ROCOCÒ, Stile
Giuseppe SAMONA'
Rosanna TOZZI
Si diede questo nome nel sec. XVIII a particolari architetture rustiche, dette in Francia rocaille, caratteristiche dei periodi seicenteschi e settecenteschi: [...] con forme più delicate. Le piante sono anch'esse in stretto legame con i tipi barocchi e specialmente con quelli del Borromini.
Tra i tipi a pianta centrale vanno notati: la cappella della Santa Sindone del Guarini a Torino, che ha chiare rispondenze ...
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L’arte di dare forma e realizzare spazi fruibili per le necessità dell’uomo. Da un ambito professionale tradizionalmente circoscritto alla sola arte del costruire, il concetto di a. ha progressivamente [...] conclusivo di quella fase cronologica), si giunge alla stesura di testi del periodo barocco (Opus architectonicum di F. Borromini; i trattati dell’Architettura civile di G. Guarini ecc.) o a quelli dei cosiddetti ‘illuministi’ francesi, E. Boullée ...
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Arte e architettura
Composizione inconsueta, fantasiosa, bizzarra. Sottraendosi all’imitazione naturalistica e a regole compositive canoniche, si configura per la sua contrapposizione alle poetiche del [...] per decorazioni fitomorfiche e zoomorfiche, sia per la creazione di architetture fantastiche, illusionistiche o costruite (F. Borromini usa per alcune sue opere esplicitamente il termine c. o «bizzarie»), sia per composizioni di fantasia pittoriche ...
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QUADRI, Bernardino
Bruno Signorelli
QUADRI (Quadro), Bernardino. – Nacque a Cassina d’Agno (Canton Ticino) probabilmente intorno al 1625 da Antonio (Ghigonetto, 2011, p. 197 nota 1); ignoto è il nome [...] sua ben documentata presenza a Roma, i suoi rapporti talvolta tesi ma vitali con Bernini e con il quasi conterraneo Borromini, spiegano in parte il suo successo torinese, che si esplicita nella presenza nei cantieri più esclusivi di corte» (2011, pp ...
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Architetto (Modena 1624 - Milano 1683). Esponente del barocco piemontese, formatosi sullo stile borrominiano si distaccò in seguito dall'architettura classica e da quella contemporanea; i suoi edifici [...] , anticipazione dell'Architettura civile, che fu pubblicata da B. Vittone nel 1737. Malgrado i suoi rapporti stilistici col Borromini (lo studio matematico delle volte, l'uso delle costolature), la sua rottura con l'architettura classica e con quella ...
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SPADA, Virgilio. –
Alberto Bianco
Figlio di Paolo, tesoriere di Romagna, e della sua seconda moglie, la nobile forlivese Daria Albicini, nacque a Cesena il 17 luglio 1596 nel palazzo della Tesoreria.
All’età [...] , La cappella Spada in san Gerolamo della Carità, in Lazio ieri e oggi, XLVIII (2012), pp. 42-44; A. Di Falco, Francesco Borromini, V. S. e la costruzione della casa dei Filippini, Roma 2015, p. 53; G.M. Weston, Niccolò Tornioli (1606-1651): art and ...
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OPPENORT (Oppenoordt, Oppenord, Oppenordt, e più esattamente Op den Oordt), Gilles-Marie
Jean Jacques Gruber
Architetto, disegnatore e incisore, nato a Parigi il 27 luglio 1672, ivi morto il 13 marzo [...] , per es., il suo grande progetto per la facciata principale di S. Sulpicio in Parigi, che tanto ricorda la scuola del Borromini. Tra le sue opere d'architettura civile, parziali, ricordiamo le scuderie nel castello d'Enghien per il principe di Condé ...
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Architetto romano, citato dal Baglione fra quelli che lavorarono nelle costruzioni di Urbano VIII, e, precisamente, come autore della parte aggiunta da quel papa ai granai presso le Terme Diocleziane, [...] quelle "api barberiniane" che sostentano a guisa di modiglioni i dentelli del fregio), palesa preziosi rapporti col Bernini, e più col Borromini e il Cortona, esorta a tener vivo, in ulteriori studî e ricerche, il nome dell'Andreucci, di cui a tutt ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Pietro Berrettini da Cortona è il pittore della Roma barocca, la Roma dei Barberini, [...] anni successivi, tra il 1651 e il 1654, papa Innocenzo X Pamphilj gli commissiona la decorazione della galleria costruita dal Borromini nel palazzo di famiglia a piazza Navona. È questa la prima commissione affidata dal nuovo papa al Berrettini, che ...
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DE ROSSI, Marc'Antonio
Helmut Hager
Figlio di Mattia, nacque nel Bergamasco nel 1607; la sua carriera di architetto si svolse tutta a Roma. L. Pascoli (1730) lo cita con la qualifica di "non mediocre" [...] La abbazia di San Martino al Monte Cimino, in L'Architettura, IX (1963), pp. 262-73; Id., Le fabbriche pamphiliane di Borromini, in Studi sul Borromini, Atti del convegno promosso dall'Accad. naz. di S. Luca, Roma 1970, pp. 118 s.; G. Spagnesi, G.A.D ...
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borrominiano
agg. e s. m. – Dell’architetto Francesco Borromini (1599-1667), massimo esponente, con G. L. Bernini, dell’architettura barocca in Italia: le facciate, le cupole b.; la galleria prospettica b. di Palazzo Spada; chiostro borrominiano....
sapienza
sapiènza s. f. [dal lat. sapientia, der. di sapiens -entis «sapiente, saggio» (v. la voce prec.)]. – 1. a. Profondo sapere, condizione di perfezione intellettuale che si manifesta col possesso di grande conoscenza e dottrina: la s....