Paese della provincia di Aosta, situato a 549 m. s. m., presso la riva sinistra della Dora Baltea, all'imbocco della Valtournanche. 2. dopo Aosta, il centro più imvvrtante della valle, con uno stabilimento [...] aveva 3389 abitanti; 1785 nel centro capoluogo. Il territorio comunale (39,77 kmq.) è coltivato a prati, vigne, castagneti, boschi. Vi è qualche stabilimento industriale.
Bibl.: T. Tibaldi, tradition valdôtaine: Noël et la messe de minuit à Châtillon ...
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Nome di origine celtica designante presso gli scrittori romani la catena di monti boscosi a oriente del Reno e a nord dell'alto Danubio. La sua conoscenza nel mondo latino è contemporanea alla penetrazione [...] di Varo, il mons Taunus, il mons Abnoba, ecc. Gli scrittori romani (Cesare e Plinio) ne descrissero la fauna e gl'intatti antichi boschi.
I geologi hanno tratto dal nome della Selva Ercinia quello dei piegamenti erciniani, per i quali v. carbonico. ...
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Arbusto molto ramoso, con foglie isterante, ovali, multinervi, integerrime, di sopra più o meno peloso-scabre, di sotto alquanto albescenti. Fiori gialli in ombrelle semplici, sessili, all'apice dei rami. [...] e centrale. Si usa il legno durissimo per diversi lavori e i frutti, un poco acidi, si mangiano con zucchero. Con questo nome s'indica anche il Cornus sanguinea L. (fr. corniot; ted. Hartriegel; ingl. bloody dogwood) che vive nei boschi montani. ...
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Degrado ambientale
Lester R. Brown
Introduzione
È ormai molto tempo che gli ecologi denunciano il fatto che il problema dell'alterazione degli ecosistemi è stato affrontato in modo superficiale, senza [...] . Da allora il consumo è stato superiore alla crescita di nuovi alberi, determinando così una diminuzione sia delle riserve di boschi che della crescita annua.
Durante i primi anni successivi al momento in cui fu superata la soglia di rigenerazione ...
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Pesca e caccia in laguna
Hannelore Zug Tucci
"Piscare et aucellare"
È innegabile che nel periodo qui considerato l'alimentazione dei centri lagunari sia ancora largamente debitrice alle risorse spontanee [...] virtute remaneat", il doge riservava a quella comunità, tra gli altri diritti, l'uso delle acque, delle paludi e dei boschi, per la costruzione di valli da pesca, per l'uccellagione e per la venatio selvatica, in particolare ai cinghiali e ai ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Laura Barletta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Quattrocento si apre su uno scenario ancora segnato dalla contrazione demografica [...] , segale, orzo) e dei prezzi dei cereali, molti suoli coltivati e interi villaggi rurali vengono abbandonati, si allargano i boschi e i pascoli a detrimento dei coltivi, mentre la popolazione tende all’inurbamento: sono le città, dalle capitali ai ...
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Regione dell’Italia centrale (17.232 km2 con 5.755.700 ab. nel 2020, ripartiti in 378 Comuni; densità 334 ab./km2). Si affaccia sul Mar Tirreno tra la foce del Chiarone e quella del Garigliano, mentre [...] nel Parco Nazionale del Circeo, dove sussistono anche alcune modeste sugherete ed esemplari di palma nana (Chamaerops humilis). I boschi di querce e faggi e i castagneti hanno ancora qualche sviluppo sulle montagne interne; anche i rilievi vulcanici ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato al Mar Baltico e al Golfo di Finlandia. Confina a E con la Russia, a S con la Lettonia, mentre dagli altri lati è bagnata dal mare. Appartengono all’Estonia [...] in quelli orientale e meridionale, costituiti da collinette moreniche – la cui altezza si aggira sui 300 m – coperte di boschi e praterie. Questi rilievi, con i solchi fluvio-glaciali e numerosi piccoli specchi d’acqua, anch’essi di origine glaciale ...
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Gruppi montuosi del versante sud delle Alpi Orientali, con speciali caratteristiche, dovute a calcari magnesiaci abbondantemente degradati per azione delle forze esogene, rotti e fratturati dalle spinte [...] presenti risultano i ghiacciai. Frequenti le frane. Il limite delle nevi permanenti si aggira sui 2700-2750 m, quello del bosco sui 2070-2100. I gruppi montuosi più noti sono quelli della Marmolada (3343 m), del Pelmo (3168), dell’Antelao (3263 ...
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Nome comune della pianta erbacea Pisum sativum (v. .) e del suo legume. Il genere Pisum, della famiglia Fabacee e molto affine a Lathyrus, comprende poche specie, rappresentate da piante annuali, con fusto [...] noto in diverse varietà ben distinte: elatius, del Mediterraneo e dell’Asia occidentale fino all’India, comune in Italia in boschi e siepi, distinto particolarmente per i peduncoli molto più lunghi delle stipole, per le dimensioni dei fiori, lunghi 2 ...
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