FERRATINI, Bartolomeo
Dario Busolini
Nacque in Amelia (od. prov. di Terni) nel 1537, nipote del vescovo della città Baldo e pronipote del vescovo Bartolomeo Ferratini morto tre anni prima. In ossequio [...] . A partire dal 1639 venne infine ingrandito e profondamente modificato per adattarlo alla sua nuova funzione dal Bernini e dal Borromini, che gli diedero l'aspetto attuale.
Fonti e Bibl.: Il primo processo per s. Filippo Neri nel codice Vat. lat ...
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Anticamente definita ‘arte del blasone’, l’a. è la scienza che analizza e interpreta gli stemmi, ne studia le fonti, l’origine e la storia e ne stabilisce le regole; definisce le varie tipologie di scudo, [...] la mitra episcopale, simboli araldici del vescovo Vincenzo Giustiniani, oppure la pianta di Sant’Ivo alla Sapienza, ideata dal Borromini, che ricorda l’ape barberiniana del pontefice Urbano VIII.
Anche la toponomastica fu influenzata dall’a.: a Roma ...
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Raccolta di libri per uso di lettura e di studio e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano. L’utilizzo ottimale degli spazi per la conservazione, la lettura, lo studio e per ogni altro [...] nella B. Ambrosiana di Milano (1603). Un nuovo tipo si impose con la sala della Vallicelliana a Roma, di F. Borromini (1642), con scale e ballatoi che consentono di raggiungere i libri fino a notevole altezza. Da tale concezione derivano le grandiose ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] delirio, il fascino dell'invenzione, in una parola la poesia che fa di certe facciate e cappelle romane, del Bernini, del Borromini o di Pietro da Cortona, una festa inesauribile. Prima di ogni cosa, la Francia chiede all'arte la regola, l'ordine ...
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LATERANO
Antonio Maria COLINI
Carlo CECCHELLI
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. La regione e il complesso monumentale traggono il nome da coloro che vi possedettero in antico sontuose case di abitazione. Furono essi i Plauzî Laterani, [...] si fece la navata traversa (clementina) e poi al tempo d'Innocenzo X, fra il 1647 e il 1650, quando Borromini occultò in pesanti e fredde murature tutta la parte anteriore.
Resta l'antico ospedale del Salvatore fondato dal card. Giovanni Colonna ...
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Pittore e storico dell'arte, famoso ai suoi tempi, nato in Roma circa il 1573, ivi morto nel 1644. Già nel 1604 il van Mander lo cita fra i migliori artisti di Roma, e nei primi decennî del secolo lo vediamo [...] , sia per il baldacchino del Bernini in San Pietro, e persino per la "vaga e capricciosa architettura" di Francesco Borromini nel convento delle Quattro Fontane; rivelando uno spirito tutt'altro che retrivo, anzi, all'opposto del Bellori, favorevole ...
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PASSALACQUA, Pietro
Tommaso Manfredi
PASSALACQUA, Pietro. – Figlio di Giacomo e Francesca Amati, nacque nel 1690 a Messina (Manfredi, 1989a, p. 109), dove il padre, un doratore e fiorista originario [...] Passalacqua come nostalgici evocatori delle linee più inventive e poetiche della tradizione romana, da Pietro da Cortona a Borromini, rivitalizzate quattro decenni prima da Juvarra. E quanto ciò fosse dovuto all’apporto di Passalacqua è riflesso nell ...
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MUÑOZ, Antonio
Raffaella Catini
– Nacque a Roma il 14 marzo 1884 da Augusto e da Angela Zeri.
La famiglia paterna, di origine castigliana, si era definitivamente stabilita in Roma nel XVIII secolo [...] di quel periodo storico: tra il 1918 e 1919 diede alle stampe due tra i suoi studi più noti, Elogio del Borromini e Roma barocca, accolti in maniera discordante dalla critica.
Dal 1921 al 1925, nominato direttore preposto ai Monumenti di Roma ...
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SOLDATI, Atanasio
Elena Di Raddo
– Nacque a Parma il 24 agosto 1896 da Filippo Basetti e Fiora Soldati, ed ebbe un fratello, maggiore di due anni, di nome Filippo. Atanasio crebbe solo con la madre [...] Ciliberti nel 1946 insieme a Gillo Dorfles, Bruno Munari, Mario Radice e Max Huber, alla personale nel 1947 alla galleria Borromini. Dopo aver vissuto un anno a Voghera, nel 1947 Soldati tornò a Milano, dove in un primo momento trovò alloggio ...
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SABBATINI, Innocenzo
Giovanni Duranti
– Nacque a Osimo (Ancona) il 19 marzo 1891 da Pasquale e da Vincenza Costantini.
Venne iniziato all’arte edificatoria dallo zio materno, l’architetto Costantino [...] dei fasti barocchi (frutto di una veloce lettura della monografia di Eberhard Hempel sulla figura artistica di Francesco Borromini del 1924, tradotta in italiano nel 1926) con una sapiente rilettura della modanatura. Amplificò quindi il senso di ...
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borrominiano
agg. e s. m. – Dell’architetto Francesco Borromini (1599-1667), massimo esponente, con G. L. Bernini, dell’architettura barocca in Italia: le facciate, le cupole b.; la galleria prospettica b. di Palazzo Spada; chiostro borrominiano....
sapienza
sapiènza s. f. [dal lat. sapientia, der. di sapiens -entis «sapiente, saggio» (v. la voce prec.)]. – 1. a. Profondo sapere, condizione di perfezione intellettuale che si manifesta col possesso di grande conoscenza e dottrina: la s....