoltre alle ricerche biomicroscopiche dei primi Lincei. Nel 1616 ...
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Botanico (Voorschoten 1851 - Saint-Raphaël 1910). Professore aggiunto di botanica a Leida, quindi direttore dell'Istituto botanico di Buitenzorg (Giava) che, sotto la sua direzione, divenne un celebre [...] centro di studî di botanica tropicale; si occupò di istologia, citologia, embriologia e biologia vegetale. ...
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botanica
botànica s. f. [dall’agg. botanico; cfr. gr. βοτανική (τέχνη)]. – Ramo della biologia che ha per oggetto lo studio degli organismi vegetali dal punto di vista morfologico, fisiologico, sistematico: b. pura (o teorica), b. applicata...
botanico
botànico agg. e s. m. [dal lat. tardo botanĭcus, gr. βοτανικός, der. di βοτάνη «erba»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Relativo alla botanica: enciclopedia b.; orto, giardino b., giardino dove si coltivano piante a scopo di studio. 2. s....