Ecologia
L’a. è tutto ciò che circonda e con cui interagisce un organismo. Il concetto di a. è quindi relativo e comprende tutte le variabili o descrittori biotici e abiotici in cui un organismo vive e [...] dell’erosione, si possono suddividere le colture in due gruppi: quelle con azione antierosiva (prati avvicendati, foraggere permanenti e boschi) e quelle con minore efficacia (colture arboree e altri seminativi). Ma il rapporto tra erosione e uso del ...
Leggi Tutto
PONA, Francesco
Fabrizio Bondi
PONA, Francesco. – Nacque a Verona l’11 Ottobre 1595, primogenito di Giovanni e Camilla di Nicola Gipsi.
Famiglia di origine trentina che aveva goduto nella prima metà [...] i meccanismi di proliferazione narrativa tipici del genere nel Seicento. Tornei, tempeste, agnizioni, duelli, fanciulli abbandonati nei boschi, e tutto il repertorio topico della narrazione romanzesca vi dilagano. Notevole, nel III e IV libro, la ...
Leggi Tutto
FERRARIO, Ercole
Marco Sandroni
Nato il 23 marzo 1816 a Samarate, nel basso Varesotto, da Luigi, agiato proprietario terriero, e da Maria Ambrosoli, compì i primi studi presso il ginnasio di Legnano [...] , in L'Indipendente (Milano), 25 dic. 1875 (pseudonimo "Aquilino Grandanaschi"); Sulla convenienza di convertire le brughere in boschi. Dialogo tra un contadino e il suo padrone, in LAgricoltore, bollettino del Comizio agrario di Gallarate, I (1882 ...
Leggi Tutto
Handicap
Giancarlo Urbinati
Olga Capirci
Paolo Casini
Handicap deriva dal nome di un gioco d'azzardo (hand in cap, "la mano nel cappello") con monete che si estraevano a sorte da un cappello. Il termine [...] di Ph. Pinel, direttore dell'ospedale psichiatrico parigino di Picètre, sul caso del ragazzo sauvage trovato nei boschi dell'Aveyron e dichiarato da Pinel irrecuperabile a causa di lesioni irreversibili agli organi cerebrali, laddove Itard chiese ...
Leggi Tutto
DE GIOVANNI, Achille
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Sabbioneta (Mantova) il 28 sett. 1838 da Mario, medico condotto e possidente, prematuramente scomparso, e Rosina Traversi. Adolescente, sentì il richiamo [...] nat., XLIII (1952), pp. 16 ss.; G. Montalenti, Storia della biologia e della medicina, Torino 1962, p. 585; G. Boschi, L'influsso dell'opera di A. D. sullo sviluppo della clinica neuropsichiatrica (i tipi morfologici e la clinica del neurovegetativo ...
Leggi Tutto
Malattie emergenti
GGiancarlo Lancini e Luigi Chieco-Bianchi
Sommario: 1. Introduzione. 2. Malattie emergenti da microrganismi cellulari. a) Nuovi patogeni. b) Nuovi biotipi di microrganismi noti che [...] nei pressi di zone suburbane fittamente popolate: in questo caso, l'inselvatichimento delle aree e lo sviluppo di boschi ha favorito un eccessivo ripopolamento di una specie di cervo americano, Odocoiles virginianus, portatore di zecche del genere ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Armelle Debru
Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Nelle circostanze politiche e [...] ; essa si applicava sia alle cose sia agli esseri viventi: «Quanto al suolo, va considerato se è spoglio e arido oppure fertile di boschi e di acque, se è basso e soffocante oppure elevato e freddo» (De aëre, aquis, locis, 1).
In funzione di questi ...
Leggi Tutto