invarianza di gauge
Guido Altarelli
Proprietà di simmetria che costituisce uno dei principi base del Modello Standard della fisica delle particelle fondamentali. In origine l’invarianza di gauge è stata [...] gauge, il fotone e i gluoni, sono a massa nulla. Per gli altri 3 bosoni di gauge (W+, W− e Z0) l’invarianza di gauge è rotta spontaneamente ed essi hanno una massa grande e ben misurata (mW∼80, 4 GeV/c2, mZ∼91, 2 GeV/c2).
→ Interazioni fondamentali ...
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PARTONE
Silvano Petrarca
Lo studio dei processi di diffusione di alta energia avvalorò, alla fine degli anni Sessanta, l'idea che gli adroni (ossia tutte le particelle come il protone, il neutrone, [...] del processo [1] rappresentato nella fig. 2 dove, in questo caso, la particella scambiata è il bosone vettoriale W+, particella che, insieme al W− e allo Z, fa le veci del fotone nella teoria delle interazioni deboli (v. interazioni elettrodeboli in ...
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LEPTONE
Guido Martinelli
Generalità. - I l. (dal greco λεπτόν=leggero, minuto) sono particelle elementari di spin semi-intero soggette alle interazioni elettromagnetiche deboli, quelle cioè che intervengono [...] in un elettrone e- (p′) emettendo un quanto di carica QW=+1, il mesone vettoriale W+. Infine il diagramma in fig. 3C descrive i processi di emissione di un bosone vettoriale neutro, Z0, emesso da un elettrone o da un neutrino (processi indotti dalle ...
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Veltman, Martinus Justinus Godefridus
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Fisico olandese, nato a Waalwijk (Brabante settentrionale) il 27 giugno 1931. Dopo aver conseguito nel 1963 il Ph.D. in fisica presso l'università di Utrecht, [...] modello delle interazioni elettrodeboli venne successivamente definito da S. Glashow. La teoria prevedeva quattro bosoni vettoriali, il fotone, le particelle W⁺, W⁻ e Z⁰ (v. cromodinamica quantistica, App. V) e presentava non poche difficoltà: non ...
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SALVINI, Giorgio
Marco Rossi
(App. III, II, p. 655)
Fisico nucleare italiano. Titolare dal 1955 della cattedra di Fisica generale all'università di Roma, ha lavorato (1977-78) presso i laboratori del [...] un folto numero di collaboratori, il gruppo UA1, hanno portato tra l'altro alla scoperta del bosone carico intermedio W± e del bosone neutro Z°. Questo risultato ha evidenziato con assoluta certezza la validità della teoria elettrodebole, che unifica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La fisica nel Novecento
Giuseppe Giuliani
La fisica tra Ottocento e Novecento
Gli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento sono stati straordinari per quanto riguarda le nuove acquisizioni sperimentali [...] ampio spettro quello di UA1, più specifico quello di UA2. Le prime evidenze dei bosoniW furono raccolte da UA1 e furono poi confermate da UA2; successivamente si scoprì il bosone Z. Il premio Nobel per la fisica del 1984 fu attribuito a Rubbia e a ...
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La grande scienza. Particelle elementari
Nicola Cabibbo
Particelle elementari
La materia presenta una gerarchia di strutture: i corpi sono composti da molecole, le molecole da atomi, gli atomi da elettroni [...] interazioni deboli sono mediate da un campo di forze cui sono associate particelle che hanno preso il nome di particelle (o bosoni) W. Se la massa di queste particelle è, come ormai sappiamo, molto grande, il raggio d'azione risulta molto piccolo e l ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La fisica della materia condensata
Spencer R. Weart
La fisica della materia condensata
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale un certo numero [...] -2000) un gruppo ricominciò le ricerche sul magnetismo; a Gottinga Robert W. Pohl (1884-1976) insieme ai suoi allievi continuò a studiare i si aspettava che quest'isotopo più leggero fosse un bosone e di conseguenza era necessario lo sviluppo di un ...
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corrente
corrènte [Der. del part. pres. currens -entis del lat. currere "correre"] [LSF] (a) Moto d'assieme di una massa d'acqua in un fiume, un tratto di mare, ecc. e anche la massa stessa in movimento: [...] : I 772 c. ◆ [FSN] C. debole: c. accoppiata ai bosoni intermedi delle interazioni deboli: v. corrente nella teoria dei campi: I 792 c una sezione del circuito termico; sua unità SI è il watt (W). Per la densità di tale c., v. oltre: Densità di ...
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costante di accoppiamento
Guido Altarelli
Numero che caratterizza l’intensità di un’interazione tra particelle. In teoria dei campi un’interazione appare nella densità di lagrangiana come un prodotto [...] , che conduce a αW=α/sen2θW, dove θW è l’angolo di mixing debole (W sta per weak): sen2θW∼0,23, e inoltre tutte le costanti di accoppiamento del bosone di Higgs ai fermioni fondamentali (quark e leptoni) che sono determinate dalle rispettive masse ...
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w, W
(vu dóppia o dóppia vu; anche, vu dóppio o dóppio vu); s. f. o m. – Ventiduesima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in parole d’origine straniera non adattate). Sconosciuta all’alfabeto latino classico, vi fu aggiunta durante il...
bosone
boṡóne s. m. [dal nome del fisico indiano S. N. Bose (1894-1974)]. – In fisica, classe di particelle di spin intero che obbediscono alla statistica di Bose-Einstein e per le quali non vale il principio di esclusione di Pauli (v. esclusione)....