In botanica, la comparsa di fiori a simmetria raggiata in piante con fiori zigomorfi. Il primo caso fu osservato da C. Linneo in una Linaria vulgaris; altri esempi sono noti in numerose famiglie. La p. [...] è totale o parziale a seconda che tutti o un solo fiore (di solito quello terminale) di un individuo presentino l’anomalia. Alcune entità sistematiche sono ritenute di origine pelorica, come Sinningia ...
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In botanica, si dice del legno secondario del fusto (detto anche tardivo) che nelle piante legnose si forma verso la fine del periodo vegetativo (variabile secondo il clima); di norma è più compatto e [...] più scuro di quello primaverile (o primaticcio), perché costituito da elementi più piccoli (nella sezione trasversale) e con pareti più spesse. L’alternanza di questo tipo di legno con quello primaverile ...
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In botanica, produzione di due tipi di spore che mostrano una netta polarizzazione sessuale: alcune danno origine solo ad aplofiti maschili, provvisti di spermi, altre invece ad aplofiti femminili, provvisti [...] di oosfere.
L’e. si osserva nelle Archegoniate e nelle Fanerogame; nelle prime (dove non è generale, ma si ha solo in alcuni Muschi e nelle Felci eterosporee) l’e. oltre che fisiologica è anche morfologica: ...
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In botanica, fusione parziale o totale di organi diversi, per accrescimento di cellule contigue, che rimangono tuttavia anatomicamente distinguibili.
Il termine adnato si riferisce a organi più o meno [...] fusi insieme, pur avendo valore morfologico diverso o appartenendo a verticilli differenti. Per es., nelle Solanacee i filamenti degli stami sono adnati ai petali, mentre nei tigli, la brattea è adnata ...
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transfer botanica Cellule t. Le cellule parenchimatiche specializzate per il trasporto di sostanze, che viene favorito dalle pieghe laminari della parete cellulare; sono frequenti nel floema, ma anche [...] in strutture ghiandolari, come, per es., negli ascidi delle piante carnivore utricularie. medicina In immunologia, t. factor, il fattore in grado di trasmettere da un soggetto all’altro la sensibilità ...
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In botanica, si dice di organo di una pianta che si sviluppa al di sopra del terreno (anche epigeo). I fusti e rami a. sono contrapposti a quelli sotterranei o ipogei. Le radici a. sono presenti in varie [...] piante tropicali, come Orchidee epifite, Aracee, Ficus: partono dal fusto e dai rami e scendono verticalmente restando libere nell’aria o, come in molti Ficus, raggiunto il terreno si sviluppano come radici ...
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In botanica, processo per il quale dall’interno di una pianta vengono escrete o eliminate alcune sostanze, come cera (in molte foglie), oli essenziali (in molti peli ghiandolari), sostanze vischiose, nettare, [...] fermenti (nelle piante carnivore e nei Funghi); anche la guttazione è un esempio di escrezione.
Nel metabolismo animale, l’insieme dei processi con i quali sono eliminati e versati all’esterno i prodotti ...
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soffione botanica Nome italiano di Taraxacum officinale, detto anche dente di leone: il nome deriva dal fatto che, quando i frutti (falsi acheni con pappo) sono maturi, i peli dei pappi si espandono formando [...] un’infruttescenza a sfera che, al minimo soffio, si dissolve perché gli acheni si staccano facilmente dal ricettacolo. geologia Emissione continuata, più o meno violenta, di gas endogeni, in prevalenza ...
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In botanica, complesso di tessuti caratterizzato dalla presenza di elementi conduttori cribrosi; è detto anche libro, cribro, tessuto floematico o cribroso.
Il f. primario consta di cellule cribrose o, [...] nella maggior parte delle Cormofite, di tubi cribrosi, accompagnati da cellule parenchimatiche (parenchima cribroso) e spesso da fibre, costituenti il libro duro, anche se non lignificano.
Il f. secondario ...
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canale conduttóre In botanica, cavità, per lo più cilindrica o fusiforme, che scorre in fusti e radici delle Cormofite o piante vascolari. I c.c. sono riuniti in fasci che si distinguono in vasali, che [...] trasportano acqua, e cribrosi, che trasportano sostanze organiche. Altri c.c. sono costituiti dalle lacune presenti tra le cellule di tessuti vegetali specializzati (spazi o canali intercellulari), nei ...
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botanica
botànica s. f. [dall’agg. botanico; cfr. gr. βοτανική (τέχνη)]. – Ramo della biologia che ha per oggetto lo studio degli organismi vegetali dal punto di vista morfologico, fisiologico, sistematico: b. pura (o teorica), b. applicata...
botanico
botànico agg. e s. m. [dal lat. tardo botanĭcus, gr. βοτανικός, der. di βοτάνη «erba»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Relativo alla botanica: enciclopedia b.; orto, giardino b., giardino dove si coltivano piante a scopo di studio. 2. s....