Architetto francese (n. Fumel, Lot-et-Garonne, 1945). Negli anni Settanta N. ha iniziato un rinnovamento della cultura architettonica francese. Contrario alla specificità dell'architettura, nei suoi progetti [...] (2000) con il Leone d'oro, nel 2001, a Roma, è stato insignito del premio internazionale di architettura Francesco Borromini.
Vita
Diplomatosi all'École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi (1971), è stato tra i fondatori del Syndicat de ...
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Architetto e pittore (Praga 1667 - ivi 1723), di lontana origine italiana (i suoi antenati erano emigrati in Boemia come scalpellini e vi si erano stabiliti da tre generazioni). Accanto a K. I. Dientzenhofer, [...] opere con connotazioni plastiche e pittoriche più che strutturali) e del barocco, nelle particolari espressioni di F. Borromini e G. Guarini. La ricerca di nuove spazialità lo avvicina anche agli architetti contemporanei, in particolare D. Fischer ...
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Nobile famiglia di origine fiorentina, nota fin dal 13º sec. con Bernardo, padre di s. Alessio, uno dei sette fondatori dei servi di Maria, e di Chiarissimo, che fece edificare in Firenze la chiesa della [...] detta appunto la Rufina, che già apparteneva alla famiglia F. nel 1662, allorché ne fu ordinata la nuova costruzione a F. Borromini, e Chiarissimo (1794-1859). Un suo ramo cadetto si stabilì nel 17º sec. in Sicilia: la linea principale si estinse nel ...
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GARVO
Elisabetta Molteni
Il cognome Garvo, o Garovo, ricorre nei documenti con numerose varianti: Garavo, Garbo, Garove, Garovi, Garruo, Garuo, Garvi. I G. risultano attestati a Bissone (oggi Canton [...] -37; Documenti su Bernardo Falcone, scultore e fonditore d'artiglieria, ibid., 7-9, pp. 119-126; A. Muñoz, La formazione artistica del Borromini, in Rassegna d'arte antica e moderna, VI (1919), 1-2, pp. 103-117; R.C. Smith, Joao Federico Ludovice an ...
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FALCONIERI, Paolo
Mario Bencivenni
Nacque a Roma il 24 marzo 1634, da Piero di Paolo e da Dianora di Francesco Del Bene, e venne battezzato il 31 dello stesso mese presso la parrocchia di S. Caterina [...] del sale, e viveva presso la sontuosa dimora acquistata dal fratello in via Giulia, ingrandita e abbellita su disegno del Borromini.
Il F., spesso confuso dalla storiografia col cugino Paolo Francesco (1626-1696), divenne ben presto un esponente di ...
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AMATO, Giacomo
Mario Vanti
Architetto, nato a Palermo il 14 maggio 1643; religioso (non sacerdote) dei Ministri degli Infermi, camilliani, si distinse per la pietà e il grande amore ai malati. Fu a [...] di disegno mostrano uno studio accurato di prospetti e piante di edifici romani di C. Fontana, G. L. Bernini e F. Borromini. Preparò il disegno e seguì per qualche tempo i lavori della casa madre dell'Ordine alla Maddalena. Ma i lavori di maggiore ...
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LAURO, Giacomo
Laura Di Calisto
Non si conosce la data di nascita del L., attivo prevalentemente in ambito romano come incisore, stampatore e conoscitore di antichità tra il 1583 e il 1645.
Il fatto [...] s.; Indice delle stampe… De' Rossi. Contributo alla storia di una stamperia romana, a cura di A. Grelle Iusco, Roma 1996, ad ind.; Borromini e l'universo barocco (catal.), a cura di R. Bösel - C.L. Frommel, Milano 2000, pp. 48, 175, 258; D. Del Pesco ...
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Architetto (Brusata, Canton Ticino, 1634 - Roma 1714), allievo e collaboratore del Bernini a Roma (palazzo Odescalchi, chiesa di S. Rita, a pianta centrale, ora demolita, ecc.), dove costruì, tra l'altro, [...] (post., 1725), in cui propone di costruire una chiesa nel Colosseo. Il F., fondendo l'esperienza del Bernini e del Borromini in uno stile più pacato e classicheggiante, fu il punto di partenza della maggior parte dell'architettura del Settecento a ...
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Architetto (Roma 1611 - ivi 1691). Contribuì con la sua attività a caratterizzare l'aspetto barocco della Roma del 17° sec. con numerose opere, nelle quali sperimentò le più originali e complesse ricerche [...] ricordato quello di S. Agnese a Piazza Navona (1652-56; realizzata poi con radicali trasformazioni ascrivibili a F. Borromini): un'opera in cui, dalla soluzione del vano a pianta centrale e dall'articolazione plastica delle colonne, sembrano emergere ...
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FANCELLI
Maria Teresa De Lotto
Famiglia di scultori originari di Settignano (Firenze), un ramo della quale si stabilì a Roma. Capostipite di questo ramo fu Carlo, nato a Settignano nel 1577 circa da [...] legati alla committenza papale, operando nella compagnia formata da Agostino Radi, Battista Castelli, Costantino Ferrini e Francesco Borromini. Inoltre era in amicizia con Flaminio Ponzio, che tenne a battesimo uno dei suoi figli nel 1610 (Ibid ...
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borrominiano
agg. e s. m. – Dell’architetto Francesco Borromini (1599-1667), massimo esponente, con G. L. Bernini, dell’architettura barocca in Italia: le facciate, le cupole b.; la galleria prospettica b. di Palazzo Spada; chiostro borrominiano....
sapienza
sapiènza s. f. [dal lat. sapientia, der. di sapiens -entis «sapiente, saggio» (v. la voce prec.)]. – 1. a. Profondo sapere, condizione di perfezione intellettuale che si manifesta col possesso di grande conoscenza e dottrina: la s....