FERRI, Ciro
Laura Falaschi
Nacque a Roma, nella parrocchia di S. Maria in Trastevere, il 3 sett. 1633 da Clara Bonilla, romana, e Antonio Auriga "alias Ferri" (L. Falaschi, in Pascoli [1730], ed. crit. [...] il compimento, tra il 1673 ed il 1676, della cappella maggiore, cosiddetta Falconieri, rielaborando il progetto lasciato interrotto da F. Borromini (1665-67) e da C. Fontana (1667-69) sulla base di quello iniziale di Pietro da Cortona risalente al ...
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Scuola
Anna Laura Palazzo
Nella sua accezione originaria, schola è termine latino che designa sia il concetto sia il luogo dello studio, nonché più genericamente una sede di riunione a uso della cittadinanza [...] logge su doppio ordine ha la funzione di distribuire gli ambienti didattici. La cappella di S. Ivo, capolavoro di F. Borromini, a chiusura della corte, ingentilirà l'austerità del complesso edilizio nel 1660, per volere di papa Alessandro VII, in un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Roberto Longhi
Tomaso Montanari
Roberto Longhi è stato il più importante storico dell’arte e uno dei principali scrittori del Novecento italiano. Le sue ricerche, il suo insegnamento e il suo pensiero [...] i grandi rivoluzionari fondatori della pittura moderna, Caravaggio, Rembrandt, Velázquez e, poco manca, anche Rubens, Bernini, Cortona, Borromini, son questi su cui ha da fondarsi la storia della buona critica? Perché hanno principi? Gran principi i ...
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DU QUESNOY, François, detto il Fiammingo
Gerardo Casale
Nacque a Bruxelles all'inizio del 1597 dallo scultore Jerôme il Vecchio e da Elisabeth van Machen; fu battezzato nella parrocchia di S. Gudule [...] Jakob von Hase von F. D., in Jahrbuch der Berliner Museen, XVIII (1976), pp. 134-154; A. Nava Cellini, Per il Borromini e il D. ai Ss. Apostoli di Napoli, in Paragone, XXVIII (1977), 329, pp. 26-38; M. Heimburger Ravalli, Supplementary information ...
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GRIMALDI, Giovan Francesco
Roberto Cannatà
, Nacque a Bologna, come riferiscono i suoi biografi e come conferma l'appellativo di bolognese con cui è designato in moltissimi documenti. L'anno di nascita [...] H. Hibbard, Palazzo Borghese studies, II, The Galleria, in The Burlington Magazine, XCIV (1962), pp. 9-20; A. Nava Cellini, Il Borromini, l'Algardi e il G. per villa Pamphili, in Paragone, XIV (1963), 159, pp. 73 s.; A. Sutherland, The decoration of ...
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MATTEI, Tommaso (Tomasso)
Dimitri Ticconi
– Figlio di Carlo e di Anna Felice Zanghe, nacque a Roma il 24 dic. 1652 nella casa-bottega del padre situata in via di Tor Millina, alle spalle della chiesa [...] incarichi: nel corso del 1724 gli fu commissionato (in concorrenza con altri architetti) di sviluppare i disegni ritenuti di F. Borromini per la facciata di S. Giovanni in Laterano. Pagati con la considerevole somma di 120 scudi, i progetti del M ...
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CHIAVERI, Gaetano
Rose Wishnevsky
Secondogenito di Maffeo, commerciante di vini di origine bergamasca, nacque a Roma nel 1689, secondo quanto annotava nel 1766 il conte G. Carrara nello Zibaldone di [...] , si era formato a Roma, probabilmente alla scuola di Niccolò Michetti - collaboratore di Carlo Fontana - nel filone Michelangelo Borromini. È uno stile barocco romano per la composizione chiara e definita dello spazio, per la forte plasticità e per ...
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PONZIO, Flaminio
Gianluigi Lerza
PONZIO, Flaminio. – Nacque a Viggiù, presso Varese, nel 1561, primogenito di Giovanni Antonio Ponzio maestro di scuola (nato nel 1522) e di Elisabetta Buzzi (1539-1575), [...] -127; M. Fratarcangeli, Il trasferimento a Roma degli architetti di Viggiù: Martino e Onorio Longhi, F. P., in Il giovane Borromini dagli esordi a San Carlo alle Quattro Fontane (catal., Lugano), a cura di M. Kahn-Rossi - M. Franciolli, Milano 1999 ...
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OREFICERIA (fr. orfèvrerie; sp. orfebrería; ted. Goldschmiedekunst; ingl. goldsmith's work)
Pericle DUCATI
Maria ACCASCINA
Ugo NEBBIA
Attilio INVERNIZZI
Giovanni VACCA
Antichità. - Già nell'età neolitica [...] sec. XVIII.
Italia e Francia. - L'oreficeria barocca ebbe in Italia centri molto attivi. A Roma fu dominata dal Bernini e dal Borromini, datori di disegni; a Napoli, in Sicilia, la produzione fu grande come a Milano e a Genova; e si moltiplicò con ...
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GIARDINO (dal fr. jardin, pronunciato anticamente giardin, di origine franca; sp. jardín; ted. Garten; ingl. garden)
Giuseppe LUGLI
Ernst KUHNEL
Luigi PICCINATO
Giuseppe LEPRI
Giovanni Vacca
Oriente. [...] villa attuale è da assegnarsi al 1650 quando i Falconieri che l'avevano acquistata vi fecero costruire il casino dal Borromini, il quale certo ne rimaneggiò il giardino. Il lago circondato dai celebri stupendi cipressi appartiene alla villa del 1548 ...
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borrominiano
agg. e s. m. – Dell’architetto Francesco Borromini (1599-1667), massimo esponente, con G. L. Bernini, dell’architettura barocca in Italia: le facciate, le cupole b.; la galleria prospettica b. di Palazzo Spada; chiostro borrominiano....
sapienza
sapiènza s. f. [dal lat. sapientia, der. di sapiens -entis «sapiente, saggio» (v. la voce prec.)]. – 1. a. Profondo sapere, condizione di perfezione intellettuale che si manifesta col possesso di grande conoscenza e dottrina: la s....