Aumento di volume di un organo o di un tessuto, consecutivo a un aumento di volume degli elementi cellulari che li costituiscono, senza apprezzabili modificazioni di struttura.
Botanica
Le i. sono provocate [...] dai medesimi stimoli che determinano le iperplasie; spesso l’i. si accompagna all’iperplasia. Possono ipertrofizzarsi le cellule di qualunque tessuto, non solo di quelli meristematici. Le cellule ipertrofiche ...
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Sostanza colorante che deriva da uno speciale prodotto di secrezione dei Molluschi Gasteropodi Muricidi dei generi Murex e Purpura. Per estensione qualsiasi varietà di colore rosso intenso tendente al [...] violaceo.
Botanica
Legno di p. è il legno (detto anche legno amaranto, legno violetto) fornito da alcune specie di Capaifera dell’America tropicale. Ha alburno roseo e durame di un bel rosso (fino a rosso sangue), che esposto all’aria assume una ...
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In biologia, il rivestimento che diversi animali costruiscono e che serve loro di abitazione e di protezione: per es., l’a. conico che le larve delle Friganee si fanno cementando pietruzze ecc.
Botanica
L' [...] a. midollare, detto anche zona perimidollare, è il tessuto che nella struttura primaria del fusto di alcune Dicotiledoni è situato alla periferia del midollo contenente gli elementi vascolari (protoxilema) ...
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In biologia, di organismo o di organo asimmetrico, come la conchiglia di alcuni Lamellibranchi, le foglie delle begonie ecc. Si dice anche di fenomeno che avviene con intensità disuguale su due lati opposti: [...] per es., in botanica, l’apice caulinare si incurva sotto lo stimolo della luce, della gravità ecc., per il maggiore accrescimento delle cellule che formeranno il lato convesso della curva. ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] esperienza per un istante solamente" (Goethe 1954, p. 7); egli la illustrava attingendo esempi ai suoi studi di botanica.
Nel frattempo, il concetto di 'morfologia' era stato introdotto anche da Burdach nel contesto delle scienze mediche fondamentali ...
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Biologia
Strato corneo Lo strato più superficiale dell’epidermide costituito da cellule pavimentose stratificate, che viene eliminato e ricostituito continuamente, per differenziamento delle cellule degli [...] strati sottostanti; protegge dagli agenti esterni, e impedisce la rapida evaporazione dell’acqua dai tessuti.
Botanica
Si dice c. l’albume dei semi quando è duro come, per es., nel dattero il cui nocciolo è formato da albume, costituito ...
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Il materiale con cui si è ricoperta una superficie, a scopo protettivo o decorativo.
Biologia
Epiteli di r. Epiteli che tappezzano la superficie esterna del corpo e le pareti di cavità interne, comunicanti [...] o meno con l’esterno.
Botanica
R. (o indumento) ceroso è il complesso delle sostanze cerose che ricoprono fusti, foglie ecc.; r. peloso è il complesso dei peli sugli stessi organi. I tessuti di r. sono quelli esterni, come l’epidermide e il sughero, ...
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Organo fondamentale delle piante, di solito in forma di lamina e di colore verde, che ha soprattutto la funzione di organizzare il carbonio e di eliminare, attraverso la traspirazione, l’acqua in eccesso. [...] Per estensione struttura a lamina sottile.
Botanica
La f. (o, in senso generale, filloma) è uno dei tre costituenti fondamentali del corpo delle piante cormofite: è considerata un’appendice o un’espansione laterale del caule, dal quale si distingue ...
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Arte
Nella critica d’arte, opera progettata dall’artista per essere prodotta in serie (sia in serie illimitate sia in esemplari numerati e firmati); si tratta per lo più di opere tridimensionali, di arte [...] cinetica, di pop art, di optical art, di arte oggettuale ecc., prodotte secondo i metodi del disegno industriale.
Botanica
Frutto m. Complesso di frutti che deriva da un solo fiore e cioè da un gineceo apocarpico; per es. nel rovo, dov’è un ...
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Biologia
Gruppo di individui allevati in laboratorio, selezionati per uno o più caratteri e derivati da un progenitore comune. Per es.: c. di mutanti di Drosophila, c. cellulare, formato da cellule derivate [...] da cellule dotate di particolari marcatori; c. batterico, selezionato per caratteri vari come per es. la resistenza a certi antibiotici.
Botanica
Parte inferiore delle piante legnose, da cui si alza il tronco e da dove si diramano le radici e spesso ...
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botanica
botànica s. f. [dall’agg. botanico; cfr. gr. βοτανική (τέχνη)]. – Ramo della biologia che ha per oggetto lo studio degli organismi vegetali dal punto di vista morfologico, fisiologico, sistematico: b. pura (o teorica), b. applicata...
botanico
botànico agg. e s. m. [dal lat. tardo botanĭcus, gr. βοτανικός, der. di βοτάνη «erba»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Relativo alla botanica: enciclopedia b.; orto, giardino b., giardino dove si coltivano piante a scopo di studio. 2. s....