BOSA, Antonio
Gino Damerini
Nacque a Pove del Grappa (presso Bassano) nell'anno 1780. Molto giovane, frequentò a Venezia la scuola di scultura dell'Accademia Farsetti e vi fece rapidi progressi, manifestando [...] una certa indipendenza derivante da giocondità di spirito e da esuberante vigore fisico, caratteristica che conservò sempre, malgrado la tirannia del gusto d'allora.
Appena diciannovenne, nel 1799, venne ...
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BOSA, Eugenio
Gino Damerini
Figlio minore di Antonio, nacque a Venezia il 15 sett. del 1807. Precocissimo, incominciò a lavorare, spinto dall'insegnamento del padre, come scultore e s'impose nel 1827 [...] di un'opera storica o di costumi è documentata da alcune figurine in costumi antichi incise dal Buttazon e firmate "Eug. Bosa dis." (De Alisi). Tra le sue opere si ricordano qui quelle esposte a Venezia sotto le procuratie di S. Marco dove ...
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BOSA, Francesco
Gino Damerini
Figlio di Antonio e fratello di Eugenio, nacque a Venezia il 25 sett. 1803. Nella letteratura artistica è ricordato praticamente soltanto per aver collaborato con il fratello [...] Eugenio alle statue (disperse) per il parco della villa Sabbatini, presso Udine, e per un Ganimede nel museo Correr di Venezia.
Il De Alisi afferma che sua maggiore attività fu la scultura di monumenti ...
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Scultore (Pove 1780 - Venezia 1845). Seguace del Canova, ne eseguì il ritratto per la tomba ai Frari; scolpì il monumento a J. J. Winckelmann in S. Giusto a Trieste (1830), quello a D. Rossetti pure a Trieste, e un Apollo per la villa Folco a Vicenza. Il figlio Eugenio (Venezia 1807 - ivi 1875), in collaborazione col fratello Francesco (Venezia 1803 - ivi 1870) lavorò a 40 busti colossali per il parco ...
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PINTORI, Giovanni
Roberto Cassanelli
PINTORI, Giovanni. – Nacque, penultimo di sei figli, il 14 luglio 1912 a Tresnuraghes (Oristano), piccolo centro presso Bosa, sulla costa orientale della Sardegna, [...] da Giovanni, operaio caseario, e Caterina Moledda.
La famiglia, originaria di Nuoro – dove i genitori si erano sposati nel 1906 –, vi fece ritorno nel 1918, stabilendosi nel popolare rione di Séuna, abitato ...
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GIOVANNI CAPULA
R. Serra
Architetto attivo a Cagliari nel primo decennio del 14° secolo.Un'epigrafe del 1305, murata all'ingresso della torre di S. Pancrazio, lo celebra "architector optimus", indicandolo [...] 7; Toesca, Trecento, 1951, p. 116; E. Mandolesi, Le torri di Cagliari, Roma 1958; F. Fois, Il Castello Serravalle di Bosa. Contributo alla storia delle fortificazioni in Sardegna, Archivio storico sardo 27, 1961, pp. 443-456; R. Serra, in C. Maltese ...
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BOZZA
Fabia Borroni
Famiglia d'incisori e calcografi attiva nel Veneto nei secc. XVIII e XIX, ebbe in Gaetano il suo maggior esponente. Nato a Verona nel 1776 (e non a Venezia come scrive il Moschini, [...] di G. Giani e G. Zuliani), il Popolo di Venezia libera Daniele Manin e Manin e Tommaseo portati in trionfo (firmati "Bosa G.").
Adamo, nato a Padova nel 1811, apprese l'arte incisoria direttamente dal padre Gaetano. Lavorò per qualche tempo a Firenze ...
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FERRARI, Bartolomeo
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Luigi, scultore, il F. nacque a Marostica (Vicenza) il 18 luglio 1780. Secondo lo Zanotto (1844), il padre lo mise dapprima a bottega presso un [...] , eseguì il bassorilievo raffigurante il Martirio di s. Maurizio, posto sul frontone. Con Rinaldi, Zandomeneghi, I. de' Martini e Bosa partecipò all'ornato del mausoleo di A. Canova, inaugurato nella chiesa di S. Maria Gloriosa dei Frari nel 1827. Al ...
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CAVARO, Michele
Renata Serra
Figlio di Pietro e di Isabella Godiel, vedova De Canyada, napoletana (Olla Repetto, p. 121), nacque, forse a Napoli, sicuramente non oltre l'anno 1517 (Delogu, p. 11). Se [...] le sue qualifiche) si ricava che svolse un'attività piuttosto intensa, tenuto pure conto che dal 1556 al '62 stette a Bosa presso lo zio Antonio Cavaro, vescovo di quella diocesi. Infatti eseguì, nel '38, un'ancona per il duomo d'Iglesias; nel ...
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CAPULA, Giovanni
Renata Serra
Primo fra gli autori delle fortificazioni di Cagliari ad uscire dall'anonimato, viene celebrato "Architector optimus" nell'epigrafe su lastra di calcare (1305), murata [...] 1951, p. 116; E. Mandolesi, Le torri di Cagliari S. Pancrazio - l'Elefante, Roma 1958, passim; F. Fois, Il Castello Serravalle di Bosa, in Arch. stor. sardo, XXVII (1961), p. 45; C. Maltese-R. Serra, Arte in Sardegna dal V al XVIII sec., Roma 1962 ...
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bosa
bòṡa s. f. [dallo spagn. boza; cfr. bozza2]. – Nella marina velica, ognuna delle tre maniglie di cavetto, ricavate in ciascuno dei due orli laterali delle vele quadre, per applicarvi i tre spezzoni di cavo della branca di bolina.
minuto1
minuto1 agg. e s. m. [lat. minūtus, propr. part. pass. di minuĕre «far più piccolo, diminuire»]. – 1. agg. a. Molto piccolo, di dimensioni minime (soprattutto in confronto ad altre cose della stessa specie): scrivere in lettere m.,...